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Heinz Tesar. L'architettura prima dell'architettura Architekturmuseum der TU München presso la Pinakothek der Moderne Heinz Tesar L’austriaco Heinz Tesar è, tra i principali architetti contemporanei, il poeta e l’artista. La sua opera sfugge alle categorie e ai preconcetti normalmente utilizzati in architettura. Edifici quali, ad esempio, il teatro di Hallein (1993), la Sammlung Essl di Klosterneuburg (1999) e la chiesa di Donaucity presso Vienna (2000) sono opere eccentriche nel mondo dell’architettura che hanno suscitato reazioni sia di plauso che di dissenso. Heinz Tesar L’architettura di Tesar possiede un principio e un carattere totalmente autosufficienti: egli considera che il lavoro dell’architetto non cominci con la progettazione e la pianificazione associate all’esecuzione di un incarico di costruzione ma con l’interrogativo che riguarda ciò che precede la forma, come le forme emergono e poi cambiano nei contesti spaziali. Avvalendosi di schizzi, acquerelli e modelli, egli esplora il potenziale spaziale prima che le strutture fisiche si formino effettivamente. Heinz Tesar Questa indagine e articolazione del modo in cui la forma individuale si determina si contrappone sia alle mode dell’architettura che a una autoreferenzialità eccessiva. Mediante la ricerca di correlazioni a tutto campo essa genera spazi adattati e modulati secondo una connessione specifica con luogo e funzione. |
Heinz Tesar |
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L’esposizione è accompagnata dal volume "Heinz Tesar - Architektur" (Electa, Milano; in tedesco e italiano) di circa 300 pagine e corredata da quasi 600 illustrazioni perlopiù a colori. Venerdì 25 novembre 2005 alle 18:00 Friedrich Achleitner terrà una conferenza sull’esposizione presso l’Ernst vom Siemens Auditorium nella Pinakothek der Moderne. Achleitner, giornalista di architettura di fama internazionale, segue il lavoro dell’amico Heinz Tesar fin dall’inizio e ne analizzerà, nel suo modo inconfondibile, l’architettura, che "rappresenta contemporaneamente un disturbo e una sfida per i tradizionalisti come per i modernisti". Articolo inserito il 17 novembre 2005 |