Il nuovo Pirellone
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Il nuovo Pirellone
A Milano procedono i lavori per la costruzione di “Altra Sede”, il grattacielo
alto 160 metri firmato da Pei Cobb Freed Partners, destinato ad accogliere gli
uffici della Regione Lombardia su una superficie pari a 33.700 metri quadrati compresa tra via Pola e via Melchiorre Gioia.
Nelle giornate del 23 e 24 maggio 2009, il cantiere del complesso
architettonico di forma sinusoidale - al centro del quale sorgeranno due torri
in ferro e vetro, avvolte l'un l'altra a comporre un solo volume distribuito su
32 piani - accoglierà un tour guidato riservato a 400 professionisti, tra
progettisti e tecnici delle costruzioni.
Il cantiere rappresenta uno progetti chiave nel piano di riqualificazione del
polo cittadino di Garibaldi-Repubblica, dove sorgeranno anche il nuovo palazzo
comunale, la città della Moda firmata da Cesar Pelli ed il parco da 100mila
metri quadrati “Giardini di Porta Nuova” progettato dall'olandese Mathias
Lehner.
Innovazione, tecnologia, qualità progettuale e rapidità di esecuzione fanno del
complesso di “Altra Sede” un modello di riferimento a livello internazionale. A
promuovere la visita guidata è la società di capitali interamente partecipata
da Regione Lombardia “Infrastrutture Lombarde Spa”, nata nel 2003 al fine di
gestire l'attuazione di nuovi progetti infrastrutturali e di valorizzare il
patrimonio regionale.
Nel corso del “tour”, Infrastrutture Lombarde sarà affiancata da Impregilo Spa,
cui è affidata la direzione della realizzazione tecnica dell'opera, e dalle
aziende Cobiax Technologies srl, Cordioli &C. Spa, CSP Prefabbricati Spa,
Doka Italia Spa, Gruppo Centro Nord Spa, Gruppo Vela, tutte coinvolte
nell'edificazione del grande complesso.
A precedere la visita, strutturata in specifiche sessioni mattutine e
pomeridiane, un video-documentario dedicato agli elementi progettuali ed
esecutivi più significativi del cantiere, descritti dalla relazione del prof.
Franco Mola, docente del Dipartimento di Ingegneria strutturale del Politecnico
di Milano e progettista delle strutture dell'opera.
Tra le soluzioni più avanzate inserite nell'edificio figurano la facciata in
doppia pelle vetrata - munita di pannelli fotovoltaici e progettata per
garantire l'isolamento termico e il controllo dell'irraggiamento solare estivo
dell'edificio - ed il sistema a “travi fredde” con utilizzo di pompe di calore
ad acqua di falda, ideato per il riscaldamento e il raffreddamento della
struttura.
Peculiare anche l'organizzazione delle molteplici funzioni della struttura.
Alla base del complesso un quartetto di volumi da nove piani l'uno, ospiterà
funzioni culturali, di intrattenimento e di servizio quali un centro
espositivo, un auditorium, un ufficio postale, una banca, una scuola materna e
vari spazi di socializzazione, oltre a bar, caffetterie e ristoranti. La torre
sarà invece sede degli uffici politico-amministrativi, di rappresentanza, del
protocollo regionale, la presidenza ed uno “Spazio Regione”, all'interno del
quale promuovere le iniziative e i servizi della Lombardia. Carattere pubblico
per gli ultimi livelli del grattacielo, dove avranno sede un ristorante -
belvedere e una terrazza giardino.
Il nuovo Pirellone sarà americano
Alla fine hanno vinto gli americani. Saranno gli architetti Pei-Cobb-Freed
e associati a disegnare il volto della nuova sede della Regione. Un monumentale
complesso su un' area di quasi trentaquattromila metri quadri tra le vie
Melchiorre Gioia, Restelli, Algarotti e Galvani, che ospiterà tremila
dipendenti. I lavori inizieranno l' anno prossimo e si prevede che termineranno
nel 2008. Il tutto costerà trecentoventi milioni di euro, compreso l' acquisto
dell' area e gli oneri di urbanizzazione. I vincitori sono quelli che hanno
realizzato, tra l' altro, l' ampliamento del Louvre a Parigi, con la
monumentale piramide trasparente e stanno lavorando al World Trade Center di
Barcellona. Con il loro progetto, una torre di 160 metri e trentadue piani che batterà in altezza il grattacielo Pirelli, quattro palazzi a forma sinusoidale, più una grande piazza coperta e due scoperte, hanno sbaragliato concorrenti di assoluto
prestigio. Dallo studio Gehry, che aveva presentato un suggestivo progetto con
due torri che si attorcigliavano tra loro, sopra una distesa di cupole bianche
a vela, a quello di Hans Kollhof con Aldo Rossi associati, e quelli dell'
inglese Norman Foster e dell' austriaco Boris Podrecca. Alla realizzazione di
quella che il governatore della Lombardia Roberto Formigoni ha preferito
definire con civetteria solo «l' altra sede della Regione», dato che il
Pirellone rimarrà in attività anche dopo l' inaugurazione della nuova sede,
contribuiranno anche gli studi milanesi Caputo Partnership e Sistema Duemila
dell' ingegner Massimo Giuliani. La sfida, che ha contrapposto le opere di
dieci tra gli architetti più famosi del mondo su novantotto progetti
presentati, è stata vinta per un' incollatura. Il presidente della giuria
Stefano Zecchi avrebbe preferito lo spettacolare progetto firmato da Gehry, ma
alla fine ha prevalso la tesi di "ingegneria pura" sostenuta dal
rettore del Politecnico Giulio Ballio: «è stato scelto - ha spiegato - il
progetto che rispondeva di più sia alle funzioni estetiche, ma anche a quelle
funzionali e a minimizzare i costi di gestione». Anche Formigoni era stato
conquistato dal progetto di Gehry, arrivato secondo, ma trattandosi di soldi
pubblici la Regione ha preferito evitare il rischio di una lievitazione dei
costi, in particolare di manutenzione. «Sarà il simbolo della comunità civile -
ha comunque sottolineato il governatore -, il primo palazzo pubblico che sarà
costruito in Lombardia da cinquecento anni. Un' opera d' architettura, ma
urbanistica, capace di leggere la nuova fisionomia di Milano come perno di un
sistema policentrico». In più, la Regione risparmierà cinque milioni di euro
all' anno, tanto costano oggi gli affitti dei vari uffici regionali che saranno
riuniti nella nuova sede.