O.M.A. ad Oslo
di Simona Ferrari
Attraverso una prequalificazione, OMA ed altri 4 gruppi (tra cui Toyo Ito e Norman Foster) hanno partecipato al concorso Vestbanen ad Oslo.
Vestabanen rappresentava la piu importante uscita verso Ovest per la città di Oslo, non solo a livello stradale ma anche con la presenza della linea e stazione ferroviaria ora non più in uso.
L'area in esame per il concorso ha una posizione strategica in quanto si trova tra il palazzo del Comune Rådhus del 1917 e l'area fronte mare di Akerbrygge riqualificata negli anni Ottanta come luogo alternativo al centro città (residenza, uffici, commercio e spazio aperto per eventi stagionali). Con il cessare della ferrovia, Vestbanen ha perso la sua identità diventando negli anni un vuoto urbano, un parcheggio informe un'interruzione nel tessuto urbano; unico simbolo di un passato attivo sono gli edifici del 1916 e 1872 rinnovati come centro informazione turistica, galleria e piccoli negozi.
Il concorso, con un programma di vasta portata che va oltre il ridisegno di un pezzo di città, richiedeva in 130.000 mq, esclusi i parcheggi, la collocazione della biblioteca centrale Deichmanske, del museo di arte comtemporanea Stenersen, di un' area residenziale, Hotel, uffici, centro congressi e cinema multisala; la risoluzione degli aspetti urbanistici, come area nodo di tre parti di città sviluppate in periodi diversi, la definizione di alcuni spazi aperti come continuazione delle attività culturali all'interno degli edifici. Come ultimo aspetto la possibilità di realizzare in fasi il progetto.
A giugno la giuria ha premiato il progetto redatto da OMA in collaborazione con Space Group, con il desiderio di ridefinire alcune parti del progetto giudicate troppo pesanti e dense, mantenendo però gli aspetti positivi sottolineati dalla giuria.
A quasi sei mesi di distanza, OMA ha presentato alla città di Oslo la nuova proposta mantenedo i caratteri vincenti della precedente e modificando o eliminando le parti giudicate eccessive. La rielaborazione del progetto ha un totale di circa 115.000 mq, ossia 25.000 mq in meno della prima proposta.
In entrambi i progetti è stata apprezzata la qualità dell'architettura, i varii edifici disposti intorno alla biblioteca, che funziona come nodo, porpongono un'architettura originale dove emerge la combinazione di diversi stili, sottolineando la complessità dell'intorno.
In questo progetto Vestbanen assume un proprio carattere.
Gli spazi aperti fungono sia come connessione tra i vari settori del complesso e della città sia come spazi dedicati a funzioni culturali
La Biblioteca, con accesso verso la piazza del Comune, presenta una flessibilità nel tempo e nello spazio sia in termini di aumento dei volumi che una biblioteca pubblica centrale deve contenere sia in termini del concetto di biblioteca tra soli vent'anni. Il gruppo OMA si è posto questa domanda in precedenza, nella formulazione del progetto della biblioteca a Seattle West, usata poi come base per Vestbanen. La biblioteca si sviluppa su più piani e presenta al piano d'accesso una biblioteca 24 ore sempre aperta; negli altri piani alcune parti si integrano con il museo d'arte contemporanea.
Il cinema multisala connesso al centro conferenze si sviluppa sotto il livello del terreno e crea un'ampia lobby che si apre in verticale al livello zero.
L'hotel si sviluppa separatamente, seppur connesso al centro conferenze, in un blocco compatto che fa eco alle torri del palazzo del Comune. Questo edificio è stato notevolmente ridimensionato, per cercare di eliminare la concorrenza con il Radhus, ma ha mantenuto il concetto base di contrapposizione formale con l'edifico a sviluppo orizzontale della biblioteca e del museo. Per le sue dimensioni ed il tratto estetico, l'hotel assume una propria identità non solo sull'area ma anche nei confronti del profilo della città dal fronte mare.
Completamente modificati tra la prima e la seconda fase sono gli spazi e gli edifici adibiti a residenza: prima erano un blocco unico sviluppato sul profilo esterno della biblioteca, ora sono un'estensione di una delle protuberanze della biblioteca e frammmentato in più corpi di fabbrica fino a congiungersi con Akerbrygge. Con questa nuova soluzione scompare l' aggressività della prima proposta.
Ciò che è particolarmente piaciuto alla giuria è aver posizionato centralmente le attività culturali, aver predisposto una flessibilità di spazi per quest'ultime e aver creato aree esterne che vanno oltre il concetto di strada per la connessione e piazza per la sosta.
È intenzione della città di Oslo di completare la costruzione della biblioteca e del museo entro il 2011.