Una tomba al Sassello (Sv) di Marco Ciarlo
Con foto di Alberto Piovano
Presentazione poetica di Brunetto De Batté
La casa della linea del tempo
dopo
le case ispirate
i pensatoi
i ludici funzionali spazi
i sublimatoi
i sensitivi luoghi dell’abitare
i sognati abitacoli per vite
immaginarie…
tra norma e desiderio
con il rumore sottile della
prosa…
coscienza delle parole
travaso in
emozioni e confini.
Case minime
una sola
moltitudine
tomba inquieta
silente pensatoio
parole sospese
celle d’isolamento
isola dei senza colore…
ritrovo per tutti
comune a tutti…
Fuori la battaglia
fatti inquieti
deserti e luoghi
dove gli angeli esitano…
Dalla fessura si può
trarre pioggia
anche di luce
il volto della luna
musica primitiva
del giunco mormorante
punto di non ritorno,
Regoli
misuratori
astratti contenitori
per ascoltare il proprio cuore
ultima
casa ispirata
di scambio
per l’arte di ottenere
ragione
nella strage delle illusioni
casa minima
raccolta
eremo-altare
lontano
dall’emporio dei segni
dall’inganno multimediale
casa della linea del tempo
per
l’ermeneutica dell’ascolto
forse questo è il confine
casa ultima
nelle isole dei senza
memoria.
Questo scrivevo
per Marco sui suoi
frammenti di narrazione
accenni
di questa trascinata sintesi
fatta di incontri e ripensamenti
con il committente
una storia profondamente
vissuta
lacerata
(che trova spazio nell’attesa
in altre opere…
"i cimiteri marini")
che dopo tempo
si conclude
in ciò che osserviamo
in una vertigine
di dettagli, proporzioni
così sottili
da dover scomodare
Scarpa
per darne registro
di decifrazione…
sempre parlando
ora tra noi
esplode
la segnificanza del culto
rito
manipolazione
l’arte delle mani
per scandire il tempo
un tempo sospeso dai venti
dai ricordi
Quest’opera segna
la soglia
per Ciarlo
un’opera se pur piccola
intensamente grande
colta
fatta di piccoli segni
che
rimandano a sensibili
meccanismi
di scambio dei sensi
il gioco delle percezioni
coinvolge nel vortice della
comunicazione
emozioni
dove il ricordo
si raccorda
con il quotidiano
tanto da scorgere
il viola del cielo
congiunzione degli
opposti
opera matura.
di Brunetto De Batté
Articolo inserito il 7 gennaio 2004