Architettura

Michelangelo e il disegno di architettura

Vicenza - Museo Palladio in palazzo Barbaran da Porto
Dal 17 settembre al 10 dicembre 2006

Firenze - Casa Buonarroti
Dal 15 dicembre 2006 al 19 marzo 2007

Questa mostra è dedicata a quelli che sono forse fra i più bei disegni di architettura di ogni tempo, tracciati da un autore di eccellenza, Michelangelo, che attraverso di essi ci racconta le proprie strategie di progettazione.

Ritratto di Michelangelo da Le Vite - Firenze, 1568

Giorgio Vasari
Ritratto di Michelangelo da Le Vite - Firenze, 1568
Vicenza, Biblioteca del CISA Andrea Palladio

Sarà ospitata a Vicenza, nelle sale di palazzo Barbaran da Porto, dal 17 settembre al 10 dicembre 2006, e successivamente riproposta a Firenze nello spazio espositivo di Casa Buonarroti (dal 15 dicembre 2006 al 19 marzo 2007).

Tabernacolo con nicchia, 1524 circa

Michelangelo Buonarroti
Tabernacolo con nicchia, 1524 circa
Firenze, Casa Buonarroti

Studio per Porta Pia e studio di figura, 1561 circa

Michelangelo Buonarroti
Studio per Porta Pia e studio di figura, 1561 circa
Firenze, Casa Buonarroti

Presenterà alcuni dei più bei disegni architettonici che Michelangelo abbia realizzato nell'arco della sua vita, disegni che ci permettono di leggere la complessità delle sue procedure di progettazione. Sappiamo che spesso queste ultime prendevano avvio da un modello in cera, purtroppo mai conservatosi, si evolvevano sul foglio da disegno, per concludersi con disegni in scala 1:1 tracciati in cantiere: sarà ad esempio possibile presentare in mostra riproduzioni al vero dei disegni di Michelangelo ritrovati sulle pareti della Sacrestia Nuova a Firenze. L'esposizione renderà ragione delle tipologie e delle finalità dei diversi disegni, dal vero e proprio modello per la facciata di San Lorenzo, al famoso disegno per Porta Pia, agli straordinari studi di fortificazioni.

Alzato architettonico di un arco

Michelangelo Buonarroti
Alzato architettonico di un arco
Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona, in deposito presso CISA Andrea Palladio di Vicenza

Fulcro dell'esposizione è il disegno di un arco trionfale, identificato nel Corpus dei disegni di Michelangelo di Charles de Tolnay con il n. 630. Questo, che era probabilmente l'ultimo disegno di architettura di Michelangelo rimasto in una collezione privata, nel 2002 è stato riportato in Italia e acquisito alle collezioni grafiche del CISA Andrea Palladio grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona. Il disegno, rapido e vigoroso, a mano libera - equivalente in termini architettonici di un "primo pensiero" per una composizione a figure –, rappresenta lo studio per un arco di trionfo, da collegarsi probabilmente agli apparati effimeri realizzati a Roma e a Firenze per l'ingresso del papa Leone X nel secondo decennio del Cinquecento. Sul verso dell'opera michelangiolesca compare un secondo disegno a penna, identificato da Charles Davis come opera di Jacopo di Giovanni, detto Jacone.

Progetto per un arco

Jacone (attr.)
Progetto per un arco
Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona, in deposito presso CISA Andrea Palladio di Vicenza

La mostra consentirà di "entrare" nel disegno vicentino e di ragionare sulla sua autografia, ma anche sulla tecnica di disegno, sulle convenzioni rappresentative e le procedure creative dell'artista, grazie alla presenza di capolavori di Michelangelo provenienti in primo luogo dalla Fondazione Casa Buonarroti di Firenze ma anche da altre raccolte italiane e britanniche.

Progetto per un arco

Michelangelo Buonarroti
Primo progetto per la facciata di San Lorenzo, 1516
Firenze, Casa Buonarroti

Con il foglio vicentino, in mostra ci saranno altri trenta disegni di architettura. Pur estremamente raffinata e rigorosa nella sua ideazione e articolazione, questa esposizione sarà in grado di parlare a un pubblico non specialistico, innanzitutto grazie alla bellezza delle opere esposte – fra i più affascinanti disegni di architettura mai eseguiti – ma anche attraverso video di presentazione delle tecniche di disegno e modelli di ricostruzione.

Progetto della parte superiore di una tomba papale doppia (probabilmente per Leone X e Clemente VII)

Michelangelo Buonarroti
Progetto della parte superiore di una tomba papale doppia (probabilmente per Leone X e Clemente VII)
By permission of the Governing Body of Christ Church, Oxford

Studio di fortificazione per la Porta al Prato d’Ognissanti, 1529

Michelangelo Buonarroti
Studio di fortificazione per la Porta al Prato d’Ognissanti, 1529
Firenze, Casa Buonarroti

Un disegno di architettura può apparire talvolta muto agli occhi del pubblico. Molto spesso viene letto come un'icona del progetto realizzato e non per quello che in realtà è: uno strumento per la progettazione di un'opera in cui sono appuntati i pensieri dell'architetto, verificate soluzioni diverse e, in definitiva, dove sono registrati il tracciato del pensiero dell'artista e l'evoluzione del progetto stesso, come attraverso un sismografo o un encefalogramma. Ciò vale in particolar modo per il corpus grafico di Michelangelo Buonarroti: nei suoi disegni le diverse soluzioni progettuali spesso si sovrappongono le une alle altre, dando origine a un palinsesto, a un vero e proprio diario di viaggio alla ricerca della forma, che si conclude solo con l'opera realizzata.

Pianta per San Giovanni dei Fiorentini, 1559-1560

Michelangelo Buonarroti
Pianta per San Giovanni dei Fiorentini, 1559-1560
Firenze, Casa Buonarroti

La mostra è a cura di Guido Beltramini (CISA Andrea Palladio), Howard Burns (Scuola Normale Superiore, Pisa), Caroline Elam (Londra), che ne hanno affidato l'allestimento all'architetto Umberto Riva, con Monica Manfredi. Il catalogo, edito da Marsilio (Venezia), è a cura di Caroline Elam, per diciotto anni direttrice del "Burlington Magazine", la più prestigiosa rivista mensile di storia dell'arte al mondo, e recentemente "Andrew W. Mellon Professor" al Center for Advanced Studies for the Visual Arts della National Gallery di Washington (2000-2004), e "Kress Fellow" al Courtauld Institute of Art di Londra.


Il Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza, che insieme alla Fondazione Casa Buonarroti propone questa mostra, è una fondazione culturale sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione del Veneto, dalla Provincia, Comune e Camera di Commercio di Vicenza. Fondato nel 1958, ha da sempre un profilo spiccatamente internazionale e le sue attività sono indirizzate da un consiglio scientifico di cui fanno parte autorevoli storici dell'architettura provenienti dall'Europa e dagli Stati Uniti. Il Centro promuove pubblicazioni, convegni e mostre su diversi aspetti della storia dell'architettura. È il solo museo e istituto di ricerca dedicato esplicitamente alla storia dell'architettura esistente oggi in Italia e ha sede in uno dei più bei palazzi di Palladio, dove negli ultimi anni si sono organizzate grandi mostre alle quali hanno contribuito, con il prestito di importanti opere d'arte, prestigiosi musei europei e nordamericani.


Museo e monumento, la Casa Buonarroti è insieme fastoso apparato barocco ed esposizione delle ricche collezioni d'arte - dipinti, sculture, maioliche, reperti archeologici - della famiglia, che nei secoli si è prodigata per ampliare la dimora michelangiolesca, abbellirla, conservarvi preziose eredità culturali (tra cui l'importante Archivio e la Biblioteca). A scadenza annuale si svolgono all'interno del Museo mostre su temi riguardanti il patrimonio culturale, artistico e di memorie della Casa Buonarroti, oltre che Michelangelo e il suo tempo: esposizioni che ormai da molti anni si sono guadagnate fama internazionale per la preziosità dei prestiti e per la validità e originalità delle tematiche affrontate. Una sala appositamente attrezzata espone a rotazione piccoli nuclei della Collezione di disegni autografi di Michelangelo di proprietà della Casa.

Articolo inserito il 26 luglio 2006