Lorenzo Lotto
Roma - Scuderie del Quirinale
Dal 2 marzo al 12 giugno 2011
A cura di Giovanni Carlo Federico Villa
Le Scuderie del Quirinale - dopo le grandi esposizioni monografiche dedicate a Lorenzo Lotto nel 1953 a Venezia e nel 1998 a Bergamo, Parigi e Washington - presentano a Roma, per la prima volta, una mostra che attraversa tutta la produzione artistica di questo straordinario e solitario maestro del Rinascimento italiano che, lasciata alle spalle la tranquilla provincia veneta e marchigiana, visse, fra l'altro, brevemente a Roma, città dalla quale, all'epoca, non fu mai pienamente compreso. "Solo, senza fedel governo e molto inquieto nella mente", come lui stesso ebbe a descriversi, riprese il suo vagabondare e si spense, da oblato, nella Santa Casa di Loreto, nelle Marche.
Lorenzo Lotto, nato nel Quattrocento, riuscì, in modo del tutto autonomo e
originale, a conciliare gli elementi tradizionali della grande pittura della
sua epoca con elementi già anticipatori dell'età barocca. Partendo dalle
suggestioni compositive di Giovanni Bellini, imparò da Antonello da Messina a
guardare l'animo umano e a narrarlo sulla tela, in una messa in scena dove è il
grande artista tedesco Albrecht Dürer a fare da riferimento primo.
La mostra Lorenzo Lotto si inserisce pienamente nella tradizione delle Scuderie
del Quirinale che, anno dopo anno, dedicano grandi monografie ai protagonisti
della storia dell'arte italiana. Dalle opere devozionali a quelle profane,
dalle grandi pale d'altare ai ritratti: 57 opere fondamentali per comprendere
pienamente il percorso artistico e biografico di Lorenzo Lotto ed esaltarne la
visione e la poetica. Il visitatore potrà così cogliere i suoi sprazzi di luce
fredda, i piani prospettici mirabilmente e insolitamente tagliati, i ritmi
serrati delle sue composizioni, sottolineati dall'intrecciarsi di sguardi e
gesti dei personaggi immersi in una natura misteriosa e inquietante.
Questo, e molto altro ancora, è Lorenzo Lotto alle Scuderie del Quirinale: dal
Polittico di San Domenico di Recanati (che verrà restaurato in un cantiere
aperto appositamente allestito in mostra), alla Deposizione di Jesi,
dall'indimenticabile Annunciazione di Recanati, con il gattino terrorizzato
dall'apparizione dell'Angelo, alla sontuosa Madonna del Rosario di Cingoli fino
a quella struggente e misteriosa ultima Presentazione al Tempio di Loreto.
Nelle sale, inoltre, celebri e rarissime opere profane come La Castità mette in
fuga Cupido e la Lussuria della collezione Pallavicini o i suoi ritratti più
famosi come il Triplice ritratto di orefice da Vienna o il Ritratto d'uomo con
il cappello di feltro da Ottawa.
Un allestimento originale delle sale espositive consente una lettura pacata e
suggestiva delle opere chiave provenienti dai luoghi dove Lorenzo Lotto visse e
operò: Bergamo, le Marche e il Veneto, con il concorso di prestiti provenienti
dai musei di tutto il mondo, dal Louvre alla National Gallery di Londra, dalla
Gemäldegalerie di Berlino al Metropolitan Museum di New York e alla National
Gallery di Washington.
Un progetto espositivo complesso, dunque, documentato da un catalogo raffinato, a cura della Silvana Editoriale.