Conversazione con Mario Caramel
di Ivana Riggi
Verrebbe voglia di chiedersi come mai abbia deciso di incontrare uno
scrittore, marinaio e musicista e di ospitarlo all'interno di un magazine che
tratta principalmente di architettura e design. Che relazioni e che nessi
potrebbero esserci?
Ebbene, desidero mostrarvi una storia abbastanza interessante…
Da un po' di tempo penso che troppo spesso la società odierna, in cui tentiamo
di fluttuare spacciandoci per uomini emancipati, ci omologhi trascinandoci su
sentieri in cui camminiamo in processione con i nostri abitini firmati se siamo
“trendy”, con i nostri libri griffati da note case editrici se siamo colti, con
i nostri jeans un po' sdruciti e le finte teste scapigliate se siamo
contestatori un po' “scazzati” del sistema… Se poi lo sguardo è incorniciato da
un fantastico paio di occhiali neri vintage: è fatta, ci crediamo i padroni del
mondo e la sappiamo proprio lunga… Mah!
A fine novembre 2009 è uscito il libro “Pensa con la tua testa” che ho
letto volentieri.
Lo scritto autoprodotto rientra in un progetto interessante curato dallo stesso
autore, Mario Caramel (di cui ho accennato inizialmente), che è mostrato
nell'omonimo sito web www.pensaconlatuatesta.com
Il filo che ha legato Mario al mondo dell'architettura e dell'arte è molto
forte … Proviene, infatti, da una famiglia di artisti e architetti ai quali
Virginio Briatore ha dedicato il libro: “Giacomo, Angelo, Sergio, Claudio
CARAMEL attraverso il ‘900”. Nonno Giacomo era noto pittore, lo zio Angelo,
“Elo”, era poeta e pittore, il papà Sergio era importante architetto innovatore
prematuramente scomparso, il fratello Claudio (che è stato nostro ospite) è
bravissimo architetto, designer e scrittore.
Mario lascia Padova, sua città natale, studia musica e afferrando il timone di
svariate imbarcazioni naviga per tutti i mari del pianeta. La culla di quando
era bambino e le esperienze autonome provate sulla propria pelle, credo siano
state un ottimo connubio nel formare la testa di un libero pensatore, spietato
ma poetico narratore.
Oggi Mario Caramel vive ad Atene con la moglie musicista Felicia.
Ho domande da porgli ed è disponibile. Ascoltiamolo!
Mario la ringrazio per avere accolto il mio invito. Prima di iniziare a
chiacchierare sul suo libro e sul suo progetto, mi piacerebbe che ci
raccontasse brevemente la sua vita. Le andrebbe?
Grazie per l'invito. La mia vita? Direi mezzo secolo di esplorazione più o
meno riflessiva sul senso della nostra esistenza. Da bambino, come tutti i
bambini credo, intuivo quando si cercava di confondermi. Da ragazzo mi
attraevano i diversi punti di vista, volevo conoscere altre genti, altri posti
e culture, guardavo con molto rispetto i grandi esempi della mia famiglia, ma
non ho mai avuto l'istinto di imitarli. Così mi sono messo a scavare la fitta
nebbia padana e dall'altra parte ho trovato il mare dove invece tutto era chiaro
e non c'erano dubbi sui perché dei miei doveri. Sono partito inventandomi un
mestiere e credendo di andare a scoprire il mondo. In mezzo al mare ho
conosciuto l'affascinante e travolgente forza della natura, la calma onnisciente
dell'universo e poi nient'altro che me stesso con le mie paure e con le mie
intuizioni. Nei posti lontani e nelle culture diverse poi, a parte i paesaggi
mozzafiato, quello che ho trovato sono ancora gli infiniti aspetti degli stessi
esseri umani, le loro gioie e dolori e le loro opere. Un giorno ho cominciato a
chiedermi se stavo veramente viaggiando, forse stavo solo scappando. Ho capito
che dovevo continuare a cercare dentro di me e mi sono stabilito ad Atene dove
vivo attualmente.
Di cosa parla il suo libro “Pensa con la tua testa”?
Il libro parla della vita di Marco, uno che fa sempre di testa sua, ma con
onestà e rispetto per il prossimo e, proprio in questo modo, raggiunge molti
obbiettivi se pur incontrando pericoli e sofferenze. Poi c'è Luca che invece si
lascia condizionare e perde di vista se stesso, diviene avvocato di successo,
ma uomo confuso e insoddisfatto. Ho scritto la storia, ricordando alcuni
episodi e personaggi significativi della mia vita e delle mie navigazioni,
usando un linguaggio semplice per dare un messaggio comprensibile a tutti,
anche a chi legge poco: Pensare con la propria testa non è difficile, né
azzardato o pericoloso se lo si fa tramite un percorso di conoscenza interiore
e di onestà con se stessi, presupposti questi indispensabili anche per non
smettere mai di imparare e migliorarsi.
Cito alcuni passi del suo romanzo: “(…) Una sera suo padre e il maestro
si misero a discutere a proposito delle sculture: dovevano sostenersi da sole,
stare in piedi senza bisogno del tipico piedistallo quadrato, oppure sospese
nell' aria o immerse nell'acqua. Quest'ultima parte della conversazione aveva
affascinato il ragazzo: dare vita alla materia voleva dire darle una forma che
la rendeva meno solida, in qualche modo più fluida, come l'acqua o l'aria.
Marco non divenne mai uno scultore perché, come vedremo, partì per un lungo
viaggio, ma tutti i suoi lavori in legno, frutto di quei pochi anni di
apprendistato, stavano in piedi da soli senza un piedistallo (…)”
E ancora:
“(…) Marco accettò il primo lavoro che gli venne offerto e partì per Atene
con due amici (…) Ricordò le avventure di Ulisse che suo padre gli aveva
raccontato, e le sculture della Grecia classica che insieme avevano a lungo
osservato. Una cultura così importante per la sua educazione che Marco al suo
arrivo ad Atene, ebbe la sensazione di esserci già stato (…) Fece la salita
fino al Partenone assorto in pensieri esistenziali, seguendo il flusso dei
turisti e senza pensare a dove stava andando. Arrivato in cima rivolse lo
sguardo a nord verso la città, vasta e tutta bianca, poi a sud, vide la baia
del Pireo, l'isola di Salamina e tutte le navi all'ancora. Gli antichi greci
dovevano camminare dal porto fin lassù per andare a pregare; ne seguì con lo
sguardo il lungo percorso dal mare fino all'Acropoli dove trovò se stesso
intento a pregare che tutto andasse bene in quel suo viaggio così lontano da
casa (…)”
Che peso dovrebbe avere l'arte nella vita di un essere umano? Lei in che
modo ne è stato influenzato?
Crescere tra quadri, poesie e sculture grandi come delle case, assistere
alle discussioni animate di persone che avevano l'arte come primo interesse al
mondo, e c'era così tanta passione in quelle discussioni da far quasi paura, ha
plasmato il mio gusto e mi ha fatto sempre cercare quell'onestà, direi
spirituale, che a mio parere distingue l'arte dalla tecnica per se stessa.
Questo è ancor più vero oggi che le tecniche sono alla portata di tutti. Non
saprei dire se sia un bene o un male per l'essere umano perché troppo spesso la
ricerca di quest'onestà diviene causa di grande dolore di fronte alla realtà
sterile e materialista che ci circonda. L'arte dovrebbe quindi avere un peso
molto più importante nella società in cui viviamo, nella scuola come nei
programmi televisivi, ma sappiamo bene che non è così, anzi questi mezzi
vengono usati proprio per limitarci.
L'essere umano che esplora la propria anima ed usa materia e tecnica per
esprimerla pone le basi per divenire uomo libero, chi invece si concentra solo
sul corpo, imitando gli esempi mediatici, riduce se stesso in schiavitù e diventa
facilmente manovrabile.
Riporto anche: “(…) Marco prese l'abitudine di estrarre la tromba dalla
custodia una volta al giorno e di suonare delle note lunghe, le faceva
squillare verso l'oceano. Voleva l'intonazione e la qualità del suono, aveva
imparato da Frankie quanto fossero importanti, e si concentrava alla ricerca di
quella particolare vibrazione. Quando la trovava, come per magia, aveva la
sensazione di alzarsi in volo e vedeva la sfera terrestre su cui galleggiava,
usando gli astri per confermare la posizione che comunque poteva stimare, anzi
vedere, anche ad occhio nudo grazie alla sintonia che riusciva a trovare
proprio dentro di sé (…)”
Che relazione esiste tra la musica, il mare e la scrittura?
Il mare e il vento come elementi fluidi che raggiungono i diversi
continenti, hanno ispirato e reso possibili i viaggi e le migrazioni
indispensabili per l'evoluzione dell'essere umano sin dalla preistoria. Il
suono viaggia ancora più in là, invisibile e intangibile, unisce genti e
culture.
La musica e il pensiero, come il mare e il vento, ci avvicinano ai nostri
aspetti più sottili grazie alle loro caratteristiche fluide, ma anche perché
richiedono concentrazione, disciplina ed esercizio instancabile. Questo è vero
però solo se ne cerchiamo la purezza e non ci lasciamo confondere. Per esempio
se si va troppo veloci, l'acqua perde la sua fluidità, diventa dura. Lo stesso
succede per la musica, se creata o eseguita come mera dimostrazione di abilità
tecnica o con fini troppo commerciali, perde le sue proprietà caratteristiche,
allora è meglio il silenzio.
Mario cos'è il coraggio? E la coscienza?
Per me coraggio, in mare come a terra, ha sempre significato avere delle
risposte oneste e soddisfacenti a quesiti come: - Mi sono preparato bene? Ho
fatto tutto quello che potevo per la sicurezza? Perché faccio questo viaggio? -
in caso contrario, in mancanza di tali risposte, non c'è niente di male a
non essere coraggiosi e restarsene a casa. Il coraggio dunque viene da un
rapporto sincero con se stessi e con la coscienza che poi è tutto ciò che veramente
esiste, fuori o dentro di noi. Possiamo anche fingere di non saperlo e vedere
solo quelle che a me piace chiamare le illusioni materiali, ma questo ci
porterà ad insoddisfazioni interminabili accompagnate forse da colpi di testa
che, contrariamente alle apparenze, con il coraggio non hanno nulla a che
vedere.
Elaborare questo racconto è stato “una necessità”? Se sì, perché?
Direi più necessità messe insieme. Ho iniziato a scrivere in un periodo di
crisi in cui avevo poco lavoro e appena terminato i miei studi al
conservatorio. Ho avuto quindi la necessità di tenermi impegnato, per
affrontare più serenamente il periodo difficile, unita a quella di creare un
prodotto che mi aiutasse a farmi conoscere come autore e musicista. Non ultima
è stata l'esigenza di dare un messaggio che considero molto importante in tempi
come questi in cui tutto sembra vacillare a causa della nostra insicurezza e
influenzabilità. Se non stiamo attenti, fra vent'anni saremo ancora qui con due
telefonini e le automobili a benzina pur sapendo che ci sono anche delle
alternative. Mentre la politica sembra ripetutamente mordersi la coda, possiamo
cambiare le cose solo evitando di farci influenzare, coltivando un rapporto
onesto con noi stessi e trovando così le risposte dentro di noi.
In cosa consiste il progetto del duo MCfp e chi sono?
Il duo è formato da Felicia Y. Porter al trombone e dal sottoscritto ai
sassofoni. Felicia viene da una famiglia di musicisti e suona il
trombone da quando aveva nove anni, ha studiato a Chicago, a Boston e infine al
conservatorio moderno di Atene dove ci siamo incontrati durante i miei recenti
studi di composizione. L'intesa tra noi è stata immediata, alimentata dalla
continua ricerca artistica anche nell'ambito virtuoso della scuola di musica, e
ci siamo sposati nel 2008. Nello spettacolo che abbiamo preparato per la
presentazione del il mio libro, la lettura di qualche brano del racconto verrà
accompagnata dai suoni puri dei due strumenti a fiato, con particolare
attenzione alla qualità del suono, per poi sconfinare in improvvisazioni
jazzistiche anche accompagnate da basi elettroniche. E' un progetto itinerante
un po' all'antica e senza grandi pretese. Come i viandanti che si fermavano a
suonare nelle trattorie in cambio di un piatto caldo, trovando però continue
nuove ispirazioni proprio nel loro stile di vita o in quello di chi li
ospitava, noi gireremo le grosse librerie e i caffè letterari di tutta Italia
sperando di far conoscere il libro e la nostra musica.
Nel salutarla e la ringrazio, un‘ultima domanda: ha già in mente qualche
altra avvincente storia da farci leggere?
Può contarci!
Note biografiche
Mario Caramel nato a Padova nel 1960. Fondatore nel 1979 con i fratelli
Claudio e Roberto di Arkanoe Gruppo Velico.
Skipper professionista al comando di yacht di tutte le dimensioni, alternando
le stagioni estive nel Mediterraneo Orientale e quelle invernali ai Caraibi, ha
attraversato l'Atlantico 14 volte.
Titolare dal 1994 di Arkanoè Hellas con base ad Atene, ha gestito
maxi-yacht per i charter con equipaggio e barche più piccole per il noleggio
senza skipper.
Consulente e Account Manager per la SP Systems, partecipa ai primi
progetti e realizzazioni di turbine eoliche in materiali compositi in Italia e
Grecia.
Dal 2004 al 2009 ha studiato composizione e arrangiamento al conservatorio
Nakas di Atene, suona il sax tenore nel F.Y.P. Quintet e nel duo MCfp.
Nel Novembre 2009 ha pubblicato il suo primo romanzo “Pensa con la tua Testa”
Ed. &MyBook.