Sargadelos, una storia Gallega
di Ermanno Aparo e Liliana Soares
Così come afferma Tomás Maldonado, il Design deve intendersi come artefice della crescita culturale di un popolo e come tale non può prescindere dai fattori tecnologici, economici e sociali di mercato che contraddistinguono il contesto in cui opera.
Fotografia dell’industria del Castro e del Museo Carlos Maside
L’efficacia del Design, come strumento di sviluppo sostenibile, passa attraverso l’interpretazione di quei fattori che hanno determinato nel corso dei secoli il carattere materiale di una società, accompagnandone lo sviluppo e determinandone l’identità.
Il gruppo Sargadelos, per mezzo dei suoi prodotti, ha permesso di trasmettere la cultura della Galizia ripercorrendone storia, culturale e materiale ed interpretandone i valori simbolici e sociali.
Fotografia di un servizio da tè di Sargadelos |
Fotografia di un caffè Gallego con un distributore di birra a pressione in ceramica, prodotto da Sargadelos |
Questo gruppo fu costruito sui ruderi della storica fabbrica di ceramica fondata nel XIX sec. dal Marchese di Sargadelos Antonio Raimundo Ibañez e chiusa poco dopo la sua morte occorsa durante la guerra d’Indipendenza Spagnola. Nel 1947 s’installò presso la località di Castro de Samoedo, un insediamento di carattere industriale denominato Cerámicas do Castro, con l’intento di sfruttare i giacimenti di caolino che sorgevano in prossimità del complesso.
La vera svolta fu data da un gruppo d’intellettuali d’origine Gallega, tra i quali emersero Luis Soane, Isaac Diaz Pardo e l’architetto Andrés F. Alabat che, esiliati in Argentina in seguito alle svolte franchiste spagnole, fondarono nel 1963 il Laboratorio di Forme.
Questo gruppo voleva dimostrare, per mezzo di studi teorici e di attente ricerche, che il valore culturale del luogo, caratterizzato per un suo dialetto simbolico e linguistico, doveva sopravvivere ad una cultura uniformizzata e globalizzante.
Rifacendosi agli studi di Ruskin e Morris, al costruttivismo russo e non ultime alle esperienze della Bauhaus, il Laboratorio di Forme si attivò per applicare i propri presupposti culturali di cui erano convinti ambasciatori, in un ambito industriale e produttivo Argentino.
Il primo passo fu quello di associarsi ad una fabbrica di ceramica locale, la Magdalena situata a circa 100 chilometri da Buenos Aires, proponendo l’adozione di forme che riprendevano alcuni motivi della cultura aborigena. La fabbrica Magdalena si caratterizzava anche per la struttura interna, che mediante un’organizzazione rotativa della gestione del personale, permetteva agli operai di conoscere tutte le fasi del processo produttivo compresa quella della creazione.
Mosso da motivi contingenti, il gruppo decise di ritornare in Galizia dove in Castro de Samoedo intraprese una collaborazione con la fabbrica Cerámicas do Castro. L’esperienza progettuale di Isaac Diaz Pardo, iniziata nel corso della Scuola di Belle Arti di San Fernando a Madrid, si sviluppò attraverso la prima esperienza accademica di Disegno Industriale in Spagna e tramite la collaborazione con alcune industrie, costituendo così un’ottima premessa per la coordinazione del progetto Sargadelos.
A ciò si univa la capacità creativa di Luis Seoane, laureato in legge, ma dotato di un’incredibile indole artistica che lo rendeva capace di una prolifica opera creativa.
L’amore e l’orgoglio di appartenere a questa regione Iberica permisero a questo sodalizio di operare un’evoluzione culturale – industriale trasformando Sargadelos in quello che oggi può essere considerato come un esempio di successo per l’industria della Regione Spagnola.
Nel 1970 s’inaugurano le istallazioni del complesso Sargadelos vicino Cervo nel nordest della Galizia. Cominciarono così a definirsi le basi del futuro gruppo Sargadelos, un progetto che nasceva con l’obbiettivo di recuperare una tradizione interrotta nel XIX secolo.
Qui il gruppo d’intellettuali si avvalse del Laboratorio di Forme come importante momento per la creazione delle tematiche di progetto utilizzando la cultura materiale Gallega come fonte d’ispirazione per la produzione d’oggetti in ceramica.
Le tematiche proposte ebbero come riferimento il patrimonio culturale Gallego, iniziando così a proporre una serie di referenze tra le quali motivi astratti geometrici del romanico o dell’architettura gotica.
Tali erano i gárgolas (gargoyls), i motivi ornamentali che decoravano le cattedrali della Galizia, elementi decorativi della cultura castrexa, decorazioni geometriche che appartenevano alla tradizione dei murales Galleghi o ancora elementi della cultura popolare come gli acibeches (monili in ardesia, amuleti che uniscono il sacro con il profano) per decorare servizi da tavola, da caffé che raccontano la storia di questo grande popolo.
Questa interpretazione progettuale è così disponibile per il popolo Gallego che con orgoglio lo espone, lo usa, lo compra o lo vende. Il prodotto Sargadelos è oggi una nota caratteristica del panorama Gallego anche per il turista che lo incontra nei ristoranti, nelle vetrine, nei bar integrato nell’arredamento od ostentato come pendente al collo di una donna per proteggerla contro la cattiva sorte.
Oggi il gruppo Sargadelos propone una collezione di gioielli, una nuova linea dei prodotti nei quali alla porcellana d’alta qualità decorata con smalti, si unisce l’argento di Bergondo. In questi prodotti si combina la capacità interpretativa di Sargadelos alla grande tradizione dell’oreficeria Gallega che ebbe inizio con l’età del bronzo di cui costituisce una valida testimonianza il tesoro di Caldas de Reis.
Dalle forme della gioielleria castrexa, sono recuperate alcune tipologie che ne caratterizzavano l’unicità come per esempio i torques (bracciali) e gli arrecadas (orecchini in forma di mezza luna), ove i motivi decorativi raccontano di un incontro tra la decorazione ceramica tipica della prima epoca di Sargadelos e quelli che caratterizzavano la gioielleria castrexa.
Del gruppo Sargadelos fanno parte anche il Museo Carlos Maside, gli edifici del Castro, il Seminario di Sargadelos, l’Istituto Gallego d’Informazione e il gruppo editoriale Edicios do Castro, che collaborano per diffondere la cultura Gallega con pubblicazioni caratterizzate dal diverso contenuto poetico, artistico, etnografico e documentarista.
Il gruppo Sargadelos costituisce un vero e proprio sistema d’imprese la cui presenza in diversi settori di mercato non rappresenta soltanto una semplice posizione nella carta geografica della Spagna, ma soprattutto un motivo d’orgoglio e un veicolo di sopravvivenza di una cultura, che utilizza il Design come lo strumento per concretizzarlo e contestualizzarlo.
Il gruppo Sargadelos è presente sia in tutto il territorio spagnolo che a Milano dove con le sue gallerie, vere e proprie ambasciate della Galizia, oltre che apprezzare le porcellane e i servizi da tavola che da sempre caratterizzano questo gruppo, si possono anche acquistare libri, assistere a recitals e conferenze dibattiti sulla cultura di quest’affascinante regione della Spagna.