Dodo Arslan: eclettismo intelligente!
di Ivana Riggi
Solitamente quando si parla di bravi e giovani designer stupisce il connubio qualità-quantità; un'unione difficile dal momento che oggi, molto spesso, la forma tenderebbe a prevaricare sull'iter progettuale soffocandolo nei suoi tempi di maturazione.
Funzionale e ironica, meritevole e fruttifera, l'attività di Edoardo Arslan, meglio noto con il diminutivo di "Dodo", è sempre in divenire.
Si forma all'Istituto Europeo di Design di Milano e, prima di aprire il suo studio, lavora con Studio & Partners (N. Bewick, M.De Lucchi, T. Fritze, E.Torri) per Deutsche Post, British American Tobacco e Zumbotel Staff avvalendosi del premio Design Plus nel 2000; con Continuum (Boston-Seoul-Milano) per Motorola, Hewelett Packard, Elan, Voekl e Samsung aggiudicandosi il Good Design Award ed il Kida Grand Prize nel 2002.
Alla progettazione accompagna l'insegnamento allo IED (Milano, Torino, San Paolo), alla Scuola Italiana di Design di Padova, alla facoltà di Design di Boräs e Växjo in Svezia e presso il Furniture Council al Cairo. Numerosi sono i Workshops in collaborazione con aziende del calibro di Ikea, Timberland, Chicco Artsana…
La sua attività varia dalla produzione in serie ai pezzi unici.
Eclettico, preferisce non esprimere giudizi sul proprio lavoro. Considera ogni progetto perfettibile e l'insoddisfazione lo strumento per crescere; definisce: il "più utile" Open'n Squeeze l'apri bottiglia (vetro e plastica) per Guzzini che permette anche di pressarle per il riciclo; il "più divertente"- la lampada Daylight nata, casualmente, aprendo una finestra in studio; "il più complesso da realizzare" Valencia, lampadario realizzato con valve di cozza che si schiudono grazie al colore delle lampadine; il "più innovativo" Leudo, seduta pieghevole per esterni riducibile a 15 cm di spessore, ecologica e riciclabile; "il più coinvolgente" quello ancora da realizzare…
Tra i progetti più recenti: Zero, una lounge chair, realizzata dagli artigiani che hanno realizzato i pezzi storici di Memphis & Cappellini; Otto, una seduta che sembra un morbido nastro metallico; AeroNube lampada a sospensione, aerea e leggera nonostante i suoi 2 metri di lunghezza; l'espositore Milano 1932 per la famosa bottiglietta di CampariSoda disegnata da Depero.
Il vaso Brasilia, in marmo Bianco di Carrara, è stato esposto alla mostra Cambiovaso, una collettiva che lo vede insieme ai più noti designer del panorama internazionale.
Il prossimo appuntamento? La mostra personale Dodus Operandi, dedicatagli dal Triennale Design Museum, e verrà accompagnata da un catalogo edito da Electa.
EVENTI IMMINENTI:
- Desigual+Vevet Party Bar Basso via Plinio 39, Milano
21 aprile 2009, h 19.00-02.00
- SpHaus Party.Gruppo C14 via Morimondo 26, Milano
22 aprile 2009, h 18.00-22.00
- Designers Recipes for Gaggenau via Lazzaretto 3, Milano
22-27 aprile 2009, h 18.00-21.00
- Euroluce Fiera Milano Rho Pad.14 Stand A25-B20
22-27 aprile 2009, h 9.30-18.30
- Pierre Bergè & Associates Place Du Grande Sablon 40
Bruxelles
7 giugno 2009, h 14.00
INFO:
www.arslan.it
Arch. Ivana Riggi
progettare@simail.it