A Shangai inaugurato il ponte più lungo del mondo
La Cina ha inaugurato, l'1 maggio 2008, il ponte più lungo del mondo sul mare, che collega il centro finanziario e commerciale di Shanghai alla città portuale e industriale in piena espansione di Ningbo. La struttura in cavi costata 11.8 miliardi di yuan (1.7 miliardi di dollari), che attraversa la baia di Hangzhu, nella provincia di Zhejiang a sud di Shangai, ora verrà aperta al traffico. Il ponte a campata lungo 36 chilometri, cominciato nel novembre 2003, renderà più breve il viaggio tra Shangai e Ningbo, da quattro ore a due e mezza.
Orgogliosi di aver costruito in pochi anni (i lavori sono iniziati a giugno 2003 e sono stati ultimati con ben otto mesi di anticipo) il ponte più lungo del mondo su un braccio di mare, i cinesi sono pronti a inaugurarlo in corrispondenza di una delle più sentite festività nazionali.
Pagando un pedaggio di 80 yuan (7,5 Euro circa), gli utenti ridurranno di ben 120 chilometri la distanza tra Shanghai e Ningbo - 2 ore circa i tempi di percorrenza - rendendo quindi molto più efficienti i collegamenti nell’area del delta del fiume Yangtze, una delle regioni economiche più vivaci della Cina.
Sin dal giorno dell’inaugurazione, le autorità locali si aspettano che dalle sei corsie del viadotto transiteranno quotidianamente almeno 40.000 automobili, e la media giornaliera dovrebbe alzarsi a 100.000 vetture entro il 2026. Il ponte di Hangzhou Bay (guarda il sito) è innovativo anche da un altro punto di vista: è la prima volta che, in Cina, investitori privati vengono coinvolti in un settore strategico quale è quello delle infrastrutture. Nello specifico, i privati hanno coperto circa il 50% dei costi complessivi, stimati sui 11.8 miliardi di yuan, equivalenti poco più di un miliardo di Euro. Gli amministratori del viadotto di Hangzhou Baypensano anche che i costi del progetto verranno recuperati in un massimo di 15 anni, sicuri che il nuovo collegamento stimolerà sia l’economia che il turismo dell’area che circonda Shanghai.
Dal punto di vista del turismo, diventerà possibile spostarsi in giornata nelle località che si trovano a nord e a sud del golfo, come l’arcipelago di Zhoushan o le vecchie città di Jiaxing e di Cixi. Dal punto di vista economico, il distretto di Hangzhou Bay ha mantenuto negli ultimi cinque anni un tasso di crescita del 50%, e gli esperti sono convinti che, non appena il ponte diventerà operativo, i benefici di tale crescita galoppante verranno estesi anche ai distretti circostanti. L’obiettivo finale, conferma il vice-direttore del progetto Jin Jianming, consiste nel trasformare il delta del fiume Yangtze nella sesta zona urbana più grande del mondo, dopo Parigi, Londra, New York, Tokyo e Chicago.
In cinque anni di lavori gli operai e i tecnici, a turno, non si sono fermati un solo secondo. I sabati, le domeniche e le feste nazionali comprese.
Il paragone con il ponte sullo stretto di Messina è spontaneo. Della sua costruzione si parla da decenni senza mai arrivare ad una decisione definitiva. Dal 1971 c’è una società, la "Stretto di Messina s.p.a." (21 dirigenti, 72 impiegati) che ha succhiato qualcosa come 150 milioni di euro e nei suoi cassetti conserva - come ha scritto Attilio Bolzoni su Repubblica - la bellezza di un quintale e 26 chilogrammi di carte con piantine, disegni, fantasie.