Giulio Cesare. L'uomo, le imprese, il mito
Gli “amori” di Cesare
Il mito di Giulio Cesare e due “tifosi” d'eccezione: Napoleone I e Napoleone III
Cesare costruttore
Giulio Cesare e il suo tempo: gli avvenimenti principali
Il dado è tratto. Cesare, eroe in solitudine
Tutti non sanno che…: le ceneri di Cesare
Veni, vidi, vici. Cesare autore letterario
Cesare costruttore
Cesare ha avuto ben presente l'importanza delle opere architettoniche per
il suo successo, sia come politico che come generale. Il ponte sul Reno ne
rappresenta un episodio emblematico. La finalità militare e propagandistica
dell'opera è chiara dal testo che lo descrive, il De Bello Gallico,
opera dello stesso Cesare: la minuziosa descrizione della tecnica costruttiva
indica la genialità dei suoi genieri, così come la durata dei lavori di soli
dieci giorni esalta le qualità dell'esercito e del suo comandante nella
velocità e precisione della realizzazione. Ma l'atto più impressionante è senza
dubbio la distruzione del ponte, senza remore, una volta raggiunti gli
obiettivi della campagna aldilà del Reno. La capacità ingegneristica è un punto
di forza dell'esercito romano che si esprime soprattutto nelle opere d'assedio:
Cesare si inserisce in questa tradizione in diverse occasioni ma soprattutto
con il grandioso apparato d'assedio con il quale costrinse alla resa Vercingetorige
ed i Galli ad Alesia nel 52 a.C.
Sono però le opere realizzate a Roma, in muratura e soprattutto in pietra,
concepite per durare nel tempo, a sottolineare la supremazia e l'ampio
orizzonte del progetto politico cesariano: Cesare pensava ad una rivoluzione
urbanistica per una Roma che si stava incredibilmente espandendo, tanto da
diventare il nuovo punto di riferimento del Mediterraneo.
Questa grandiosa visione sarà perseguita anche negli interventi di molti dei
suoi successori, ma nessuno intraprenderà progetti tanto ardui quanto la
deviazione del corso del Tevere di cui narra Cicerone, per favorire
l'ampliamento dell'area vaticana.
Bastano comunque gli interventi eseguiti nelle aree del Foro e del Campo Marzio
per capire la portata del progetto cesariano. Nel 54 ha inizio la realizzazione
del Forum Iulium, uno spazio concepito in modo nuovo per le nuove
esigenze della Roma di fatto già imperiale, perno degli interventi futuri: la
ricostruzione della Basilica Sempronia inaugurata nel 46, che da lui prenderà
il nome di Giulia, quella dei Rostri e soprattutto l'edificazione della nuova Curia
Iulia. Quest'ultima, assieme al teatro di Marcello, è il simbolo degli
interventi cesariani: avviata nel 44 come celebrazione della definitiva
supremazia sul Senato, la Curia era ancora al livello delle fondamenta quando
Cesare è assassinato e viene pertanto portata a termine da Augusto anni dopo.
Il teatro doveva essere il più grandioso intervento nell'area del Campo Marzio,
in grado di competere col monumentale teatro già eretto da Pompeo.
Proclamandosi discendente di Enea e quindi di Venere, Cesare si segnala anche
come committente religioso. Si ricordano in particolare due templi voluti da
futuro divus: a Farsalo il condottiero fece voto di costruire un tempio
a Venere, che prontamente fu iniziato all'indomani della battaglia; nello
stesso tempo a Roma viene eretto il tempio dedicato a Venere Genitrice,
celebrata nel suo Foro come progenitrice di Enea e dei Giulii, ulteriore
esaltazione del dittatore.
Così nel cuore dell'Urbe risorgono e si ampliano gli edifici dell'antico
potere, secondo canoni estetici e stili artistici propri dei territori
sottomessi da Roma, a celebrazione delle vittorie cesariane: statue (come quella
equestre eretta nel Foro, che si diceva rappresentasse in origine Alessandro, i
cui lineamenti del volto vennero poi significativamente modificati in quelli di
Cesare), colonnati, fregi istoriati, preziosi pavimenti marmorei policromi,
arredi e suppellettili in metalli e pietre rare, opere d'arte tra le più
celebri del Mediterraneo proclamano il trionfo di Cesare, il quale,
riconoscente e ossequioso verso la patria, inizia a fare di Roma la più
straordinaria città del mondo.
Giulio Cesare. L'uomo, le imprese, il mito
Roma - Chiostro del Bramante
Dal 24 ottobre 2008 al 5 aprile 2009