La città nuova. Oltre Sant'Elia. Cento anni di visioni urbane
Como - Villa Olmo e Pinacoteca Civica
Dal 24 marzo al 14 luglio 2013
L'esposizione analizza un secolo di visioni urbane, attraverso 100 opere, alcune inedite, tra dipinti, disegni, modelli, filmati, installazioni di artisti, architetti, registi quali Antonio Sant'Elia, Umberto Boccioni, Fernand Léger, Mario Sironi, Le Corbusier, Frank Lloyd Wright, Fritz Lang, Yona Friedman, Archizoom, Superstudio, Chris Burden, Carsten Höller e altri.
In contemporanea, una sezione allestita nella Pinacoteca Civica presenta 50
disegni di Antonio Sant'Elia di proprietà del Comune di Como, da anni
inaccessibili al grande pubblico.
La mostra è la prima di un progetto concepito in tre tappe che si svilupperanno
nel prossimo triennio.
Dal 24 marzo al 14 luglio 2013, torna a Como il consolidato appuntamento
primaverile con la grande arte. Il nuovo evento espositivo che si sviluppa
nelle due sedi di Villa Olmo e della Pinacoteca Civica, nasce da un originale
progetto scientifico, pensato per uno sviluppo triennale, e analizza cento anni
di visioni urbane che hanno attraversato l'intero ventesimo secolo, prendendo
avvio dai disegni dell'illustre concittadino Antonio Sant'Elia (Como, 1888 -
Monfalcone, 1916).
Curata da Marco De Michelis, docente allo IUAV di Venezia, e organizzata dal
Comune di Como - Assessorato alla Cultura, la mostra si avvale del patrocinio
del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del patrocinio e del
contributo della Regione Lombardia, Assessorato Istruzione Formazione e
Cultura, e della Provincia di Como, oltre che del fondamentale sostegno di
Fondazione Cariplo. Importante inoltre l'apporto di numerosi sponsor che hanno
consentito la realizzazione del progetto: Camera di Commercio di Como, Acsm
Agam, Bennet S.p.A., BCC di Alzate Brianza, Cantù e Lezzeno, Confindustria
Como, Lega Coop, ANCE Como, Nessi & Maiocchi, Tessitura serica
A.M.Taborelli, Villa d'Este, Confcommercio Como, Albergo Terminus-Hotel Villa
Flori; sponsor tecnici: CSU S.P.A, Coin Como, Menphis, Consorzio Como
Turistica, Amici di Como, Poltrona Frau, Epson; media partner: Corriere della
Sera, Magiclake, Publifutura, AGLA group.
LA CITTÀ NUOVA. OLTRE SANT'ELIA presenta 100 opere, alcune delle quali inedite,
tra dipinti, disegni, modelli, filmati, installazioni di artisti, architetti,
registi, quali Antonio Sant'Elia, Umberto Boccioni, Fernand Léger, Mario
Sironi, Le Corbusier, Frank Lloyd Wright, Fritz Lang, Yona Friedman, Archizoom,
Superstudio, Chris Burden, Carsten Höller e altri.
La rassegna vedrà nel 2015 il suo ideale completamento, in contemporanea con
l'apertura dell'Expo 2015 di Milano, con una grande esposizione dedicata alle
tematiche dello spazio urbano, delle sue identità presenti e future, dei luoghi
e delle forme della convivenza collettiva.
“La mostra - afferma Luigi Cavadini, assessore alla Cultura del Comune di Como
- nasce dalla considerazione che parlare di Expo significa parlare di città;
questo comporta una riflessione sul futuro e sullo sviluppo del panorama
urbano. È naturale che tutto dovesse partire da Antonio Sant'Elia che,
all'inizio del secolo scorso guardava a queste prospettive con occhio lucido e
lungimirante. L'iniziativa rappresenta anche la volontà dell'amministrazione di
rivalutare la figura dell'architetto comasco e il patrimonio conservato nella
pinacoteca cittadina”.
Una sezione della mostra, infatti, allestita nella Pinacoteca Civica (via Diaz
84), propone 50 disegni di Antonio Sant'Elia di proprietà del Comune di Como. È
un'occasione rara per ammirare un numero così consistente di sue opere che, per
ragioni di conservazione, sono da anni inaccessibili al grande pubblico. In
Pinacoteca si possono osservare le diverse ipotesi progettuali di Sant'Elia che
spaziano dalle dighe alle centrali elettriche, dagli edifici monumentali alle
abitazioni con ascensori esterni, dagli hangar alle stazioni, tutte
caratterizzate dalla presenza dinamica di linee oblique, forme ellittiche, torri
di distribuzione e smistamento del traffico, strade su più livelli.
Il percorso espositivo in Villa Olmo si apre proprio con ‘La Città Nuova',
ovvero una serie di dodici disegni che Sant'Elia aveva presentato alla mostra
milanese delle Nuove Tendenze del 1914, nei quali si riassumevano le visioni
urbane del giovane architetto comasco che aveva appena formulato il suo
manifesto per una architettura futurista.
Fin dal suo apparire, nel corso dell'Ottocento, la metropoli era apparsa come
una delle manifestazioni più drammatiche e più contraddittorie dell'età
moderna, caratterizzata da inediti problemi, igienici, morali, politici,
culturali, funzionali, che richiedevano riforme radicali sia nel campo della
viabilità e dei trasporti, che in quello dell'abitazione e della organizzazione
della vita domestica.
A questi temi hanno cercato di dare risposte radicali i grandi architetti come
Le Corbusier o Frank Lloyd Wright, con le straordinarie visioni della Città
contemporanea per tre milioni di abitanti di Le Corbusier e di Broadacre City,
la città ideale americana fondata sulla casa d'abitazione unifamiliare e
sull'automobile come mezzo di trasporto individuale, disegnata da Wright, di
cui è in mostra il grande modello. Il futuro della città era rimasto un protagonista
cruciale delle discussioni e degli interrogativi che avevano agitato le
neoavanguardie europee, ma anche americane e giapponesi, fino all'inizio degli
anni Settanta: l'olandese Constant, il franco-ungherese Yona Friedman e gli
inglesi di Archigram avevano immaginato città sospese sul suolo nelle quali gli
abitanti potevano liberamente organizzare la loro vita, non diversamente da
quanto stavano proponendo il tedesco Walter Jonas o il “metabolista” giapponese
Arata Isozaki. Nel contesto tempestoso del Sessantotto i gruppi radicali
italiani, come Archizoom o Superstudio, articolavano una critica senza
compromessi della città capitalistica, mettendone in discussione struttura e
significato.
Fin dalla metà del XIX secolo, la città moderna aveva attirato lo sguardo -
affascinato ma anche spaventato - degli artisti. I grandi boulevard di Parigi
invasi dalla folla e dal traffico erano stati protagonisti cruciali dell'opera
dei pittori impressionisti. Il futurista Umberto Boccioni ne aveva interpretato
la crescita esplosiva in quadri come La città che sale, di cui viene esposto un
raro disegno preparatorio, e Mario Sironi in nuovi paesaggi urbani delle
periferie industriali. Anche i cubisti non rimasero insensibili alle
suggestioni che provenivano dalla crescita dei nuclei urbani, come dimostra
l'olio su tela di Fernand Léger, proveniente dal Philadelphia Museum of Art.
Nel 1926, il regista tedesco Fritz Lang aveva girato Metropolis sullo sfondo
delle scenografie visionarie e espressioniste di Erich Kettelhut e, pochi anni
dopo, l'ungherese Moholy-Nagy aveva celebrato il panorama luminoso e fremente
della città contemporanea nelle sequenze per il film Things to Come (1936) che
oggi l'artista Jan Tichy ha riutilizzato in uno spettacolare video a tre
canali.
La mostra si conclude con alcune opere-chiave della ricerca artistica degli
anni più recenti: Pizza City, lo sterminato plastico di una città composta
soltanto da centinaia di giocattoli dell'artista americano Chris Burden e il
video della cinese Cao Fei che rappresenta una città sospesa nello spazio
virtuale di Second Life. Nel tentativo di riunire le sperimentazioni delle
avanguardie degli anni Venti con le condizioni del presente, l'artista tedesco
Carsten Hoeller ha “ricostruito” il progetto fantastico concepito dal sovietico
Krutikov nel 1928 per una “città volante” facendola oggi librare sopra il cielo
di Como.
Accompagna l'esposizione un catalogo Silvana editoriale che presenta i testi
del curatore e di Esther da Costa Meyer, Antonello Negri, Antonio Costa, Anna
Rosellini, Jean-Louis Cohen, Aya Lurie, Mark Wigley, Manuel Orazi, Simon
Sadler, Roberto Gargiani, Gabriele Mastrigli, Peter Pakesch, Paola Nicolin,
Joseph Grima.
La mostra prevede una serie di eventi, conferenze, laboratori, visite guidate
che consentiranno di approfondire il tema secondo gli aspetti più diversi.
Tra questi, nella sede di Confindustria, a un centinaio di metri dalla
Pinacoteca (via Raimondi 1, ingresso gratuito, da lunedì a giovedì, ore 9-18,
venerdì, ore 9-17), si segnala l'esposizione Sant'Elia. Piccola mostra di studi
che presenta 12 schizzi progettuali dell'architetto, provenienti dalle collezioni degli eredi.
La città nuova. Oltre Sant'Elia. Cento anni di visioni urbane
Luogo:Como, Villa Olmo (via Cantoni 1) e Pinacoteca civica (via Diaz 84)
Periodo: dal 24 marzo al 14 luglio 2013
Orari: Villa Olmo: da martedì a giovedì 9 - 20; da venerdì a domenica: 10 - 22
(la biglietteria chiude un'ora prima); lunedì chiuso. Pinacoteca civica:
martedì, mercoledì, giovedì, sabato, domenica 10 - 20; venerdì 10 - 22; lunedì
chiuso
Aperture speciali festività: 31 marzo, 1 e 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno: Villa
Olmo, 10-22; Pinacoteca civica, 10-20
Ingresso: Biglietti (Villa Olmo + Pinacoteca civica): Intero: 10 €; Ridotto: 8 €
(visitatori oltre 65 anni e tra 6 e 18 anni, universitari fino a 26 anni,
gruppi di almeno 25 persone con ingresso gratuito per l'accompagnatore,
categorie convenzionate); Famiglie: 25 € (due adulti e i figli di età compresa
tra 6 anni e 18 anni); Ridotto scuole: 5 € (gruppi scolastici di almeno 25
persone con ingresso gratuito per due accompagnatori); Gratuito: bambini fino a
6 anni, disabili con accompagnatore.
Audioguide: adulti 5 € - bambini 3 € - doppia 8 €; Visite e attività per
adulti: Visita guidata (fino a 25 persone): 100 €; Visite e attività per le
scuole: Visita guidata (fino a 25 persone): 50 €; Visita guidata + laboratorio
didattico (fino a 25 persone): 70 €
Info: 031 571979