Architettura

È stata inaugurata l'11 ottobre 2008 la nuova sede unica del Comune di Bologna, progetto di Mario Cucinella

Per costruirlo ci sono voluti tre anni
Inaugurato Palazzo Bonaccorso, nuova sede degli uffici comunali di Bologna















Al taglio del nastro del nuovo palazzo erano presenti il Sindaco Sergio Cofferati e i suoi predecessori Giorgio Guazzaloca e Walter Vitali. Allo spettacolo di inaugurazione alcuni acrobati si sono arrampicati sugli specchi e hanno danzato sui cristalli delle grandi vetrate dei nuovi palazzi degli uffici del Comune di Bologna
Acrobati che si sono arrampicati sugli specchi e hanno danzato sui cristalli delle grandi vetrate dei nuovi palazzi degli uffici del Comune di Bologna. E luci che, dal buio totale, si sono accese all'unisono. L'inaugurazione della nuova sede unica in via Fioravanti, zona Bolognina, si è svolta in un'atmosfera surreale. Il nuovo municipio, il cui progetto è stato avviato durante il mandato Guazzaloca per concludersi sotto Cofferati, si trova in piazza Liber Paradisus e si chiama Palazzo Bonaccorso. Chi era costui lo ha spiegato lo stesso Sergio Cofferati: "era il Capitano del Popolo - poi podestà di Bologna - che creò le condizioni per l'atto di liberazione dei servi della gleba sotto le Due Torri''. Il Liber Paradisus, appunto, emanato nel 1257.

La cerimonia di inaugurazione si è svolta l'11 ottobre ed è iniziata con una lunga parata da piazza Maggiore a piazza Liber Paradisus alla cui testa è sfilata anche la fanfara dei Carabinieri di Firenze. Lì, alla presenza delle autorità (presenti oltre al Sindaco Sergio Cofferati anche il suo predecessore Giorgio Guazzaloca e l'ex sindaco Walter Vitali ora senatore Pd), si è svolto uno spettacolo di danza urbana, organizzato dal gruppo Mismaonda, che ha avuto per protagonisti alcuni acrobati che hanno utilizzato come palco proprio le pareti in vetro, specchi e cristalli, dei palazzi comunali. Al termine dello spettacolo, come inaugurazione virtuale, tutte le luci si sono accese all'unisono illuminando a giorno il nuovo Palazzo.

Per il nuovo Comune ci sono voluti tre anni di cantieri, dal 2005 al 2008 (nessun ritardo nei lavori, come ci tengono a sottolineare Raffaela Bruni, direttore del settore Lavori pubblici del Comune, e Rita Finzi, presidente di Duc Bologna spa) e per il trasloco un paio di mesi durante i quali però nessuna attività è stata interrotta. Soddisfatto Cofferati, che sottolinea come dalla costruzione della nuova sede trarranno giovamento sia i dipendenti del Comune, sia gli utenti dei servizi comunali. "Migliora la qualità del lavoro e il gradimento da parte dei cittadini - ha affermato il sindaco - e in questo primo mese di apertura abbiamo già avuto riscontri positivi".

Project financing
Il progetto nasce in risposta al concorso di project financing indetto dal Comune di Bologna per la nuova sede dei servizi unificati della Municipalità. L'intento è quello di riunire in un complesso funzionale ed efficiente gli uffici e oltre 1.100 dipendenti precedentemente dispersi in 21 sedi. L'intervento, inoltre, con la realizzazione di spazi commerciali e di servizio al quartiere, contribuisce alla riqualificazione di una zona - quella dell'ex mercato ortofrutticolo, nell'area della Bolognina - che si vuole ricollegare al centro cittadino, ricomponendo la cesura costituita dal tracciato ferroviario e dal muro del mercato. La superficie dell'intervento presenta uno sviluppo rettangolare, allungato in senso N-S. Il concept nasce dall'idea della “rottura” di una massa unica che individua tre blocchi destinati a differenti attività e disposti lungo il bordo ovest del lotto, così da permettere l'apertura di una piazza verso il lato della Bolognina.
La ripartizione fra spazi aperti e chiusi crea direzioni nuove, possibili generatrici di assi urbani e percorsi prevalentemente pedonali. Da sud, la successione degli edifici vede il parcheggio, il blocco commerciale e infine le due torri, riservate principalmente agli uffici del Comune (e ai relativi servizi: per l'infanzia, di ristorazione).
La piazza ribassata rispetto al livello stradale serve da accesso ai diversi comparti e assicura l'unità dell'insieme. Considerazioni in merito all'esposizione solare hanno determinato specifiche soluzioni di tamponamento per singole facciate degli edifici: le più esposte - a est e a ovest - sono realizzate con un sistema di scaglie di vetro serigrafato leggermente inclinate. Tutti i blocchi, inoltre, usufruiscono dell'effetto schermante della sovrastante copertura frangisole, che svolge la duplice funzione di ombreggiare e restituire coesione al complesso. Si tratta di un'unica copertura piegata come un grande origami che si posa sui diversi edifici; oltre a donare unità al complesso presenta una terrazza panoramica e, sulla parte più bassa, ospita dei campi sportivi.