Al Mart l'archivio Figini-Pollini
Sarà il Mart, il Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, a riordinare, catalogare e conservare il fondo archivistico dello studio di architettura Figini-Pollini.
Benché una parte consistente dell'archivio Figini-Pollini sia conservata al Centro Studi e Archivio della Comunicazione (Csac) dell'Università di Parma, nelle settimane scorse il Mart ha ricevuto in deposito dagli eredi un importante complesso di documenti su cui si è impegnato a sviluppare un accurato progetto di riordino, necessario per rendere il fondo consultabile e fruibile dagli studiosi; un'operazione che giunge a completamento di un lungo impegno che data almeno dalla preparazione della mostra "Luigi Figini - Gino Pollini. Architettura 1927-1991" (tenutasi nel 1997 a Palazzo delle Albere a Trento).
Il fondo è costituito da una mole rilevante di serie documentali: elaborati grafici relativi all'attività progettuale dello studio; corrispondenza e altra documentazione cartacea relativa alle diverse attività svolte a margine dell'impegno professionale; materiali fotografici di documentazione delle realizzazioni, di altre architetture e di avvenimenti vari in cui erano coinvolti i produttori del fondo. Importante anche la cospicua raccolta di periodici (perlopiù di architettura, ma non solo) che erano patrimonio dello studio.
Il fondo sarà oggetto ora di un lavoro di ordinamento e di inventariazione analitica a cura dell'Archivio del '900 del Mart di Rovereto, dove sono stati fisicamente depositati i materiali, e sarà quindi, in seguito, disponibile alla consultazione. Tale progetto è reso possibile anche dal sostegno finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.
Lo studio di architettura Figini-Pollini, attivo a Milano
dal 1929, ha rappresentato un punto di riferimento importante della cultura architettonica
del Razionalismo Italiano. Animato da due straordinarie personalità, per
curiosità intellettuale e per generosità d'impegno, lo studio si è dedicato per
più di cinquant'anni ad un'intensa attività progettuale. Lo slancio degli
esordi all'interno del Gruppo 7 e poi del MIAR e i forti legami con la cultura
internazionale dell'Architettura Moderna (Ciam); la duratura collaborazione con
il movimento di Comunità di Adriano Olivetti: questi i tratti più noti che
connotano l'attività di un sodalizio professionale che merita di essere
studiato e valutato su un arco di temi e di problemi anche più ampio.
Luigi Figini
Nasce a Milano nel gennaio del 1903. Fin da giovane nutre interesse in diversi
campi della creatività e, nel 1921, si iscrive alla scuola di architettura e
all'Accademia di Brera. Nel 1926 si laurea al Politecnico di Milano ed è subito
tra i fondatori del Gruppo 7. Non abbandonerà mai tuttavia la pratica delle
arti visive e, in particolare, la passione per la fotografia che lo vede
esporre alla V Triennale di Milano. Nel 1929 apre lo studio professionale a
Milano consolidando il sodalizio con Gino Pollini destinato a durare tutta la
vita. Fin dall'immediato dopoguerra, Figini si impegna anche nell'attività
editoriale, prima come membro di comitato di redazione di "Metron"
(da cui si dimette nel 1949), poi come corrispondente da Milano per la
redazione della rivista bolognese "Chiesa e Quartiere" (dal 1956). Muore
nel 1984 all'età di 81 anni.
Gino Pollini
Nasce a Rovereto (TN) nel gennaio del 1903. Nel 1918 rientra a Rovereto
dopo aver trascorso gli anni della guerra con la famiglia a Roma. In questo periodo
stringe intensi rapporti con altri personaggi della scena culturale roveretana
tra cui Fortunato Depero, Fausto Melotti e Carlo Belli.
Nonostante siano arte, letteratura e musica (Pollini studia il violino) a nutrire
le discussioni di questi anni, Pollini si iscrive nel 1921 alla scuola di
ingegneria del Politecnico di Milano. Si trasferisce quindi nel capoluogo
lombardo dove continua ad interessarsi alle attività creative trascurando
invece gli studi di ingegneria: è così del tutto naturale il passaggio alla
scuola di Architettura della fine del 1923. Nel 1927 si laurea in architettura
e contemporaneamente figura tra i fondatori del Gruppo 7. Nel 1929 inizia il
sodalizio professionale con Luigi Figini. Piero Bottoni lo introduce nel 1930
nel cuore del Razionalismo Internazionale: quei Ciam (Congressi Internazionali
di Architettura Moderna) per i quali Pollini sarà uno dei delegati italiani
fino al 1946. A partire dal primo dopoguerra Pollini è impegnato anche all'INU
(Istituto Nazionale di Urbanistica) e, nel 1959, ottenuta la libera docenza in
Composizione architettonica, inizia anche la carriera accademica che lo porta
nel 1969 a Palermo fino al 1978. L'attività professionale riprende a tempo
pieno e prosegue, anche dopo la morte di Figini. Pollini muore nel 1991 all'età
di 88 anni.
MartRovereto
Corso Bettini, 43 - 38068 Rovereto (Trento)
Infoline 800 - 397760
0464 438887
Orari:
martedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica 10:00 - 18:00; venerdì 10:00 -
21:00. Chiuso il lunedì
Ingresso:
Intero: 8 Euro. Ridotto: 5 Euro. Ridotto scolaresche: 1 Euro a studente
Articolo inserito il 10 dicembre 2004