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5 miliardi di dollari di opere da progettare su tre aree, per complessivi 5 milioni di metri quadri: Tianjin ha indetto sette concorsi internazionali per la riqualificazione di alcune aree urbane. I progettisti milanesi di Progetto CMR e l’architetto Mario Bellini si occuperanno di una consistente tranche di progettazione: circa 3 milioni di metri quadri da costruire.

Una giovane e sempre più attiva società di progettazione milanese, Progetto CMR, e un nome storico dell’architettura italiana nel mondo, l’architetto Mario Bellini, hanno unito le loro forze per un progetto di grande dimensione che ridisegnerà completamente il centro di Tianjinn, la città cinese quattro volte più grande di Milano, di 10 milioni di abitanti, 130 km a sud di Pechino verso l’oceano, in pieno fermento economico e culturale.

Tianjin ha indetto sette concorsi internazionali per la riqualificazione di alcune aree della città, che prevede la progettazione di opere per 5 miliardi di dollari su tre aree, per complessivi 5 milioni di metri quadri. Ai concorsi hanno risposto da tutto il mondo circa 250 società di progettazione.
I progettisti milanesi, Progetto CMR e Mario Bellini, sono stati selezionati per progetti che riguardano una tranche consistente di opere: circa 3 milioni di metri quadri da costruire, in gara con 5 fra i migliori studi di architettura mondiale su ogni progetto.

I progetti che terranno occupati Progetto CMR e Mario Bellini Associati sono tutti su un fronte d’acqua. Il primo riguarda un’area di 740mila metri quadrati nel cuore della città, lungo il fiume Haihe dove sono presenti, tra le altre, costruzioni in stile italiano di fine ‘800. Il progetto è denominato: "Haihe River Square and Heping Pedestrian Road Commercial and Trade Zone"

In questa zona il fiume Haihe si snoda a forma di S aprendo la città di fronte ad un suggestivo paesaggio dove svetta la torre del Department Store e il Jingang Bridge considerati i simboli di Tianjin. Dopo la riqualificazione del 2000, la via principale He Ping Road è diventata zona pedonale, per cui tutta la zona ha assunto un grande potenziale commerciale.

Il progetto prevede, attraverso la riqualificazione del territorio, la realizzazione di una nuova piazza, che farà di Tianjin il simbolo di una metropoli internazionale. L’elegante passeggiata lungo il fiume diventerà di grande attrazione sia per i residenti che per i turisti e porterà al cuore della città dove sarà costruito, su un’area di circa 15 mila metri quadrati, una Concert Hall, sede di molte attività culturali, mentre un’area sotterranea di parcheggi e negozi collegherà il quartiere alla metropolitana più vicina.
Sulla riva sud del fiume, sorgerà una vasta area di 300.000 metri quadrati per attività commerciali e uffici con ristoranti, hotel e strutture di intrattenimento e divertimento.

Recente vincitore del grande polo culturale di Torino, l’architetto Mario Bellini che ha progettato importanti edifici in Germania, USA e Giappone ed ha visitato le sedi del progetto in uno stop-over fra Italia ed Australia dove sta realizzando la National Gallery di Melbourne, è entusiasta di questa nuova esperienza in Cina.

Dice Bellini: "Attraversata dal fiume Haihe (che la collega al mare) con i suoi dieci milioni di abitanti, Tianjin si lancia ora nell’ambizioso sviluppo del suo "waterfront", articolato in sette grandi distretti, uno dei quali – appunto – consiste nella creazione del nuovo centro simbolico, culturale e commerciale della città, a cavallo di un’ansa del fiume.
Una sfida affascinante e difficile: fare compiere a Tianjin una decisiva trasformazione senza negarne la continuità. Ovvero come operare un considerevole ricambio del suo tessuto costruito – di una fragilità prevalentemente irrecuperabile – conservando le tracce indelebili e caratterizzanti della sua identità storica".

L’architetto Massimo Roj, giovane amministratore delegato di Progetto CMR, promotore di questa missione architettonica in Cina dice "E’ un segno della vitalità dell’architettura italiana ed anche la conferma della fuga di cervelli all’estero, in un mercato italiano che nonostante il boom immobiliare lascia poco spazio alle nuove edificazioni in nome di una tutela antistorica di ciò che è già costruito, anche se senza valore e spesso inefficiente. Questo spinge gli architetti italiani a cercare all’estero quelle occasioni di progetto che purtroppo in Italia non ci sono, mancando concorsi di questa portata e progetti importanti di rivalutazione e trasformazione delle aree urbane. Anche per questo Progetto CMR ha stabilito un’alleanza strategica con HOK, la seconda azienda di progettazione architettonica nel mondo."

L’altro progetto, denominato "Great Canal Economic e Cultural Zone", riguarda un’area complessiva di circa 650.000 mq situata alla confluenza dei fiumi Ziya River e Haihe River, di grande potenzialità di sviluppo, attualmente occupata da vecchie e pericolanti abitazioni in mattoni e legno, che dovranno essere demolite per far nascere uno dei più moderni waterfront del mondo: un polo economico e di turismo di grande attrattiva internazionale, con musei di importanza storico industriale e urbanistica, e moderne e confortevoli abitazioni di alto livello per 1,2 milioni di metri quadri di costruito con un "landmark" che potrebbe essere rappresentato da due torri di 300 metri di altezza.

Mario Bellini e Massimo Roj hanno deciso di unire le proprie risorse per questa avventura: un pezzo di Milano che va in Cina, un paese il cui nuovo "grande balzo" avrà effetti importanti anche sulla nostra economia.