Architettura

Toyo Ito. 1 to 200

Roma - MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Via Guido Reni 2, Roma
Dall'8 ottobre 2005 all'8 gennaio 2006

La Direzione Generale per l'Architettura e l'Arte contemporanee ed il MAXXI - Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, in collaborazione con la Facoltà di Architettura dell'Università degli Studi di Pescara e l'Istituto di Cultura Giapponese di Roma, organizzano nel mese di ottobre una serie di eventi culturali che vedono come protagonista Toyo Ito, uno dei maggiori protagonisti della ricerca architettonica contemporanea.

Tod's Omotesando Building

Tod's Omotesando Building

Ad aprire il programma dedicato a Toyo Ito, realizzato con il sostegno dell'Unione Europea nell'ambito dello Japan Year of People to People Exchanges, sarà la mostra allestita presso il MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo dal titolo "1 to 200", che si inaugurerà il 7 ottobre. Saranno esposti alcuni progetti inediti realizzati recentemente, tra cui Tod's Omotesando Building, Project in Fukuoka, Relaxation Park in Torrevieja, e i due moduli della panchina Naguisa, acquistati dal MAXXI e realizzati appositamente per l'esterno del museo.

Dopo il riconoscimento della Laurea Honoris Causa che la Facoltà di Architettura di Pescara conferirà a Toyo Ito il 14 ottobre, l'architetto terrà una conferenza al MAXXI il 15 ottobre alle ore 11.00 dal titolo "Post - Sendai Mediatheque" in cui verranno presentati tutti i progetti e le opere esposte.

Panchina Naguisa

Panchina Naguisa

Toyo Ito, nato nel 1941, si è laureato in architettura a Tokyo nel 1965. Dopo aver lavorato con Kikutake Kiyonori, ha iniziato la sua attività autonoma nel 1971, occupandosi soprattutto di edilizia residenziale. Dal 1990 ha partecipato ad alcuni importanti concorsi internazionali, tra i quali quelli per l'ampliamento del MOMA di New York e per la realizzazione del Centro per le Arti e l'Architettura Contemporanee di Via Guido Reni a Roma, oggi MAXXI, Museo delle Arti del XXI sec. Insegnante in diverse università in Europa, Giappone e Stati Uniti, Ito ha partecipato a diverse mostre internazionali e ha realizzato importanti edifici tra cui la "Torre dei Venti" a Yokohama (1986), il Museo di Yatsushiro (1991), la "T" Hall a Taishi (1999) e "O Dome" a Odate (1997).


All'origine di quanto Ito ha costruito o progettato, vi è il tentativo di liberare l'architettura dalla gravità e la denuncia dei conflitti che scandiscono la convivenza della forma con la pesantezza. Se l'essenza dell'architettura è il punto d'incontro tra la pesantezza dei materiali che la spingono verso il basso e lo spirito dell'uomo che la innalza verso l'alto, la poetica dell'artista ricerca la leggerezza, partendo dal minimalismo di Ando e attraverso l'utilizzo di materiali da costruzione non tradizionali, strada più volte tentata nel corso del '900.

Il primo esempio in cui traduce questa sua poetica è la casa in alluminio a Fujisawashi, Kanagawa (1970-71), materiale utilizzato poi anche per la casa a Sakurajosui, Tokyo (1997-2000); una conferma viene trent'anni dopo dalla copertura polimaterica del parco agricolo di Oita (2001). Seguendo questo indirizzo di ricerca, le opere di Ito finiscono per esaltare le valenze ottiche dei materiali e, al contempo, per ricorrere a forme sempre più libere. Gli impianti dei suoi progetti tendono ad assumere configurazioni sinuose e insinuanti, mentre i rivestimenti tradiscono le originarie geometrie di figure semplici e stereometricamente definite per prediligere curve complesse e configurazioni avvolgenti.

Informazioni:
MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Via Guido Reni, 2 - 00196 Roma
Orari: 11.00-19.00 (chiuso il lunedì)
Ingresso: gratuito
tel. 06 3210181 - fax 06 32101829

Articolo inserito il 28 ottobre 2005