Design

Daciano, pastore di progetti e di sogni
L’insostenibile necessità del fare


L'insostenibile necessità del fare

di Liliana Soares ed Ermanno Aparo

La disciplina del Design in Portogallo si riferisce ad una attività giovane ansiosa di raggiungere un riconoscimento pari a quello delle altre attività di progetto. Alla società portoghese proclama il suo riconoscimento come servizio pubblico, combattendo l’indifferenza dei molti che vedono in questa disciplina la proiezione di esigenze fittizie, pronte a soddisfare le richieste di un mercato capriccioso.

Fotografia della panchina progettata da Jorge Pacheco per A Resistencia

Fotografia della panchina progettata da Jorge Pacheco per A Resistencia

La storia del design portoghese viaggia tra l’artigianale e l’industriale, tradizione e innovazione, ragione e emozione, professione e insegnamento, dicotomie queste che marcano un design di qualità ancora poco divulgato.

Per l’affermazione di questa realtà è fondamentale l’apporto di professionisti prestati al mondo accademico che riescono, mediante la propria esperienza, a trasmettere agli alunni la propria conoscenza. Le occasioni di progetto si trasformano così in veri casi di studio che rispecchiano le realtà e le contingenze che questa professione comporta.

Questo scenario si concretizza in Portogallo per mezzo di alcuni docenti come Jorge Pacheco che mette in pratica questa doppia veste professionale trasformandola in una missione formativa.

Fotografia della panchina progettata da Jorge Pacheco per A Resistencia

Fotografia della panchina progettata da Jorge Pacheco per A Resistencia

Il designer Jorge Pacheco è professore del corso di Design della Facoltà di Architettura dell’Università di Lisbona. Formatosi in Inghilterra presso il Ravensbourne College of Art and Design, il suo metodo di insegnamento si caratterizza con l’orientare gli allievi del corso verso un design per tutti o, come lui ama definirlo, un buon design.

Nella sua disciplina Pacheco stimola gli alunni a comprendere le preoccupazioni delle minoranze silenziose come i bambini, gli anziani, le persone con deficienza e prenderli come riferimento per un progetto allargato ad una totale fruizione, un’utilità indifferenziata.

Fotografia del particolare dell’attacco dello schienale e del sedile

Fotografia del particolare dell’attacco dello schienale e del sedile

Il progetto per Jorge Pacheco deve essere visto come un’occasione preziosa, per la creazione di prodotti industriali pluralisti e più efficienti.

Il suo insegnamento si caratterizza per una evidente propensione pratica, dove l’obbiettivo principale è quello di centrare l’attenzione sulle problematiche che caratterizzano un progetto in ogni sua fase, riassumendosi in una ricerca verso soluzioni appropriate, siano queste relative alla fruizione o direttamente alla produzione del progetto considerato.

Queste soluzioni di progetto passano per le sollecitazioni proposte in aree come quelle della produzione, della antropologia, della sociologia o dell’architettura, con l’obbiettivo di garantire un progetto di qualità.

L’attività dell’insegnamento, che utilizza come strumenti efficaci sia la simulazione in computer che il lavoro nell’officina, guida l’allievo ad una comprensione pluralista del Design, sperimentando tecnologie e mettendole al sevizio del progetto.

Questa metodologia impone ai giovani studenti di indirizzare il progetto verso la pratica del fare, assimilando gli stimoli proposti e guardandoli come premesse di un’attività progettuale generatrice di linguaggi autonomi.

In una disciplina come quella del design, dove i momenti di progetto sono marcati dalla necessità di soddisfare esigenze ben definite dai campi di influenza del prodotto industriale, la ricerca di un progetto definito nei particolari che lo qualificano, sembra essere una costante nel lavoro di Jorge Pacheco sia nella docenza come nell’esercizio della sua professione di designer.

Dalla sua esperienza nascono progetti che concretizzano le soluzione di problemi reali, come il progetto sviluppato in Inghilterra che permetteva alle persone con una deficienza agli arti superiori di utilizzare il telefono.

Un altro progetto dove Jorge Pacheco concretizza questa propensione alla qualità funzionale, è il telefono progettato per la Centrel. Qui il telefono era in qualche maniera influenzato nella gestione delle sue dimensioni, dalle componenti elettroniche, in questo comprese.

Il progetto focalizza come punto critico la dimensione della cornetta risolvendola adottando uno spessore costante che facilita la presa con il minimo sforzo e il suo peso, controllato in maniera da rendere possibile la sua praticità senza compromettere la funzione di porre fine ad una conversazione una volta posato nel suo alloggiamento.

Nell’ambito dello spazio urbano si distacca un progetto per una panchina da giardino prodotto per la impresa A Resistência. Questo progetto riassume una metodologia abbordata alla ricerca di soluzioni efficienti nella sua definizione.

La panchina in questione ripropone il tema della seduta pubblica contestualizzata nello spazio verde, luogo delicato per il suo alto valore simbolico, dove il progetto di Jorge Pacheco sembra rappresentare una foglia che nasce tra l’erba nella quale ci si può confortevolmente sedere e godere del paesaggio circostante. Il sedile rafforza la sua poetica nella definizione dei suoi componenti.

L’attacco a terra è materializzato in due supporti che, tramite un meccanismo "a pistone" del tipo maschio–femmina, permette alla panchina di adattarsi a suoli impervi o irregolari.

Nella sommità del piede è localizzata una piattina ad L che permette, tramite l’ausilio di quattro viti, la fissazione alle superfici che fungono da seduta e da schienale.

Queste superfici, in lamiera scatolare multiforata e smaltata in verde chiaro, riescono a "mimetizzarsi" al verde circostante senza per questo motivo compromettere l’identità della seduta. Le dimensioni intimistiche di questo oggetto e la sua versatilità, ne fanno un tipico esempio del design come disciplina efficace di unione tra la poetica e la funzione, dove nessuna delle due vertenti rinunzia alla sua valenza.

Jorge Pacheco si può considerare un esempio dell’importanza di fare, per i pochi che ancora credono nel design come la voce che dà forma alle concrete necessità del fruitore, alle possibilità reali dell’industria.

In un ambito dove il contesto accademico è caratterizzato dal pressappochismo di pochi e dal nichilismo di molti, il designer Jorge Pacheco deve essere un esempio da seguire e non come spesso accade, una voce isolata nel deserto in un mondo universitario poco efficace in virtù di un ambito estremamente pragmatico come quello che coinvolge il progetto del design.