La base è di legno di rovere con finitura a cera.
Il paralume è in impiallacciatura di tanganica.
2 graffette di acciaio chiudono il paralume.
8 cm di filo di ferro fermano il filo elettrico.
8 viti di acciaio bronzato collegano i 5 pezzi di legno.
Un portalampada E 14, di plastica, unisce il paralume alla base di legno.
Non ho schizzi di questa lampada; gli schizzi da cui ero partito sono ben diversi dal risultato.
L’idea della forma del paralume è nata costruendo il modello; una volta impostata la forma ho lavorato sulle misure: l’altezza del paralume dalla base e l’altezza della lampadina dai bordi del paralume. La lunghezza del paralume è guidata dalla rigidezza che si riesce ad imprimere all’impiallacciatura mediante le due graffette, quindi forma e struttura sono fortemente legate tra loro.
La luce diffusa attraverso il paralume è di colore rosso/bruno, ricorda quella di un fuoco placido, è l’ideale quando si chiacchiera; la luce diretta che fuoriesce sia verso l ‘alto che il basso è più chiara ma comunque influenzata dalle tonalità del paralume, va bene per leggere.
La forma dell’oggetto "insieme": si risolve sul rapporto base/paralume che viene a cambiare con l’accensione della luce.
La forma dell’oggetto "particolare": la base è pensata come una piccola architettura, senza comunque nessuna mimesi, un'architettura vista da un architetto.
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