Arte e omosessualità. Da von Gloeden a Pierre et Gilles
Firenze - Palazzina Reale
Dal 27 ottobre 2007 al 6 gennaio 2008
Dopo una lunga e travagliata vicenda, apre alla Palazzina Reale una delle
esposizioni più contestate degli ultimi anni.
In mostra, 220 opere indagheranno, per la prima volta in Italia in maniera così
ampia, le connessioni tra arte e omosessualità, dalla nascita della fotografia
ad oggi
Alla Palazzina Reale di Firenze, dal 27 ottobre 2007 al 6 gennaio 2008, si
terrà una delle esposizioni più attese degli ultimi anni, Arte e
Omosessualità. Da von Gloeden a Pierre et Gilles.
Originariamente pensata per un altra città, Milano, e per un’altra sede,
Palazzo della Ragione, e passata alle cronache per la nota vicenda legata al
veto espresso dalla giunta comunale milanese alla sua apertura, la mostra,
promossa da Vittorio Sgarbi, curata da Eugenio Viola e organizzata da
Artematica, presenterà 220 opere di 150 artisti, in grado di indagare, per la
prima volta in Italia in maniera così ampia, le connessioni tra arte e
omosessualità, dalla nascita della fotografia ad oggi.
Bruce Weber
Tara and her pal Chris, San Onofre, 1998
Dim: 51x40 cm
Stampa Archival
La rappresentazione visiva di soggetti strettamente connessi all'omoerotismo è presente nella storia dell'essere umano dalla notte dei tempi, anche se le valenze culturali che esprime e i significati che sottende sono ovviamente il riflesso di contesti storici e socio-culturali particolari. Scene a sfondo omoerotico compaiono nella produzione vascolare dell'antica Grecia e nei bassorilievi persiani, agli albori dell'arte orientale come nella rinascenza italiana e nel barocco; un fil rouge sottile che attraverso cortocircuiti e passaggi fondamentali giunge sino ad oggi, sviluppandosi autonomamente e molto tempo prima dell'elaborazione del moderno concetto di diversità di genere.
Bruce Weber
Kyle & Laine, Carlson Golden Beach Florida, 2000
Dim: 43,2x35,6 cm
Stampa fotografica ai sali d'argento
Ma cosa si dovrebbe intendere esattamente per "arte omoerotica"? Opere create da artisti della cui omosessualità siamo certi e in cui spesso, ma non necessariamente, è riscontrabile qualcosa che rimanda ad un gusto omoerotico? Oppure bisogna prendere in considerazione l'opera di autori che ufficialmente non risultano omosessuali ma le cui creazioni rivelano uno straordinario erotismo che spinge verso questa interpretazione? Partire dall'omosessualità di un artista per l'interpretazione della sua opera presenta una serie di questioni spinosissime. La conoscenza dell'orientamento (omo)sessuale dell'autore in genere allerta circa la possibile presenza di una rappresentazione metaforica dell'omosessualità. Quale rapporto s'instaura tra biografia dell'artista e interpretazione dell'opera?
Wilhelm Von Gloeden
Untitled (seated boy), 1900 ca.
Dim: 23x16,5 cm
Stampa in bianco e nero
Il criterio di selezione delle opere in mostra non tiene conto di questo
rapporto ma si basa sulle caratteristiche specifiche delle singole opere,
individuando, oltre le convenzionali identità di genere, un filone tematico
all'interno di un comune modo di sentire, di esprimere stati d'animo,
attitudini, emozioni, senza alcuna pretesa di definire i canoni di uno
"specifico omosessuale" nell'arte. In base a questa logica alcune
opere esibiscono un contenuto apertamente omoerotico, mentre in altre questo si
esprime in modo latente attraverso codici specifici, simboli, allusioni,
allegorie, metafore. Un percorso che dalle fotografie arcadiche del barone von
Gloeden ripercorre i territori della fotografia omoerotica, da Herb Ritts e
Bruce Weber a Mapplethorpe e Jack Pierson, con uno sguardo all'estetica camp di
James Bidgood recuperata in anni più recenti da David Lachapelle. Artisti che
operano ormai in un momento storico in cui è possibile affrontare liberamente
tematiche gay, lesbiche o transgender, proponendo turbamenti e questioni
preponderanti e spesso cruciali per buona parte dell'arte della fine del secolo
scorso e dello schiudersi del nuovo millennio. Un percorso per exempla che da
Tamara de Lempicka e Carol Rama arriva a David Hockney, passando per le
peregrinazioni identitarie di Ugo Rondinone, Yasumasa Morimura, EVA &ADELE.
Un itinerario per immagini attraverso l'evoluzione della percezione e la
conseguente rappresentazione della diversità esistenziale, mettendo in risalto
l'opera dell'ultima generazione di artisti che utilizzano l'amore omoerotico
come espediente per mettere in questione sovrastrutture di razza, desiderio,
genere e identità sessuale, e di abbattere le convenzionali distinzioni tra
arte, erotismo e pornografia.
Informazioni
Arte e omosessualità. Da von Gloeden a Pierre et Gilles
Luogo: Firenze - Palazzina Reale
Stazione FS di Santa Maria Novella - Piazza Adua, 50
Periodo: dal 27 ottobre 2007 al 6 gennaio 2008
Inaugurazione: venerdì 26 ottobre 2007, ore 19.30
Orari: da martedì a giovedì, dalle 14.00 alle 22.00; venerdì, dalle 14.00 alle
24.00; sabato e domenica, dalle 11.00 alle 22.00; lunedì chiuso
Ingresso: intero 7,00 Euro; ridotto 5,00 Euro
Catalogo: Electa
Info: tel. 0422 410886