La biografia di Mimmo Paladino
La biografia di Brian Eno
Opera per l'Ara Pacis. Mimmo Paladino. Musiche di Brian Eno
Ara Artis di Achille Bonito Oliva
Conversazione con Mimmo Paladino di Federica Pirani
Necessità e bellezza di Ferdinando Scianna
Paladino/Eno all'Ara Pacis di James Putnam
Breve introduzione alla musica generativa di Brian Eno di Michael Bracewell
Eno. La musica della mente di Paolo Zaccagnini
Brian Eno
Brian Eno è divenuto una vera e propria icona della cultura
contemporanea internazionale. Artista, musicista, ideologo e system-maker, non
ha soltanto scritto, interpretato, registrato e prodotto alcune tra le musiche
più originali degli ultimi trent'anni, ma ha anche fondato una filosofia della
produzione culturale che collega lo spirito indagatore dell'arte concettuale
con le più ampie applicazioni della cultura popolare e della sociologia. Più
noto in campo musicale, Eno, musicista, produttore e collaboratore artistico,
ha all'attivo, nella sua discografia, alcuni tra i brani più acclamati nella
storia della musica moderna. Artisti innovatori e di varia estrazione come John
Cale, David Byrne, Laurie Anderson, David Bowie, Bono, Peter Gabriel, Paul Simon e i Coldplay hanno scelto di lavorare con Eno, ed egli è una delle figure più richieste tra
quelle che lavorano nel panorama della musica contemporanea, dalle chitarre del
rock alle colonne sonore per film, alla musica elettronica. E tuttavia, la musica
è solo uno degli aspetti del suo progetto creativo.
Conferenziere, artista visivo, scrittore, attivista politico e futurologo, gli
è stato spesso richiesto da istituzioni e think tank di esprimere le sue
opinioni e le sue idee sui soggetti più disparati come il tempo, il futuro
delle metropoli, la fabbricazione del profumo o la storia dell'arte. Il suo
diario, pubblicato nel 1995 da Faber & Faber, dal titolo A Year With Swollen
Appendices, è divenuto un best seller e se ne può ricavare qualche indicazione
di grande spessore e originalità sulle sorprendemente varie attività
dell'artista.
Nel 1996 contribuisce alla fondazione della Long Now Foundation,
un'organizzazione creativa, dedicata a occuparsi le relazioni individuali e
sociali del mondo contemporaneo con il tempo, l'accelerazione e l'esperienza.
Le radici di Eno affondano nell'avanzato sistema di educazione all'arte dei
secondi anni Sessanta. Il suo coinvolgimento con l'avanguardia musicale di quel
periodo può essere considerato la chiave alla base del suo interesse, che ha
percorso tutta la sua carriera, nei confronti dei sistemi creativi
auto-generativi - una categoria che egli ha approfondito e raffinato circa
venticinque anni più tardi, nel 1996, creando il software per la ‘Generative Music'.
Anche il ruolo di Eno come membro fondatore del gruppo art-rock Roxy Music, nel
1971, può ancora considerarsi come un debutto fra i meglio riusciti nella
storia del pop.
La sua creatività aveva, però, bisogno di un più ampio spazio di sperimentazione
all'interno del quale rinnovarsi, libero dai confini che il lavoro specifico
all'interno di un gruppo rock impone.
Abbandona i Roxy Music successivamente al loro secondo album, For Your Pleasure,
nel 1972, dedicandosi immediatamente a una serie di progetti apparentemente
diversi sebbene intimamente connessi.
Due album da solista, Here Come The Warm Jets e Taking Tiger Mountain (By Strategy)
armonizzano l'esuberante surrealismo di Eno poeta al suo caldo e melodico stile
vocale. I suoi dischi ora leggendari Another Green World e Before And After Science
furono realizzati rispettivamente nel 1975 e nel 1977.
Questa composizione meticolosa di canzoni ha sempre corso parallelamente alle
registrazioni strumentali - i cui punti di partenza artistici sono strettamente
connessi con le nozioni di tempo e di orchestrazione.
Da qui la sua creazione di musica ‘ambient' - conierà per la prima volta il
termine nel 1978 - arricchirà il lessico culturale di uno dei concetti che più
hanno connotato un'epoca. All'inizio e a metà degli anni Settanta, le sue
registrazioni con il chitarrista dei King Crimson, Robert Fripp - No
Pussyfooting ed Evening Star - stabiliscono un nuovo approccio alla creazione
musicale e, fatto ancora più importante, all'ascolto della musica.
Nel 1975, in collaborazione con l'artista Peter Schmidt, Eno sviluppa la
‘Oblique Strategies' un mazzo di carte da gioco per aiutare gli artisti a
risolvere alcuni dei loro problemi. Su ciascuna carta è scritta un'azione o un
atteggiamento che riguarda direttamente il processo creativo. Sempre nel 1970 Eno
crea la Obscure Records, una etichetta musicale.
Approfittando audacemente della sua notorietà come musicista rock, affronta il
ruolo curatoriale in maniera molto innovativa. Eno ha condotto, da solo, alcuni
dei più interessanti e importanti musicisti fuori dal mondo dell'avanguardia
verso il pubblico più vasto della musica rock. La serie include anche Discreet
Music di Eno - la registrazione di semplici varianti di toni, e un esempio
fondante di creazione di ‘ambient music' come genere e come affermazione
filosofica, in un certo senso. I dischi della Obscure sono una espressione
diretta della esplorazione creativa di Eno nella musica come forma fluida,
fisica, economica e concettuale: queste release lo hanno condotto a un
ulteriore riconoscimento come un musicista il cui genio ha permesso al fascino
del pop di guadagnare parità artistica e intellettuale con il concettualismo,
la teoria e system-making.
Alla fine degli anni Settanta, la leggendaria collaborazione di Brian Eno agli
album di David Bowie, Low, Heroes e Lodger, unita alle sue serie ‘Ambient' e
‘Music For Films', lo hanno incoronato come uno degli spiriti guida
dell'immediato post-punk, della musica industriale ed elettronica. Un veterano,
pioniere delle forme estreme della creazione musicale, con un interesse che si
protrae da tutta la vita per un lavoro che esuli dai ruoli ereditati o
prestabiliti. La brillante creatività di Eno poggia sulla sua abilità di
stimolare i musicisti verso vie nuove e drammatiche di creatività. Il suo acume
come produttore degli U2 - in The Joshua Tree, Zooropa e Achtung Baby! - ha
trasformato i componenti del gruppo da ‘anthemic rockers' in interpreti di
spettacoli multimediali, lasciando intatto l'‘anthemic rock', ma
intensificandolo in una versione iperstilizzata. La sua collaborazione con
David Byrne, My Life In The Bush Of Ghosts, nel 1981, è ancora considerata come
un modello fondante nell'uso della sampling music, molto innovativa, non solo
intermini di suono ma anche in termini concettuali.
Tra il 2004 e il 2006, oltre a produrre l'acclamatissimo nuovo album di Paul
Simon, Eno ha registrato due dei suoi album più attesi. The Equatorial Stars
(2004) lo ha visto lavorare ancora una volta con il leggendario chitarrista Robert
Fripp. Poi nel 2005 la realizzazione di quello che è stato considerato il primo
album di canzoni, per oltre una decade, Another Day On Earth, ha visto il
ritorno alla ricchezza vocale e lirica di Before And After Science e Another
Green World.
L'infaticabile creatività di Eno sembra essere potenziata dal bilanciamento
degli opposti - sistema e glamour, scienza ed estetica, concettualismo e
politica - così al suo continuato lavoro in campo musicale si sono affiancati i
progetti ‘site specific' e ambientali - particolarmente nella forma
dell'installazione audiovisiva.
Nel 2006, con il DVD-ROM, 77 Million Paintings, Eno combina il suo costante
interesse per i sistemi generativi della creatività con il suo lavoro di artista
di installazioni. Creando una successione apparentemente infinita di immagini
che si ricombinano e si riconfigurano, grazie alla loro casualità (randomness),
77 Million Paintings, girato alla massima velocità richiederebbe 9000 anni per
essere interamente visto e alcuni milioni di anni se girasse alla minima
velocità. Il lavoro audiovisivo di Eno è stato mostrato in eventi
internazionali alla Biennale di Venezia, al Centre Pompidou, alla Hayward Gallery
di Londra, alla White Cube/Jay Jopling, al Museo della Scienza e al Palazzo di
Marmo a San Pietroburgo. Nel 2005 è stato invitato a realizzare un nuovo lavoro
per la Biennale di Arte Contemporanea di Lione, The Quiet Club. Installazioni
di 77 Million Paintings sono state realizzate a Venezia, Tokyo, Milano, Londra
e alla Baltic gallery di Gateshead. 77 Million Paintings contribuisce a
stimolare la formazione di un ambiente riflessivo, meditativo e fortemente
impegnato, come la maggior parte del lavoro ‘ambient' e generativo di Eno. Ed è
forse proprio nel punto di congiunzione tra arte, scienza, futurologia e
politica che le più importanti conquiste di Eno
trovano la loro definitiva combinazione.
Tratto da Michael Bracewell, Brian Eno. A Biographical Note, 2007