Arte

Conversazione con Salvo Alessi

di Ivana Riggi

L'oracolo, olio su tela, 100x120 (2008)

The dead zone, olio su tela, 100x150 (2008)

L'ospite inatteso, olio su tela, 120x100 (2008)

Conobbi Salvatore Alessi a Roma alla fine del 2008. Rimasi colpita dallo sguardo vivace e dalla mimica tipica del siciliano: quando parlava, spalancando le braccia, si apriva un mondo. Fu un incontro fugace ai Fori Imperiali e salutandomi mi regalò un “Calendario 2009”… Fu sul volo di ritorno Roma - Catania che ebbi modo di sfogliare i mesi a venire e capii che quel futuro era rivelato attraverso i dipinti di artisti selezionati da una delle gallerie più note a livello internazionale, il Polittico di Roma.

Nel mese di novembre c'erano proprio le opere di Salvo: Decidi tu (olio su tela, cm 65 x 90 - 2008) e Ancora un secondo (olio su tela, cm 50 x 40 - 2008). Restai impressionata dal figurativo espresso in un contesto surreale.

Grande fratello, olio su tela, 100x100 (2008)

A un suo cenno andammo, olio su tela, 80x100 (2008)

Brainstorming, olio su tela, 100x120 (2008)

Brainstorming 2, olio su tela, 100x100 (2008)

Brainstorming 3, olio su tela,  100x120 (2008)


Brainstorming 4, olio su tela, 120x 100 (2008)

Brainstorming 5, olio su tela, 120x100 (2008)

La tempesta, olio su tela, 100x120 (2008)

Dal nulla, olio su tela, 60x80 (2009)

111, olio su tela, 200x150 (2009)


200 metri, olio su tela, 120x100 (2009)

Dietro di me, olio su tela, 80x80 (2009)

Dietro di te, olio su tela, 120x120 (2009)

Arrivo arrivo, olio su tela,  50x50 (2009)

L'istante successivo, olio su tela, 120x120 (2009)


L'uomo del banco dei pegni, olio su tela , 150x120 (2009)

Risveglio quantico, olio su tela, 120x100 (2009)

Quanti, olio su tela, 120x150 (2010)

Metamorfosi, olio su tela, 120x100 (2010)

Mentelocale, olio su tela, 100x120 (2010)

In realtà il Polittico, qualche mese prima, aveva già presentato alcuni di quei giovani, tra cui lui, nella mostra Nuova Emotività accompagnata dal centocinquantatreesimo catalogo delle Edizioni Il Polittico, il numero centocinque della collana “Gli allegri inventori”. Arnaldo Romani Brizzi li definì in questo modo: << (…) veri e ultimi ribelli, provenienti da Napoli, dall'Accademia di quella città, e da un meridione continuamente maltrattato, Calabria e Sicilia (dove si distingue un'altra Accademia di tutto rispetto, come quella di Catania) e dimostrano una intenzionalità pittorica forte a dispetto di tutto – sono consapevoli di quanto stanno facendo e non intendono fare altro. Lo fanno pittoricamente, ma da figli del loro tempo che sanno raccontare il loro presente non cancellando il ricordo genetico di una pittura che ha reso grandi le sorti artistiche italiane. Lo fanno ricorrendo a quell'emotività che da sempre ha reso l'arte davvero arte e non solo ottimo artigianato – un'emotività che concepisce ancora l'arte quale segno del mistero e della divinità, perché progetto della “secreta camera de lo core”».  In quell'occasione Salvo presentò La zona morta (olio su tela, cm 100x150 – 2007) e Brainstorming (olio su tela, cm 100 x100 -2006).

Da allora è trascorso più di un anno, però quel ragazzo ne ha fatta di strada!
L'opera L'istante successivo (olio su tela, cm 120x120 - 2008) è stata tra i trentadue finalisti, selezionati tra i duemila partecipanti, al Premio Arte 2009 e presentata al Palazzo della Permanente di Milano.
I suoi dipinti si trovano in diverse gallerie e il Polittico gli dedicherà unesposizione' personale ad Aprile 2010.
Un'altra smisurata passione, che ha accompagnato da sempre quest'artista, è quella per il Cinema. Credo di aver conosciuto pochissime persone con una cultura cinematografica così vasta, comunicata con un entusiasmo così coinvolgente da non fare tardare il suo esordio alla regia! Dirigerà, infatti, il film “Un uomo nuovo”, ispirato al romanzo “Cogli la rosa evita le spine” (Ed. Il Filo - 2007; ripubblicazione Ed. A&B - 2010) di Adriano Nicosia, prodotto dalla Soluzioni srl, coprodotto dalla Merier Production srl e finanziato dal programma APQ Regione Sicilia. Il lungometraggio sarà girato questa primavera nella sua terra. 
Lo incontreremo nel suo atelier, tra le sue tele, i dvd d'autore, i numerosi libri e il buon caffè che mi offrirà; converseremo per conoscerlo meglio. 


Salvo, grazie per avere accettato l'invito, mi piacerebbe iniziare questo nostro dialogo così: “Chi sei”?
Sono la mia pittura!

Cos'è la Pittura e quale sarà, secondo te, il suo destino?
Non so cosa sia di preciso la pittura… credo che sia pura energia e non abbia destino né fine.

Com'è nata la passione per il Cinema, come ti ha segnato e che relazione intercorre con le tue opere?
La mia passione per il Cinema nasce da bambino avevo circa dieci anni, ricordo che mentre la maggior parte dei miei coetanei compravano le figurine per le loro raccolte io acquistavo, di volta in volta, una videocassetta. Non saprei, per me, era un “passo naturale”: ero affascinato dalle immagini, dalla musica, dalle storie. Mi hanno segnato in modo particolare i film di Akira Kurosawa e di Federico Fellini, ma la ricerca è andata oltre… credo di aver visto tutto o quasi tutto. Poi ho una particolare attenzione per il Cinema francese che è caratterizzato dai ritmi lenti, dai silenzi… Hai mai notato quante cose riesca a trasferire un silenzio?
Tra me e il Cinema intercorre un rapporto strettissimo, lo amo in maniera viscerale! Per quanto riguarda la sua relazione con le mie opere, la definirei “un gioco di rimandi”: per un periodo ho abbandonato la pittura per dedicarmi al cinema ma, niente, non riuscivo a concretare… Dopo un po', ho ripreso a dipingere, ho raccolto dalla pittura che, salutandomi con amore, mi ha donato nuovamente il cinema, riportandomi anche su quella strada… Le devo tutto!

Nelle tue tele esiste un denominatore comune: la figura umana, perché? La tua è una ricerca?
No. Ho sempre dipinto figure umane, quasi naturalmente. In loro vedo molte cose: paesaggi, astrazione, racconto…

Perché?
Perché l'uomo racchiude tutto!

Mi sembrano dei personaggi inquieti… in che modo sei legato al tuo territorio? La Sicilia ti ha influenzato da un punto di vista artistico?
Certo mi ha influenzato… Vedi non sono legato al mio territorio da un punto di vista meramente “fisico”, “materiale”; mi affascina che questa terra, anche per quella che è stata la sua storia, abbia accolto tantissime culture che si sono stratificate nel tempo. Nolente o volente i suoi abitanti hanno assorbito tutte queste civiltà, tutti questi modi diversi di affrontare e vedere le cose, alla fine hanno assimilato una visione globale e differente delle cose! Di contro, forse, essa è stata un po' come una prostituta che a furia di accogliere si è anche un po' disorientata… Dalla Sicilia ho preso il “temperamento sanguigno”, ossia molto passionale; ho catturato tutto ciò che le appartiene ma che non è stereotipato. Sì, i personaggi dei miei dipinti sono inquietanti, o meglio irrequieti, se noti guardano sempre “fuori dal quadro”, oltre… verso la vita, quella vera… Mi viene in mente il relativismo formale e delle apparenze, tema affrontato da Pirandello in molti suoi scritti (“Uno, nessuno e centomila”, “Così è (se vi pare)”), i miei soggetti sono frastornati, prigionieri di ciò che il sistema, economico, politico e sociale, ha voluto fargli credere di essere. Per questo vorrebbero spingersi “all'esterno” e guardano avanti in maniera diretta. Essi rappresentano anche me, o una buona parte, per questo ti ho risposto sono la mia pittura. In fondo, ricollegandomi alla tua seconda domanda, se ti soffermi a riflettere la pittura è un insieme di macchie di colore che sono di tutti…

A Maggio 2010 si terrà una tua mostra personale al Polittico di Roma. Tratterai un tema specifico, ce ne parleresti?
Ti risponderò sinteticamente perché detesto parlare al posto delle mie immagini. I temi saranno quelli della rinascita, dei quanti, dei mondi paralleli…

Ti faccio una domanda a bruciapelo: ti viene in mente una trasgressione artistica che hai ritenuto lecita?
Sempre diretta tu! Mah, sì mi colpì molto Piss Christ che a volertela tradurre è molto sconcertante significa “Cristo di piscio” è una fotografia di Andrei Serrano che ritrae un crocefisso dentro un contenitore di urina dell'autore. L'opera, contraddittoriamente, vinse il premio Awards in the Visual Arts e allo stesso tempo fu accusata, da un'altra fetta della società, di blasfemia. Certo qualcosa di sacrale dentro il prodotto dell'escrezione di un rene umano fa rabbrividire poi, però, penso che quest'ultimo sia, in fondo, qualcosa di naturale che fa parte dell'uomo e che quindi quest'accoppiamento possa essere assolutamente lecito.

Continuerei sul filo della schiettezza … Sei un artista narcisista?
Sì, ma nella parte buona del Narciso, quella che si sa donare attraverso le proprie opere.

Se dovessi regalarmi un film, un libro e un quadro, quale sceglieresti?
Un film: 2001 Odissea nello spazio perché credo che contenga veramente “tutto”; un libro: Lo straniero di Albert Camus in cui il protagonista, senza retorica, è pervaso dalla passione della verità e dell'assoluto; un quadro: uno, a tua scelta, di Balthus.

Questa primavera sarà per te una stagione impegnativa, oltre all'esposizione individuale, di cui abbiamo parlato, avverrà il tuo esordio come regista. Ci daresti qualche anticipazione sul film?
Come ti ho accennato prima, la pittura mi ha riportato al Cinema perché da essa sono partiti anche degli incontri come quello, di cui sai e che conosci benissimo, con Adriano Nicosia, autore del romanzo Cogli la rosa evita le spine che ho letto e che ha ispirato la sceneggiatura curata anche da me e dal mio “amico filosofo” Ubaldo Scarantino del nostro lungometraggio. Ecco, capita che giovani tra i trenta e i quaranta anni come noi abbiano unito le forze, le conoscenze e le competenze per portare avanti un progetto, chiamando in causa produttori, la Regione Sicilia, altri artisti e tecnici. Abbiamo fatto questo cercando di mantenere lo sguardo “oltre” come nei protagonisti dei miei dipinti. Il film sarà girato in Sicilia e sarà imperniato sul tema della rinascita, per mantenere il significato originario del libro di Adriano e perché è un tema in cui crediamo prepotentemente.

Ti saluto con un'ultima domanda: come vedi il futuro?
Percepisco a livello prettamente sensoriale dei cambiamenti. Non noti come molte cose ultimamente vertano in modo particolare sul tema del surreale? Io sento qualcosa d'inspiegabile ma sicuramente positivo. Poi se volessimo conficcare la testa solamente su quella che è la triste realtà del mondo politico, economico, sociale, dei media, allora ci sarebbe da avere paura ed essere negativi … Il denaro, per esempio, dovrebbe essere un mezzo per sostentarsi e, magari, per aiutare a realizzare dei sogni o dei progetti, non uno scopo fine a se stesso. Potremmo continuare a parlare ore su argomenti che potrebbero disgustarci … Personalmente ho deciso di affidarmi alle mie sensazioni …
Adesso potremmo bere il caffè?


Note biografiche
Classe 1974, Salvatore Alessi nasce a San Cataldo (Caltanissetta) dove stagionalmente risiede alternando lunghi periodi di soggiorno a Roma. Nel 2000 si diploma in Scenografia all'Accademia di Belle Arti di Palermo. Inizia le sue esperienze professionali come scenografo e assistente alla regia: partecipa all'Allestimento scenico per mostra pittorica al comune di Balestrate (2003); ai Bozzetti e decorazioni di una nave romana per Marina Pinzati nel settore cinematografico (2003); alla scenografia della Bohéme (Teatro di Tokio, 2004) e di Viva la mamma (Teatro dell'opera di Montecarlo, 2004); è assistente alla regia del film Miracolo a Palermo (2004); è autore e scenografo dell'opera Pierino e il lupo al Teatro Massimo Bellini di Catania (2005); nel 2005 si dedica all'insegnamento al DAMS di Palermo (corso di laurea di Scienza e tecnologia) curando il Laboratorio di allestimenti e regia eventi moda e spettacolo.  Dal 2007 iniziano le esposizioni della sua produzione pittorica di cui ricordiamo le più importanti: Come tu mi vuoi, Piziarte, Teramo (2007); Nuova emotività, il Polittico, Roma (2008); Per amore, la raccolta Caggiano, Palazzo Incontro, Roma (2008); Calendario 2009, il Polittico, Roma (2008); Cento in giro, Mandelli Arte Contemporanea, Seregno (2009); Straordinaria follia, Piziarte, Teramo (2009); La leggerezza nello sport, il Polittico, Roma (2009); La leggerezza nello sport (in occasione dei mondiali di atletica), Casa Italia, Berlino (2009); Esposizione finalisti Premio Arte, Museo della Permanente, Milano (2009); Un uomo nuovo mostra personale, il Polittico, Roma (2010). Tra le sue recenti opere ricordiamo: L'oracolo, olio su tela, 100x120 (2008); The dead zone, olio si tela 100x150 (2008); L'ospite inatteso, olio su tela, 120x100 (2008); Grande fratello, olio su tela,100x100 (2008); A un suo cenno andammo, olio su tela, 80x100 (2008); Brainstorming, olio su tela, 100x120 (2008); Brainstorming 2, olio su tela,100x100 (2008); Brainstorming 3, olio su tela, 100x120 (2008); Brainstorming  4, olio su tela, 120x100 (2008); Brainstorming 5, olio su tela, 120x100 (2008); Decidi tu, olio su tela, 60x90 (2008); La tempesta, olio su tela, 100x120 (2008); Dal nulla, olio su tela, 60x80 (2009); 111, olio su tela, 200x150 (2009); 200 metri, olio su tela,120x100 (2009); Dietro di me, olio su tela, 80x80 (2009); Dietro di te, olio su tela, 120x120 (2009); Arrivo Arrivo, olio su tela,  50x50 (2009); L'istante successivo, olio su tela,  120x120 (2009); L'uomo del banco dei pegni, olio su tela ,150x120 (2009); Risveglio quantico, olio su tela,120x100 (2009); Quanti, olio su tela, 120x150 (2010); Metamorfosi, olio su tela, 120x100 (2010); Mentelocale, olio su tela, 100x120 (2010).