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Il progetto di Mario Bellini per la Natuzzi Americas Headquarter
Di Marcello Silvestro
Mario Bellini non vuole stupire: a lui interessa esprimere l'eleganza con raffinata originalità.
Schizzo di Mario Bellini
© Cortesia Mario Bellini Associati
Il suo progetto per la Natuzzi, ad High Point nel North Carolina, frutto di un radicale intervento di ristrutturazione, riesce ad esaltare le possibilità costruttive del lotto che pone oggettive difficoltà progettuali, essendo di forma triangolare, "schiacciato" su un lato da un preesistente edificio adibito a parcheggio, e delimitato sugli altri lati da due strade: la South Elm Street e la High West Ave.
Pianta 3° livello
© Cortesia Mario Bellini Associati
La peculiare destinazione d’uso prevista per l’edificio (showroom e sede degli uffici della Natuzzi Americas) ha comportato precise scelte in ordine alla sua definizione formale, rendendolo atto a svolgere il ruolo di rappresentanza richiesto dalla committenza.
L’edificio, sfruttando al massimo la planimetria del lotto, assume una forma trapezoidale allungata terminante, nella parte più stretta, con una grande curva che si legge sia in pianta sia in alzato e che evoca la prua di una nave. Questo elemento, che caratterizza fortemente l'edificio, raccorda il fronte principale, sulla South Elm Street, alla parte posteriore della costruzione verso il Parking.
Bellini utilizza questo "limite planimetrico" per inventare una soluzione che plasma lo spazio e comunica con il contesto.
Vista generale notturna dell’edificio
Foto Antonio e Roberto Tartaglione
© Cortesia Mario Bellini Associati
L’edificio preesistente - una struttura realizzata con un sistema travi-pilastro di acciaio, con solette in lamiera grecata e getto di completamento in cemento - è stato integralmente ripensato in funzione delle esigenze espresse dalla committenza.
Dal punto di vista funzionale, la richiesta principale riguarda un notevole incremento della superficie dell’edificio che è stato ottenuto attraverso la sopraelevazione di un piano del fabbricato esistente e, soprattutto, attraverso l’ampliamento dei singoli piani. Così facendo, si è passati da una superficie esistente di circa 6.700 mq ad una superficie di circa 10.000 mq.
Il nuovo edificio si affaccia lungo la South Elm Street con ampie superfici vetrate segnate da fasce marcapiano realizzate in lamiera di bronzo brunito. Una fascia basamentale, anch’essa in bronzo, realizza il raccordo tra l’edificio ed il piano stradale, assorbendone puntualmente l’accentuato dislivello.
Fronte principale su South Elm Street |
La "Prua" |
Lungo la High West Ave, grandi pannelli in lamiera di bronzo forata fanno progressivamente diminuire la presenza delle parti vetrate, irrobustendo la facciata verso la zona riservata alla movimentazione delle merci. Realizzata con una struttura in acciaio e rivestita con lastre di bronzo brunito, questa forma plastica esprime un forte dinamismo, divenendo la rappresentazione simbolica di quello stesso dinamismo che connota l’attività delle industrie Natuzzi. Questa superficie è resa meno monolitica dalla presenza di un grande "oblò" di tre metri di diametro posizionato sull’asse longitudinale della galleria interna.
Una vasca d’acqua, posta a ridosso della grande parete curva, organizza la sistemazione esterna del lotto e, con una nota di ironia, richiama e completa l’immagine del vascello pronto a salpare l’ancora.
Particolare della parete curva |
L’ingresso principale |
La sistemazione interna non è, naturalmente, meno importante di quella esterna, e una lunga cura è stata dedicata alla sua definizione.
Una galleria alta circa venti metri, che arriva fino a raccogliere la luce del sole, attraversa tutto l’edificio come un grande taglio. A ordinare questo spazio "drammatico", si è posta una fitta serie di pilastri rivestiti di legno di betulla derullata, dal colore chiaro e dalla materia cangiante. Ogni soletta è segnata da travi rivestite anch’esse dalla livrea di ordinanza in betulla. I pilastri, assieme alle leggere passerelle di vetro che uniscono le due parti dell’edificio, sono i principali protagonisti dello spazio.
Tutto l’edificio trova nella galleria il suo centro di gravità: attraverso essa, infatti, si riconnette funzionalmente la distribuzione dei percorsi di vista, rendendo "spettacolo" sia il flusso di visitatori dello showroom sia la varietà della produzione Natuzzi.
Pur cambiando di continuo la prospettiva, la percorrenza è ordinata e orientata dalla presenza della galleria.
La galleria |
La galleria |
Un ulteriore elemento caratterizzante l’interno dello showroom è il pavimento, frutto di un'analisi che ha riguardato il modo migliore di esporre e valorizzare la produzione della Natuzzi - caratterizzata da una offerta molto diversificata.
Bellini ha pensato a un tipo di pavimentazione "autonoma" da qualsiasi considerazione di stile, indifferente agli accostamenti cromatici più azzardati e, infine, capace di caratterizzarsi come elemento di riconoscibilità per tutti i punti vendita del marchio Natuzzi.
L’idea di base è stata di proporre, come appoggio per questa potenzialmente infinita varietà di prodotti, un'astratta geometria che riuscisse in qualche modo a ordinare quella varietà.
Attraverso una lunga serie di sperimentazioni, è stato selezionato il multistrato di betulla derullato, tagliato a lastre quadrate di circa 50 cm di lato e posate con profili di alluminio anodizzato. Si è così formata una griglia di linee brillanti posata con leggerezza sul piano cangiante e luminoso della betulla derullata.
Questo tipo di pavimento, sperimentato durante il Salone del Mobile di Milano del 1997, si è rivelato perfettamente in grado di soddisfare i requisiti individuati all’inizio dell’iter progettuale.
L’ultimo elemento che conferisce comfort e piacevolezza all’edificio è l’ampio terrazzo sulla copertura.
Questo spazio è caratterizzato da una ripresa del sistema travi-pilastri della galleria. Una "corte" scoperta è delimitata, infatti, da pilastri rivestiti anch’essi in legno, il quale, stavolta, non è lasciato al suo colore naturale ma è tinto di un rosso caldo, che richiama nel suo tono il tipico "rosso lacca" dell’architettura templare d’Oriente; tra gli intercolunni sono posti dei pannelli di treillage anch’essi tinti di rosso; grandi vasi in cotto con piante da giardino completano la sistemazione di questo spazio aperto.
In quest'opera si legge una profonda contemporaneità dell'opera di Bellini caratterizzata da uno stile del progettare basato su una sperimentazione continua.
L'uso sapiente dell'acciaio per le strutture, del bronzo per i rivestimenti esterni, del legno e del colore per gli interni portano a definire delle geometrie pulite con la maestria di chi, come lui, riesce a concepire l'architettura come uno spazio modellabile, fin nei particolari più minuti, come se si trattasse di un oggetto di design.
NATUZZI AMERICAS HEADQUARTER
High Point - North Carolina, USA
Mario Bellini Architetto
1996 / 1998
Committente: Natuzzi Americas USA
Superficie: 10.000 mq
Costo delle opere: 13 milioni di euro
Articolo inserito il 10 maggio 2004