Casa M di Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa
di Roberto De Santis
Casa M, progettata dallo studio Sejima e Nishizawa e realizzata a Tokyo nel 1997, è un progetto esemplare della ricerca che lo studio persegue. Utilizzando le potenzialità espressive dei materiali traslucidi e trasparenti, la loro architettura imprigiona la luce e lo spazio in composizioni semplici e regolari.
La corte interna con l’albero
La casa è ubicata in un quartiere residenziale di Tokyo, dalla elevata densità edilizia, dove i lotti edificabili, per gli elevati costi dei terreni, non superano, quasi mai, i duecento metri quadrati. Il lotto della casa M, appunto di duecento metri quadrati, confina a sud con la strada e sugli altri lati con altre proprietà. Il tipo di suddivisione dei lotti ha determinato, nelle case preesistenti, la costruzioni di molti muri ciechi. La relazione col contesto e la ricerca di una intimità diventano i temi fondamentali del progetto.
La facciata sulla strada
La soluzione adottata dai progettisti è quella di realizzare una casa su due piani, uno a livello della strada e l’altro interrato, organizzata intorno ad una piccola corte centrale che si sviluppa a partire dal piano inferiore. La corte consente l’illuminazione e la ventilazione del piano interrato e mette in comunicazione i due livelli della casa, la strada col cielo.
La casa, progettata per una coppia di professionisti, prevede grandi spazi flessibili che consentono di ospitare differenti attività: studi e spazi di lavoro, una sala per feste.
Interno piano inferiore
La disposizione del livello alla quota stradale viene determinata dalla presenza delle scale e della corte rettangolare, disposta ortogonalmente alla facciata. Questo livello è dotato di una propria indipendenza ed è strutturato mediante divisioni trasversali; ospita il garage, la stanza da letto doppia e la stanza per gli invitati.
Il livello inferiore, organizzato intorno alla corte, ospita la cucina, la zona pranzo e lo studio; presenta un’immagine più unitaria ed è caratterizzato dalla libertà di movimento tra le diverse zone.
Particolare al piano inferiore
Due studi, vari bagni e un paio di posti macchina permettono agli abitanti della casa di mantenere una certa privacy e una propria indipendenza. Viene contemplata anche una stanza per bambini, in previsione di avere dei figli.
La pianta è regolare, gli spazi puliti e luminosi. La cura dei particolari costruttivi e la scelta dei materiali leggeri conformano uno spazio domestico sobrio e depurato, luminoso e raffinato.
La modularità delle pareti che affacciano sulla corte collima con la partitura delle aste orizzontali a copertura della corte, creando un ritmo e un sistema che filtra poeticamente la luce: è una stanza aperta al cielo che ospita la presenza viva e pulsante di un albero che, posto in fondo alla corte, sul lato che confina con la strada, segna ed orienta lo spazio.
La luce che cade dall’alto, tagliata dai traversi e mantenuta dalle superfici verticali satinate e opache, porta ad una astrazione dal contesto. Tale soluzione definisce un ambiente intimo, un po' mistico, decontestualizzato e senza tempo.