La biografia di Cesare Cattaneo
Cesare Cattaneo e i Littoriali della cultura e dell'arte 1934 e 1935
Cesare Cattaneo. Pensiero e segno nell'Architettura
Cesare Cattaneo
1912-1943
Figura di spicco della seconda generazione del razionalismo comasco, amico e
collaboratore di Giuseppe Terragni e di Pietro Lingeri, Cesare Cattaneo si
distingue per la singolare sperimentazione plastica e l'approfondita ricerca
teorica che applica con grande coerenza costruttiva e funzionale.
Laureatosi in architettura presso il Politecnico di Milano nel 1935, con
esperienze già svolte nel settore, Cattaneo intraprende la libera professione e
mantiene un continuo contatto con i principali esponenti del movimento
razionalista lombardo, nonché con il gruppo degli astrattisti comaschi e in
particolare con Mario Radice.
La sua intensa attività professionale, svoltasi nell'arco di soli otto anni e
in un difficile momento politico-economico, porta alla realizzazione di
sorprendenti “episodi espressivi” quali l'asilo Giuseppe Garbagnati ad Asnago
(1935-1937), con Luigi Origoni, la fontana di Camerlata (1935-1936), con Mario
Radice, la Casa di Cernobbio (1938-1939), definita il “capolavoro
dell'astrattismo polidimensionale”, e la sede dell’ ULI - Unione Lavoratori
dell'Industria a Como (1938-1942), con Pietro Lingeri e Luigi Origoni. Numerosi
gli elaborati e i progetti in fase di stesura quando la morte lo coglie
prematuramente all'età di trentuno anni, il 24 agosto 1943.
La sua poetica, limpidamente espressa nel testo Giovanni e Giuseppe. Dialoghi
d'architettura (Milano, 1941), assume un particolare valore teorico che si basa
su principi etici e filosofici letti in chiave neoplatonica. Inoltre nei
Dialoghi Cattaneo ribadisce la sua adesione ai “Valori Primordiali” -
ripubblicando il manifesto steso dal filosofo Franco Ciliberti - e teorizza nel
contempo l'innovativo concetto di “polidimensionalità” che lo con-traddistingue
nel pur complesso panorama dell'architettura razionalista lombarda.