Milano. Salone e città per il design
di Riccardo Dalisi
Grande scenario del design, punte d’alta qualità dentro e fuori del Salone.
Citeremo Kartell con un esuberante Starck, Cappellini: grande eleganza, Glass e Fiam, a cui si affiancano alcuni pochi prodotti di grande sobrietà ed alto stile.
Fuori, le punte salienti sono molte: Sottsass a Corso Monforte, raffinatissimi mobili e vasi in vetro: sembra aver superato se stesso, un grande del nostro tempo.
Mantiene il suo stratosferico livello Ron Arad alla Galleria Marconi, grandi globi metallici. La luce misteriosa trapela da fori piccolissimi e proietta saette di luce, il leggero movimento dà un senso di irrealtà e di vertigine.
Spettacolo diviene dunque il design con Ron Arad, con Ingo Maurer, e non soltanto; e poi Mendini, Friedmann.
Interessanti, non affascinanti, le mostre alla Triennale.
Straordinaria la mostra organizzata da Prada per Rem Koolhaas ed Herzog & de Meuron, gli ultimi premiati col Pritzker, uno sguardo al futuro, un sasso buttato oltre la siepe del tempo.
OMA/AMO Rem Koolhaas - Herzog & de Meuron |
OMA/AMO Rem Koolhaas - Herzog & de Meuron |
Herzog & de Meuron |
Herzog & de Meuron - New Prada Production Center, Terranuova |
La tecnologia, i particolari, i materiali, i modelli alle varie scale, i modelli globali, quasi una mostra didattica-laboratorio, fanno entrare nello spirito dei progetti di Koolhaas specialmente. Si conoscevano, ma visti così significa guardarli dal lato dei progettisti. Un parallelo, azzardato forse, mettiamo Sottsass e Koolhaas. Ai segni apposti per la pregnanza di significati e l’eleganza dello stile di Sottsass e la scarna spregiudicatezza dell’architetto olandese (design ed architettura), pur tuttavia osserviamo come una parallela spinta in avanti; una eguale disinvoltura nel proporre novità.
È un’aria di futuro che si respira, una inesauribile voglia di sperimentare.
Lo stile nasce dalla sperimentazione simile alla vita, che non è altro che sperimentare.
Vale la pena citare un laboratorio "all’istante" svoltasi nel bellissimo luogo dell’ex chiesa di San Paolo Converso a Milano dal 5 all’8 aprile con Tom Dixon e la sua Machina tif per l’estrazione della plastica, messa a disposizione dei designers invitati ad esibirsi nell’ambito del "The Domus Factory with Tom Dixon". Deyan Sudijc alla direzione di Domus aveva già mostrato le creazioni ottenute da tale macchina. Sperimentare una sintesi tra macchina e manualità.