Architettura

Una casa corazzata
di Brunetto De Batté

IL SITO
Il lotto individuato per l’edificazione della nuova Caserma dei Carabinieri di Recco è situato nelle vicinanze del raccordo autostradale A10 e tra la statale 333 e una Via carrabile secondaria interna all’abitato denominata Via Vastato.
L’area di proprietà del Comune di Recco, rilevata all’ENEL è già disponibile.
Il Piano Regolatore vigente (1982) nella zona sopra definita individua la zona 29 dei Servizi Generali con la destinazione d'uso in parcheggio ma in previsione di modifica dei confini , rettifica e apertura con allargamento delle strade a confine, demolizione e sistemazione del piano si predispone variante al PRG connessa al preliminare ai fini di Interessi Comuni (Caserma). 3745 mc




LA FILOSOFIA DEL PROGETTO
Si articola in SEI (6) punti

1) L’idea è di dare alla città un edificio pubblico importante rendendolo non isolato a se, ma mettendolo in relazione con il contesto urbano ed il paesaggio.
Così la figura e il volume prendono forma nella tradizione ligure in equilibrio tra urbano e rurale, come la proposta di una piazza/aia definita con un pizzico di gusto internazionale.
Il linguaggio usato nell’edificio è essenziale ed eclettico in modo che le diverse culture si possono identificare e riconoscere.

2) La strategia di costruire un frammento urbano riconduce al senso e segno profondo radicato nella storia della città (città frantumata dal dopoguerra).

3)L’idea maturata attorno ad una "piazza vassoio " che solleva i tre edifici raccolti mirava ad una definizione dello spazio come luogo sociale.

4) L’edificio Caserma è pensato come oggetto simbolico di relazione alla città nella piena tradizione ottocentesca italica o mediterranea (vedi edifici nelle città italiane) e non come un modello a recinto da città giardino importato dal mondo anglosassone.

5) La fabbrica intesa come momento/munumento partecipativo e senso collettivo di ricostruzione per fondazione del LUOGO.

6) Edificio/segnale/Porta della città.



DESCRIZIONE DELLA CASERMA
L’edificio si presenta come un fortilizio compatto e austero, rilevato sulla strada ad altezza uomo (m.1,75) e poco aperto sui fronti liberi che fronteggiano lo spazio pubblico. Le poche finestre sono protette da bocche di lupo. Gli altri lati sono protetti, verso sud da un muro con cancellata alta m 2,20 e verso est da cancelli e grate. La rampa scalinata d’accesso alla Caserma, estesa su una profondità di sei metri circa, permette di rendere visibili l’ingresso di 3x2 protetto sul filo interno da un cancello elettrico a scomparsa in ferro tipo orsogril.


L’ingresso è anche protetto da una bussola di cristallo corazzato e costantemente sorvegliata dal pinatone che governa e controlla, attraverso i video, l’esterno e l’interno del complesso.
Gli uffici, le camere di sicurezza e l’armeria descritta nelle tavole sono state previste rispettando il modello di riferimento dell’Arma ed ampliamente discusse sia in Sede Locale che Provinciale con i responsabili preposti, così è anche avvenuto per gli alloggi ed anche il senso della fabbrica , le verifiche sono state sottolineate da sopraluoghi. Il modello è stato adattato alle esigenze del sito e dei vincoli normativi che hanno determinato alcune scelte di posizionamento. La parte nuova di fabbrica contiene la zona operativa :


L’altra parte della Caserma, collegata da un ponte/corridoio in metallo pieno, è costituita da un edificio di recupero esistente (ex torretta ENEL), che per le sue caratteristiche permette di collocare tutta la zona logistica. L’autorimessa impostata sul piano di campagna, opportunamente isolata contiene :

Al piano terreno sono dislocati gli impianti tecnici per la Caserma; sulla stessa quota si trovano i servizi per la residenza.


Gli interni sono pensati sobri con buoni pavimenti in pietra e soffitti finemente decorati, mentre le pareti verticali sono previste con "essenzialità industriale ".

 

I MATERIALI

LA CASERMA
Il tetto, in struttura in C.A. (come tutta la fabbrica a norme antisismiche), è ricoperto in alluminio ed i camini e canne fumarie sono in acciaio.
I muri perimetrali strutturati in armato sono previsti ricoperti con intonaco rinzaffato decorati a fasce orizzontali (alla genovese) alternate in rosa (grassello di calce e mattone tritato) e verde/turchinetto (grassello di calce con scaglie di zolfo e polveri di rame e di marmo bianco-Carrara). Gli infissi delle finestre sono previste in profilato di alluminio bianco con vetri polarizzati e tendine a rullo interne; alcune aperture al piano rilevato sono dotate di scocche metalliche (color verde rame) a bocca di lupo e ai piani superiori le stesse scocche sono disposte a visiera, come negli ingressi principale.
Le aperture delle autorimesse sono protette da griglie di ventilazione in orsogril con la stessa trama della cancellata.
La pavimentazione esterna sul fronte d’ingresso della Caserma è pensato in pietra arenaria e il resto dalla superfice scoperta all’interno del perimetro militare verrà asfaltato in color verde cupo.

 

LE RESIDENZE E GLI ALLOGGI
Le abitazioni delle famiglie si svolgono su due piani collegati da una scala a chiocciola interna all’appartamento, sono differenziati in zona-giorno e zona-notte con una possibilità di variante in corso d’opera e in una futura previsione di modificazione del taglio abitativo.
Il cavedio (pozzo di luce = cuore dell’edificio) caratterizza la centralità tipologica del nuovo edificio rendendone chiara la leggibilità.
I sei alloggi indipendenti sono distribuiti tre per piano all’interno della zona logistica con facile accessibilità sia al servizio di lavanderia che alla zona ricreativa/mensa nonché alla piccola palestra.

L’area oggetto di studio si articola in una superficie ad uso militare (caserma perimetrata) e in una superficie sistemata a piazza pubblica

 

LA PIAZZA E L’EDIFICIO PER IL TURISMO
Il suolo artificiale, copertura delle autorimesse di proprietà del Comune, sarà realizzato come finitura in frammenti di ardesia e marmi ritrovati in loco e completato in stesura a ciottolato di fiume.
L’articolazione della piazza divisa in Piazza di sotto verso Via Vastato (trattata a terra stabilizzata) e Piazza di Sopra garantisce una dinamica gioiosa caratteristica di uno spazio tutto ligure.

Dati:

Incarico 1999 (progetto di massima)
Prof. Arch. Brunetto De Batté

1° progetto di massima - 2000
De Batté - Giovanna Santinolli e Alessandro Ponte per le strutture

2° progetto di massima - 2000
Brunetto De Batté con Alessandro Ponte

3° variante progetto definitivo con annesso parcheggio e piazza pubblica - 2001
Brunetto De Batté con Alessandro Ponte