La biografia di Cesare Cattaneo
Cesare Cattaneo e i Littoriali della cultura e dell'arte 1934 e 1935
Cesare Cattaneo. Pensiero e segno nell'Architettura
Cesare Cattaneo. Pensiero e segno nell'Architettura
Roma - Accademia Nazionale di San Luca
Dal 5 ottobre al 17 novembre 2012
“Io invece intendo l'artista come un uomo, insieme angelo e bestia, che,
ansioso anch'egli di modificare il mondo ma consapevole della sua debolezza,
sente di non poter stare solo, e riconosce se stesso anche negli errori che lo
circondano, vede nelle opere degli altri l'opera anche di lui, e tutte, le sue
e quelle degli altri, riunirsi in Dio. Un lirismo collettivo, alla costruzione
del quale egli porterà la sua pietra.”
Giuseppe e Giovanni, 1941
Ricorre quest'anno il centenario della nascita dell'architetto razionalista
comasco Cesare Cattaneo (1912-1943). Scomparso a soli 31 anni, Cattaneo ha
lasciato un'impronta non dimenticata, tanto con le poche, ma qualificatissime opere
realizzate (Asilo Garbagnati ad Asnago; Fontana di Camerlata; Casa d'affitto a
Cernobbio; Palazzo dell'Unione Lavoratori dell'Industria a Como), quanto con i
numerosi progetti che si distinguono per la singolare sperimentazione plastica,
e con alcuni acutissimi saggi critici che lo hanno portato a teorizzare
l'innovativo concetto di “polidimensionalità”.
Curata da Pierre-Alain Croset, la mostra è concepita attorno alla scelta di
circa 160 schizzi e disegni autografi , insieme con plastici originali e nuovi,
che evidenziano come si forma il pensiero architettonico di Cesare Cattaneo, un
pensiero caratterizzato da una forte tensione ideale. L'atto di disegnare
rappresenta una vera e propria scrittura, nel senso della trascrizione grafica
di un pensiero: molti schizzi evidenziano l'intensità e la velocità di
un'attività progettuale che produce variazioni, ripensamenti, alternative
talvolta radicali.
La Mostra è divisa in quattro sezioni:
La prima sezione illustra gli anni di formazione: da una parte l'intensa
attività di autoformazione al disegno e alla pittura, iniziata all'età di 14
anni e caratterizzata da una fittissima produzione di schizzi dal vero, in
particolare di paesaggi; dall'altra parte gli studi dal 1930 al 1935 alla
Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, con i primi progetti, molti
dei quali ancora inediti, che evidenziano la sua veloce maturazione come
architetto. Ancora studente, Cattaneo testimonia la sua meditata adesione al
linguaggio astrattista dei migliori architetti “razionalisti” della generazione
precedente (Terragni, Lingeri, Figini e Pollini, Sartoris), e s'impegna
direttamente con progetti e scritti polemici nelle battaglie per l'architettura
moderna condotte dalle riviste “Quadrante” e “Casabella”.
La seconda sezione è dedicata alle relazioni tra Cattaneo e gli artisti
astrattisti di Como, in particolare Mario Radice con il quale progetta e
realizza un'originalissima Fontana: opera di pura astrazione diventata famosa
internazionalmente come “fontana al Parco” realizzata alla VI Triennale di
Milano nel 1936, solo nel 1962 fu realizzata nel luogo originariamente
previsto, in Piazza Camerlata a Como, dove tuttora forma uno straordinario
segno plastico nel paesaggio urbano. Dopo il successo della Triennale, il
sodalizio tra Cattaneo e Radice prosegue con il progetto per un'altra fontana,
che evidenzia la capacità di Cattaneo di confi gurare spazi aperti di radicale
astrattezza e modernità, anticipando le ricerche spaziali degli artisti della
“minimal art” e della “land art” degli anni 1960.
La terza sezione presenta alcuni progetti per la “città razionalista”,
iniziando dal Piano Regolatore di Como (1933-34) al quale partecipa come unico
studente in un gruppo di affermati architetti e ingegneri (Giuseppe Terragni,
Pietro Bottoni, Luigi Dodi, Gabriele Giussani, Pietro Lingeri, Mario Pucci,
Renato Uslenghi). Successivamente, dedica una particolare attenzione ai modi in
cui l'architettura moderna possa riconfigurare il disegno urbano del centro storico,
prima con progetti teorici, poi con l'occasione concreta della sede dell'Unione
Lavoratori dell'Industria
(1938-42, realizzato in associazione con Lingeri, Magnaghi, Terzaghi) e
Uslenghi. La sede dell'ULI, costruita nel lotto retrostante la Casa del Fascio
di Giuseppe Terragni, costituisce una vera e propria “Isola del Razionalismo” insieme
con un terzo progetto di Cattaneo fi nora inedito e presentato per la prima
volta in questa mostra, per l'immobile d'abitazioni “CX” (1938) caratterizzato
da un impianto tipologico di grande originalità.
La quarta e ultima sezione analizza in modo approfondito l'opera realizzata più
nota di Cattaneo, la Casa d'affi tto a Cernobbio (1938-39), con circa 70
disegni autografi , modelli originali o nuovi, fotografi e d'epoca e di
documentazione dello stato attuale. Questa ricca documentazione consente di
approfondire la conoscenza di questa casa straordinaria sia per la qualità
della sua espressione plastica che per il modo particolarmente raffi nato di
inserirsi nel contesto storico, rivelando aspetti poco noti e singolari della
complessa e travagliata storia della sua ideazione e del suo cantiere. In particolare
è illustrata in dettaglio la prima fase del progetto, ancora poco nota e
studiata, ma anche il funzionamento degli spettacolari meccanismi che azionano
le fi nestre e gli scuri scorrevoli, secondo un'idea dinamica dello spazio abitativo
ben rappresentata in un fi lmato di Alberto Momo prodotto specifi camente per
questa mostra.
CESARE CATTANEO (1912-1943)
Figura di spicco della seconda generazione del razionalismo comasco, amico e
collaboratore di Giuseppe Terragni e di Pietro Lingeri, Cesare Cattaneo si
distingue per la singolare sperimentazione plastica e l'approfondita ricerca
teorica che applica con grande coerenza costruttiva e funzionale. Laureatosi in
architettura presso il Politecnico di Milano nel 1935, con esperienze già
svolte nel settore, Cattaneo intraprende la libera professione e mantiene un
continuo contatto con i principali esponenti del movimento razionalista
lombardo, nonché con il gruppo degli astrattisti comaschi, in particolare i
pittori Manlio Rho e Mario Radice. La sua intensa attività professionale,
svoltasi nell'arco di soli otto anni e in un difficile periodo
politico-economico, porta alla realizzazione di sorprendenti “episodi
espressivi” quali l'asilo Giuseppe Garbagnati ad Asnago (1935-1937) con Luigi
Origoni, la fontana di Camerlata (1935-1936) con Mario Radice, la casa a
Cernobbio (1938-1939) definita il “capolavoro dell'astrattismo
polidimensionale”, e quella sede dell'Unione Lavoratori dell'Industria a Como
(con Pietro Lingeri e Luigi Origoni, 1938-1942), che Kenneth Frampton ha defi
nito “la più brillante soluzione dei temi compositivi e tipologici affrontati
dai razionalisti di Como, tanto che si può addirittura sostenere che essa
rappresenti una delle maggiori fonti di ispirazione della cosiddetta
architettura autonoma” prodotta dalla “tendenza italiana”. Numerosi gli
elaborati e i progetti in corso di stesura quando la morte lo coglie
prematuramente all'età di trentuno anni, il 24 agosto 1943. La sua poetica,
limpidamente espressa nel testo Giovanni e Giuseppe. Dialoghi di architettura
(Milano 1941), assume un particolare valore teorico con l'innovativo concetto
di “polidimensionalità” che lo contraddistingue nel panorama dell'architettura razionalista dell'epoca.
Informazioni
Cesare Cattaneo. Pensiero e segno nell'Architettura
Luogo: Roma - Accademia Nazionale di San Luca
Piazza dell'Accademia di San Luca 77 - Roma
Periodo: dal 5 ottobre al 17 novembre 2012
Orari: lunedì-venerdì 10.00-19.00, sabato 10.00-14.00
Info: tel. 066798850 - 066798848