Pechino 2008: inaugurato il Water Cube
di Claudia Redaelli
Inaugurata a Pechino, domenica 27 gennaio 2008, la piscina che ospiterà le gare della prossima Olimpiade. Il sindaco di Pechino, Guo Jinlong, ha presentato ufficialmente l'impianto all'interno del quale, dall'8 al 24 agosto, si svolgeranno tutte le gare di nuoto, tuffi e nuoto sincronizzato dei prossimi Giochi olimpici con l'assegnazione di ben 42 medaglie d'oro.
Il progetto è dello studio australiano PTW Architects che si è aggiudicato l'incarico del nuovo complesso in collaborazione con la China State Construction Engineering Corp e la Ove Arup Ltd. La costruzione è iniziata nel dicembre 2003.
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La piscina olimpionica, che occupa un'area di 80.000 metri quadrati, potrà ospitare fino a 17.000 spettatori (almeno 11.000 occuperanno tribune temporanee installate unicamente per il periodo dei Giochi) ed è stata realizzata seguendo i princìpi di design ecosostenibile: l'impianto è ricoperto da una membrana di un materiale chiamato Efte (Etilene di Tetrafluoroetilene) che faciliterà il riscaldamento delle piscine e degli interni della costruzione.
Il 90% dell'energia solare che riscalda l'edificio viene catturata e
riutilizzata per riscaldare le piscine e gli interni del complesso. L'insolita
geometria dell'intelaiatura consente, inoltre, di rispondere efficacemente ai
requisiti antisismici imposti dalle particolari caratteristiche del luogo.
I pannelli che lo ricoprono danno un effetto molto scenografico che ricorda la
struttura chimica dell'acqua. Il costo della piscina è stato di circa 100
milioni di Euro.
Un particolare gioco di luci, all'interno e all'esterno, lo rendono un enorme
caleidoscopio colorato.
Li Aiqing, presidente della società proprietaria dell'impianto, ha commentato: Siamo
emozionati e orgogliosi di presentare questo impianto. È uno dei più grandi
impianti di nuoto al mondo. Un progetto complesso e unico e dopo cinque anni di
lavoro, siamo davvero felici.
Il Cubo d'Acqua è l'unico progetto che è stato finanziato con fondi
anche privati, infatti per la sua realizzazione il multimilionario Henry Fok di
Hong Kong ha contribuito con circa 25 milioni di dollari.
Essendo una struttura d'acqua, abbiamo pensato bene di usare per lo più i colori del mare, ha affermato Zheng Fang, l'architetto della China Construction
Designs International che ha diretto i lavori.
Il centro ospiterà il suo primo evento-test già martedì prossimo quando nel
paese asiatico inizieranno le competizioni nazionali di nuoto.
Il design del Water Cube gioca si ispira alla geometria delle bolle
d'acqua in una forma rettangolare. Il Water Cube sorge nel Villaggio Olimpico
vicino allo Stadio Olimpico degli architetti svizzeri Herzog & de Meuron Architekten e della China Architecture Design e del Research Group and Arup Sport London che ospiterà le cerimonie di apertura e di chiusura dei
Giochi. La struttura formale è progettata per confrontarsi armonicamente
con la forma a nido d'uccello dello Stadio.
Ad un primo sguardo può sembrare che si tratti di un sistema naturale creatosi quasi fortuitamente; in realtà uno studio matematico rigoroso ha consentito l'effetto straniante delle bolle d'acqua. È così che John Bimon, direttore
dello studio PTW, commenta la particolare caratteristica del progetto. E, al
fine di spiegare il concetto nonché la scelta del Watercube, dichiara: La
trasparenza dell'acqua, insieme al misterioso effetto delle bolle, porta
inevitabilmente coloro che si trovano sia all'esterno che all'interno della
struttura a soffermarsi e riflettere sulla propria esperienza con l'acqua.
Il progetto è realizzato da due diverse strutture: una interna l'altra esterna.
La struttura esterna, che compone il tetto e il soffitto, è realizzata con pannelli leggeri e trasparenti di ETFE (teflon) provvisti di agganci bullonati sulle sezioni è stata montata direttamente sul posto e realizza la pelle della scatola. Lo stato dell'arte dell' ETFE ha consentito la più efficace soluzione di rivestimento sia per l'illuminazione e la proiezione che a una vasta gamma di applicazioni che con i materiali tradizionali, come ad esempio il vetro, non sarebbe possibile, con costi controllati.
La struttura interna in acciaio è basata sulla forma geometrica delle
cellule biologiche o delle bolle di sapone. Arup si è ispirato per realizzare
queste bolle di sapone strutturali sul concetto di una soluzione
studiata da due professori irlandese del Physics at Trinity College di Dublino
consistente di tre tipi di nodi di acciaio e tre tipi di partiture in acciaio,
ricavati da lamiera di acciaio e bullonati insieme sul sito.