7° Premio Cairo. Chris Gilmour vince il 7° Premio Cairo
Milano - Museo della Permanente
Dall'11 al 22 ottobre 2006
Grande serata quella di ieri al Palazzo della Permanente di Milano per l'assegnazione del 7° Premio Cairo: Chris Gilmour, nato a Bristol nel 1973, ma friulano d'adozione, si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento segnando una svolta nella storia del premio e portando per la prima volta alla vittoria una scultura.
Chris Gilmour
Auto taxi, 2006
Cartone e colla, dimensioni reali
Chris Gilmour è stato premiato da Urbano Cairo e a lui sarà dedicato un ampio servizio e la copertina del numero di gennaio della rivista Arte.
La giuria composta da Fabio Cavallucci (direttore della Galleria civica di Trento), Daniela Clerici (direttore di Arte), Massimiliano Gioni (direttore della Fondazione Trussardi di Milano), Gianfranco Maraniello (direttore della Galleria d'arte moderna di Bologna), Marco Pierini (direttore del Centro d'arte contemporanea Palazzo delle Papesse di Siena), Patrizia Sandretto Re Rebaudengo (presidente della Fondazione Sandretto di Torino) e Stefano Zecchi (presidente dell'Accademia di Brera) ha indicato la seguente motivazione: "L'opera di Gilmour sfrutta l'espressività primaria di un materiale non artistico, povero, industriale come il cartone da imballaggio, arricchisce l'operazione tipica dell'arte povera con straordinaria manualità e cura per la realizzazione, producendo un lavoro articolato e complesso".
Chris Gilmour
Nato a Stockport, Bristol, nel 1973 è oramai friulano d'adozione.
Da sempre è impegnato nell'indagine della cultura popolare attraverso l'oggetto. Il materiale esclusivo è il cartone da imballaggio, pratico, economico, leggero. Ed evocativo, perché porta con sé l'idea di contenitore, trasformando in scatole piene di memorie e sentimenti le motociclette, i pianoforti o le auto che escono dalle sue mani. I modelli sono il prodotto del design anni Cinquanta, con una predilezione per quello italiano: la Lambretta, l'Ape, la Cinquecento, la gloriosa Lettera 22 dell'Olivetti. Per la progettazione, che è molto laboriosa e può durare anni, quando non ha i disegni originali deve smontare l'oggetto per conoscerne tutti i segreti. Solo così la copia in cartone sarà identica all'originale nelle dimensioni e fin nel più piccolo bullone. Le fragilità e deperibilità del materiale contrasta con la solidità del modello (dal testo in catalogo).
11 ottobre 2006
7° Premio Cairo
Milano - Museo della Permanente
Dall'11 al 22 ottobre 2006
Martedì 10 ottobre, alle ore 18.30, a Palazzo della Permanente di Milano sarà
proclamato il vincitore del 7° Premio Cairo.
Istituito per volontà dell'editore Urbano Cairo, presidente della Giorgio Mondadori,
il premio dal 2000 valorizza l'arte italiana e mette in luce le nuove tendenze
in pittura, scultura e fotografia.
Quest'anno gli artisti in gara sono 20, selezionati dalla redazione di Arte:
Alessandra Ariatti, Davide Bramante, Manuele Cerutti, Gehard Demetz, Tessa
Manon Den Uyl, Till Freiwald, Marina Giannobi, Chris Gilmour, Francesco
Lauretta, Anna Madia, Andrea Mastrovito, Daniela Perego, Giacomo Piussi, Luigi Presicce,
Giuseppe Rado, Luisa Raffaelli, Roberta Savelli, Alessandra Spranzi, Fabio
Viale e Massimiliano Zaffino.
Davide Bramante
My own rave New York e Las Vegas, 2006
Foto a colori su plexiglas, cm 150x200, ed. di 5
Nessuno di loro ha mai partecipato alle edizioni passate, sono tutti giovani ma
già affermati nel circuito dell'arte contemporanea. Espongono due lavori
ciascuno: un'opera rappresentativa dell'attuale ricerca e un lavoro realizzato
appositamente per l'evento.
Le 40 opere, che interpretano la figurazione in tutte le sue declinazioni,
resteranno in mostra alla Permanente dal 10 al 22 ottobre.
Il vincitore, proclamato da Urbano Cairo la sera dell'inaugurazione, sarà
eletto da una giuria di esperti, composta da Fabio Cavallucci (direttore della
Galleria civica di Trento), Daniela Clerici (direttore di Arte), Massimiliano Gioni
(direttore della Fondazione Trussardi di Milano), Gianfranco Maraniello
(direttore della Galleria d'arte moderna di Bologna), Marco Pierini (direttore
del Centro d'arte contemporanea Palazzo delle Papesse di Siena), Patrizia Sandretto
Re Rebaudengo (presidente della Fondazione Sandretto di Torino) e Stefano Zecchi
(presidente dell'Accademia di Brera). Al vincitore sarà dedicato un ampio
servizio e la copertina del numero di gennaio della rivista Arte.
Giuseppe Rado
From pod to pod 1.1, 2006
Stampa lambda su light box, 100x140 cm
I premiati delle precedenti edizioni del Premio Cairo sono: Luca Pignatelli
(2000), Bernardo Siciliano (2001), Federico Guida (2002), Matteo Bergamasco
(2003), Andrea Chiesi (2004), Valentina D'Amaro (2005).
Un catalogo, edito da Giorgio Mondadori e allegato al numero di ottobre della
rivista Arte, raccoglie le 40 opere in mostra e i profili degli artisti.
Il progetto dell'allestimento è a cura dell'architetto Filippo De Filippi.
In contemporanea alla mostra del Premio Cairo, la Permanente ospita la mostra
dei 40 selezionati del Premio Arte, manifestazione riservata agli artisti che
non hanno ancora avuto l'opportunità di esporre le loro opere in mostre
personali di rilievo.
Alessandra Spranzi |
Alessandra Ariatti |
Elenco artisti (alle brevi note biografiche segue tra parentesi il
titolo di una delle due opere che gli artisti esporranno in Permanente):
Alessandra Ariatti Nata a Reggio Emilia nel 1967, vive a Borzano di Albinea, in
provincia di Reggio Emilia. Ritrae anziani, amici e parenti in una pittura di grande
precisione, venata di realismo magico
(Alessandra Binini, 11 maggio 1966 - nascita eRosa -, 2006, olio su tela, cm
100x130).
Davide Bramante Nato a Siracusa nel 1970, vi torna nel 1999, dopo anni a
Torino, Roma, Milano e New York. Gli ingredienti delle sue foto, tra movimenti
e sovrapposizioni, sono soprattutto memoria e nostalgia
(My own rave - Cairo, 2004, stampa su diasec, cm 150x200, ed. di 4).
Manuele Cerutti Torinese, trentenne, parte da una realtà ordinaria e banale che
diventa, nelle sue storie pittoriche, una surrealtà velata d'inquietudine
(Baggage animal, 2005, olio su lino, cm 135x160).
Gehard Demetz Nato a Bolzano nel 1972, intaglia figure nel legno esasperando
con crepe e fessure il rapporto tra materia raffinata e appena sbozzata. Dà
così corpo alle ansie e alle insicurezze dei suoi personaggi-bambini
(Your
sweet is salty, 2005, legno di tiglio, cm 172x38x35).
Tessa Manon Den
Uyl Nata nel 1973 a Utrecht, in Olanda, vive a Firenze. Con video e foto ricchi
di richiami simbolici racconta le molte identità di personaggi ispirati
all'immaginario mitologico nordeuropeo
(The widow of mourn, 2005, stampa su alluminio, cm 105x80, ed. di 5).
Till Freiwald Nato a Lima, nel 1963, vive ad Arezzo. Per i suoi volti
iperrealisti non usa foto. Fa posare il modello, realizza schizzi, che poi usa
come canovaccio per acquerelli monumentali. Dedica un ciclo a ogni modello,
inseguendone i cambiamenti d'espressione
(Senza titolo, 2005, cm 146x120).
Marina Giannobi Nata a Monza nel 1965, lavora con la macchina digitale in
movimento, riprendendo scene di folla che in un trionfo di ombre sembrano
nascondere misteri
(ny
7b-44-42-41, 2005, light boxes, cm 200x70 cad, opera unica).
Chris Gilmour
Nato a Bristol nel 1973, friulano d'adozione, realizza sculture in cartone di
recupero uguali per dimensioni e dettagli agli originali
(Trike, 2005, colla e cartone, dimensioni reali).
Francesco Lauretta Nato a Ispica, Ragusa (1964), trapiantato a Torino,
ripercorre con ironia le sue radici prendendo spunto da foto dell'album di
famiglia
(Sotteso blu assortito, 2003, olio su tela, cm 174x213).
Anna Madia Trentenne, torinese, racconta un mondo garbato e poetico, una
bellezza quotidiana, domestica, a portata di sguardo. Ritratti e autoritratti
dai colori caldi, che sospendono la
scena in un'atmosfera ovattata
(Autoritratto con le trecce, 2005, acrilico su tavola, cm 180x90).
Andrea Mastrovito Bergamasco, 28enne, s'ispira al fumetto e alla cultura pop
rock e realizza coloratissimi dipinti-collage con carta ritagliata, i cui giochi
di luce e ombra sconfinano nello spazio circostante
(In verità ti dico: oggi sarai con me in paradiso, 2004, carta e anilina su
tela, cm 150x400).
Daniela Perego Nata a Firenze nel 1961, vive a Roma. Lavora sui temi del doppio
e dei sentimenti. Nelle foto recenti è lei la protagonista, che si muove in
atmosfere oniriche
(Senza titolo, 2005, cibachrome e plexiglas, cm 80x120, ed. di 3+1).
Giacomo Piussi Udinese, del 1967, vive a Firenze. Realizza sculture in bronzo
con figure stiliz-
zate ispirate alla scultura classica di primo Novecento: da Martini a Manzù
(Uomo con bicicletta, 2005, cm 82x86x25).
Luigi Presicce Nato a Porto Cesareo, Lecce, nel 1976, vive a Milano. Con
paesaggi innevati dal-
le atmosfere noir, riflette su trucchi e mascheramenti spesso usati come modi
di alterare l'identità (Where are you now, 2004, acrilico su tessuto, cm
180x250).
Giuseppe Rado Nato a Brindisi nel 1970, nei suoi scatti s'ispira ai manga
giapponesi per ritrarre figure di donna dai grandi occhi e dalle minuscole
bocche di bambola, inquietanti e seducenti come fiabe d'Oriente
(Shanty
IV, 2006, stampa lambda, cm 100x100).
Luisa Raffaelli
Torinese, del 1960, i suoi scatti raccontano di donne che volteggiano incuranti
delle leggi di gravità in stanze sovrarredate, organizzate come set eccessivi
(Armored light, 2005, fotopittura digitale sotto plexiglas, cm 156x125).
Roberta Savelli Milanese, del 1969, dipinge, partendo da vecchie foto, delicati
ritratti di adolescenti dal fascino acerbo, indugiando sulle inquietudini che
caratterizzano la loro età
(Calling God, 2006, olio su garza, cm 110x140).
Alessandra Spranzi Milanese, del 1962, inscena un'intima quotidianità tra le
pareti di una stanza intuita. Gesti le cui conseguenze fluttuano in un mondo
irreale
(Cose che accadono n. 37, 2002-04, stampa su Forex, ed. di 5+1).
Fabio Viale Nato a Cuneo nel 1975, scolpisce marmi da viaggio, da volo e da
galleggiamento. Tra pop e concettuale, i suoi soggetti (palloncini, pneumatici,
sacchetti di carta) lottano con il loro peso incomparabile all'aspetto
(Arrivederci e grazie, 2004).
Massimiliano Zaffino Nato a Chiavari, Genova, nel 1976, ritrae a olio su tela
frammenti
di quotidianità. Le sue opere giocano sul rapporto, sempre ambiguo, del personaggio
al centro della scena con oggetti e figure mostrati in lontananza
(Passage 06, 2006, cm 105x130).
7° Premio Cairo
Milano - Museo della Permanente
Via Turati, 34 - Milano
dall'11 al 22 ottobre 2006
Orari: tutti i giorni 10-20, Ingresso libero
Catalogo: Editoriale Giorgio Mondadori
tel. 02 6551445