Giulio Cesare. L'uomo, le imprese, il mito
Gli “amori” di Cesare
Il mito di Giulio Cesare e due “tifosi” d'eccezione: Napoleone I e Napoleone III
Cesare costruttore
Giulio Cesare e il suo tempo: gli avvenimenti principali
Il dado è tratto. Cesare, eroe in solitudine
Tutti non sanno che…: le ceneri di Cesare
Veni, vidi, vici. Cesare autore letterario
Giulio Cesare. L'uomo, le imprese, il mito
Roma - Chiostro del Bramante
Dal 24 ottobre 2008 al 5 aprile 2009
Finalmente i grandi protagonisti della storia romana a Roma!
Il Chiostro del Bramante inaugura una stagione nella sua ormai ben nota
programmazione espositiva dedicandola, appunto, a questo tema.
Dal 24 ottobre 2008 al 05 aprile 2009 è in programma, la prima mostra mai realizzata
in Italia e nel mondo attorno alla figura del protagonista assoluto dell'antica
Roma Giulio Cesare (ca. 100 - 44 a.C.), il primo “dittatore”, artefice
indiscusso della grandezza del futuro impero romano di cui sarà principe, non a
caso, il figlio adottivo Ottaviano, primo “Cesare Augusto”.
Di Cesare le cronache abbondano di notizie, fin dai tempi che lo videro
affacciarsi sul palcoscenico politico dell'Urbe e poi intrepido comandante
dell'esercito romano, con cui riportò clamorose vittorie ed annessioni di nuovi
territori che ingigantirono il potere di Roma in area mediterranea.
Personaggio chiave del travagliato passaggio tra la repubblica romana e
l'impero, Cesare non fu mai imperatore, ma pose le basi per la solida
attuazione dell'Impero. Figura d'eccezione - letterato, storico, generale e
politico di straordinaria lungimiranza - iniziò già da vivo a costruire il mito
di se stesso. Si presentò infatti come discendente di Venere, legato quindi al
mito originario della stessa città di Roma risalente, secondo l'antica
tradizione, allo stesso Enea, figlio di Venere, che si vuole sbarcato sulle
rive tirreniche laziali al termine del suo lungo peregrinare, esule da Troia,
come narra l'Eneide virgiliana.
Questa trama leggendaria, magistralmente costruita da Cesare, sarebbe stata
ripresa e sviluppata dai suo successori al comando dell'Impero, ed
instancabilmente elaborata fino ai tempi nostri. Probabilmente, senza la fine
tragica del suo assassinio, che lo colse nel momento del massimo fulgore
evitandogli vecchiaia e decadenza, il mito di Cesare non si sarebbe affermato
con altrettanta forza.
La mostra intende partire dal personaggio Cesare e dal suo più stretto contorno
politico e culturale, toccando i momenti forti della sua ascesa al potere: gli
alleati-avversari - come Crasso, Pompeo, Cicerone - , le campagne militari che
gli diedero gloria e ricchezza, l'avventura egiziana e l'incontro con
Cleopatra, regina d'Egitto, l'ambiente culturale e artistico romano di quegli
anni; fino alla morte, avvenuta alle idi di marzo del 44 a.C., alla successione
al potere nelle mani del giovane figlio adottivo Ottaviano e l'apoteosi.
La memoria e il “culto” di tale eccezionale figura non si persero mai, neppure
nei secoli di decadenza dell'Impero e negli anni oscuri successivi alle
invasioni barbariche in Italia. Fu però in età medievale, e particolarmente con
l'avverarsi del Sacro Romano Impero (inizi IX secolo), che il mito del
fondatore dell'impero riprese, tanto da additarsi nella sfera sovrastante
l'obelisco vaticano l'urna cineraria del grande condottiero.
Si trattò per lo più di una ripresa del mito in senso ideologico-politico, tesa
a riaffermare i valori unificanti del nuovo impero carolingio. All'arte spettò
il compito di illustrare tale recupero.
Specialmente a partire dal Duecento e poi dal Trecento, il recupero dell'antico
si afferma anche attraverso le immagini dei grandi protagonisti della storia
romana, e Cesare è ovviamente tra questi. In pieno Rinascimento i celebrati
cicli ad affresco del Mantegna o di Andrea del Sarto, dedicati al dittatore
romano, sono conforto e paragone per il nuovo principe e il suo imperium.
Letteratura e musica celebrano i fasti di Roma come quelli di Cesare, e basterà
citare a mo' di esempio il Jilius Caesar di William Shakespeare.
Il mito di Cesare e il “Cesarismo” traversano i secoli e paiono riacutizzarsi
tra fine Settecento e Ottocento: l'interesse per l'antico e per i suoi
protagonisti riesplode con forza nel secolo dell'Illuminismo e tra i suoi
protagonisti, e basterà citare l'eredità sfociata poi nella figura e nel ruolo
di Napoleone I.
Sempre nel Novecento è anche e forse soprattutto il cinema, settima arte, ad
aver tenuto vivo il mito di Cesare fino a noi; tanto che dall'epoca del muto ad
oggi, sono oltre cento le pellicole che lo vedono diretto o indiretto
protagonista. La produzione cinematografica inerente Cesare può suddividersi
sinteticamente in tre periodi: gli anni Dieci del Novecento, col suo cinema
d'impianto teatrale; quella degli anni Cinquanta e Sessanta, che popolarizza le
gesta di Cesare e degli antichi romani; infine gli anni delle grandi produzione
hollywoodiane a Cinecittà, la via più breve per esportare oltre oceano il mito
di cesare e di Roma antica.
Tra gli attori che hanno dato il loro volto a quello di Cesare, due hanno
segnato nell'immaginario cinematografico i suoi tratti e il suo carattere:
Louis Calhern nel “Giulio Cesare” di Joseph L. Mankiewicz, del 1953, e Rex
Harrison, Cesare in “Cleopatra”, dello stesso regista, girato nel 1963.
La mostra riunisce per la prima volta documenti archeologici di grande
importanza e bellezza (sculture, mosaici, affreschi, gioielli, gemme, monete),
provenienti dai maggiori musei italiani e stranieri (tra cui i Musei Vaticani,
il Museo del Louvre, i Musei Capitolini, il British Museum, il Museo
Archeologico di Napoli, lo Staatliche Museum zu Berlin, il Kunsthistorishes Museum
di Vienna), insieme plastici appositamente realizzati, a ricostruire la Roma di
Cesare.
All'arte figurativa (circa cento dipinti tra cui Guido Reni, Roubens, Tiepolo, Hayez,
Rixens) è affidata la documentazione del mito di Cesare e del cesarismo
dall'età medievale al Rinascimento, da qui al Neoclassicismo e oltre; fino ai
primissimi decenni del Novecento, quando il cinema, attraverso filmati d'epoca,
costumi di scena e scenografie, racconta il mito più recente di Cesare.
Informazioni
Giulio Cesare. L'uomo, le imprese, il mito
Luogo: Roma - Chiostro del Bramante
Via della Pace - Roma
Periodo: dal 24 ottobre 2008 al 5 aprile 2009
Orari: tutti i giorni: 10.00-20.00. Sab-dom: 10.00-21.00. Lunedì chiuso (La
biglietteria chiude un'ora prima)
Ingresso: intero 10,00 Euro. Ridotto martedì per tutti 7,00 Euro. Gruppi (min. 15 max 25 nella settimana) 7,00 Euro (min. 15 max 20 nel fine settimana) 9,00 Euro.
Scuole 4,50 Euro. Per i gruppi la prenotazione è obbligatoria e deve essere
effettuata mediante bonifico bancario entro 8 giorni dalla data della
prenotazione
Catalogo: Silvana Editoriale
A cura di: Giovanni Gentili, Paolo Liverani, Enzo Sallustro, Giovanni
Villa
Info: tel. 06 68809035