La via per navigare nel lusso? Miami, Abu Dhabi, Portofino? No Civitavecchia! - Si costruiscono yacht da 120 metri in poi, con suite, eliporto, anfore romane e sottomarini - 180 milioni € l'uno e sono tutti già venduti - tutto iniziò col Khashoggi...
Mariaveronica Orrigoni per "L'Espresso"
Abbandonarsi ad un idromassaggio alla luce del tramonto, in una vasca sospesa a dodici metri d'altezza sul mare. Tutto a bordo di uno yacht grande come un palazzo di otto piani. È solo uno degli eccentrici lussi 'estremi' reso possibile dalla Privilege Yard S.p.A. per nove fortunati multimiliardari. L'idea è venuta a Mario La Via, imprenditore italiano rientrato in patria dopo trent'anni passati all'estero, deciso a trasformare la passione di una vita in business.
Nella sua lunga carriera di immobiliarista a contatto con il jet set internazionale, oltre a un bagaglio di conoscenze a cinque stelle, La Via ha sviluppato un hobby particolare: costruire mega yachts per gli amici, supportato dal suo team di ingegneri e architetti, lo stesso che lo affianca in questa nuova avventura.
Suo è il Nabila, uno dei primi mega yachts degli anni Ottanta, di proprietà di Adnan Khashoggi. Le nuove creazioni, per ora ancora sulla carta ma pronte nel giro di pochi anni, non saranno da meno: pista di atterraggio per elicotteri, sottomarino, suite da 110 metri quadrati e sala operatoria sono solo alcuni degli accessori standard di tutti i progetti.
I compratori delle nove imbarcazioni ci sono già: qualcuno preferisce avere a disposizione nove ristoranti diversi, qualcun altro opta per l'aggiunta di anfore in grado di ricreare l'atmosfera dell'antica Roma e rovesciare nella vasca da bagno essenze profumate. Se alcuni nomi famosi come Ferretti risentono della contrazione economica, la nicchia del mercato del top del lusso non conosce crisi.
Ad acquistare gli yachts, lunghi minimo 120 metri e per una cifra sui 180 milioni di euro, sarà in un primo momento l'Ultrapolis Investment, fondo d'investimento con base a Singapore che vede tra i maggiori azionisti Robert Miller, il re del duty free, e suo genero, il pretendente al trono ellenico Pavlos di Grecia, che successivamente li cederà ai nove i cui nomi sono top secret.
Di loro si sa solo che provengono dall'Estremo Oriente e dall'America. Un passaggio di consegne che si aggira sui 250 milioni di euro e che, dal punto di vista formale, si concretizza dopo 15 anni. Un lasso di tempo in cui il futuro proprietario sfrutta per 22 settimane l'anno la barca, lasciando al fondo la possibilità di affittarla per un paio di mesi per cifre a nove zeri e dandola in manutenzione alla Privilege per i restanti mesi.
Per il suo ritorno al paese natio, La Via ha deciso di fare le cose in grande stile, prendendo in concessione per i prossimi 32 anni un cantiere di dieci ettari a Civitavecchia dall'autorità portuale, e dando vita alla società per azioni che si occuperà materialmente della costruzione della barche. Per l'industria laziale questo business significa un indotto del 30 per cento, e considerando che il giro d'affari totale si aggira sul miliardo di euro, in una situazione critica come quella attuale quest'opportunità arriva al momento giusto.
Anche dal punto di vista occupazionale la tempistica è stata favorevole: a riconvertirsi nella costruzione di questi giganti del mare sono i lavoratori della Ccms, la cooperativa rossa che da poco aveva terminato i lavori nella vicina centrale.
Jolie e Brad Pitt acquistano Yacht italiano
Angeline Jolie e Brad Pitt, una delle coppie più belle, famose e facoltose di Hollywood, hanno deciso di acquistare uno yacht e si sono rivolti ai cantieri navali di Privilege Yard SpA.
L'imbarcazione commissionata dai due sarà un 85 metri avrà due appartamenti da 300 metri quadri e due suite da 150 metri quadri oltre alla piscina ed un piccolo sottomarino personale che verrà trasportato dallo yacht.
La costruzione dell'imbarcazione verrà realizzata presso i cantieri di Civitavecchia, a nord di Roma e, una volta terminata, sarà sicuramente un gioiello, dotato di diversi comfort e dalle caratteristiche molto allettanti, il tutto per una commissione di circa 200 milioni di euro.