Arte

Primo bilancio a consuntivo della mostra Pintoricchio

Perugia, 5 settembre 2008 - Si è tenuta, a Palazzo dei Priori, la conferenza stampa conclusiva della mostra "Pintoricchio". Erano presenti: Francesco Scoppola, Direttore Regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell'Umbria, Silvano Rometti, Assessore alla Cultura della Regione Umbria, Andrea Cernicchi, Assessore alla Cultura del Comune di Perugia, Sandro Vitali, Sindaco di Spello, Mario Bellucci, per la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Vittoria Garibaldi, curatrice della mostra e Alberto Rossetti, per Civita. Servizi.
Le mostre dedicate a Bernardino di Betto, detto Pintoricchio, promosse e organizzate in Umbria dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la Regione Umbria, la Provincia di Perugia, il Comune di Perugia, il Comune di Spello, la Diocesi di Foligno, la Camera di Commercio di Perugia e la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, nel loro insieme hanno raggiunto il totale di 202.289 visitatori con una media di 1.111 accessi al giorno. La mostra è stata infatti inaugurata il primo febbraio, aperta al pubblico il 2 febbraio, prorogata il 29 giugno e chiusa il 31 agosto, per un totale inizialmente preventivato di 128 giorni di apertura, divenuti con la proroga 182 giorni, esclusi naturalmente i lunedì di chiusura.
Oltre l'eccezionale disponibilità dei prestatori, proprietari di opere di straordinario interesse, oltre il fascino dell'autore stesso, la capacità attrattiva di questa mostra è stata dovuta, principalmente, alla qualità scientifica dell'articolato progetto espositivo. D'altro canto, anche la proroga estiva sino a domenica 31 agosto, deliberata tra maggio e giugno scorso dal Comitato Promotore, ha favorito questo rimarchevole successo.
Con le mostre di Perugia (123.789 visitatori) e di Spello (78.500 visitatori), che sono risultate ripetutamente, per settimane, tra le cinque esposizioni più visitate in Italia, l'Umbria con il suo patrimonio culturale, si è nuovamente proposta all'attenzione del pubblico e della critica nazionale e internazionale. Stando ai commenti suscitati dall'iniziativa il successo non è stato solo quantitativo, ma soprattutto qualitativo.
A quello perenne della Cappella Baglioni, la cosiddetta "Cappella Bella", si è unito a Spello l'interesse per la mostra sulle arti minori, che ha offerto una temporanea e rara possibilità di raffronto immediato tra gli oggetti di uso comune del Quattrocento e il ricco corredo di particolari che caratterizza i dipinti del Pintoricchio.
Numerose anche le ricadute positive indirette: ad esempio un incremento del 20% circa, rispetto all'anno precedente, dei visitatori della Galleria Nazionale dell'Umbria. In un periodo nel quale, statisticamente, le presenze nei musei risultano in progressivo calo, una controtendenza virtuosa ma isolata è rappresentata dai Musei Vaticani e quest'anno è condivisa dall'Umbria, grazie anche, certamente, allo straordinario afflusso di turisti, scolaresche e appassionati d'arte, richiamati dalle celebrazioni e dagli eventi pintoricchieschi. Circa 45.000 persone sono giunte in Umbria con gruppi organizzati, oltre 13.000 sono stati gli studenti delle scuole che hanno visitato le mostre, i restanti 144.000 circa - quasi i tre quarti del totale - sono stati visitatori individuali. Dalle prime stime risulta che solo il 23% circa dei visitatori risiede in Umbria, mentre il 77% circa (equivalente a 155.000 persone) sono giunti da altre regioni, dall'Europa o dall'estero. 52.402 - oltre un quarto - sono i visitatori che hanno utilizzato il servizio di prenotazione.
Va sottolineato come pure il piano finanziario, inizialmente preventivato, sia stato pienamente rispettato.