MANUfatto. Artigianato. Comunità. Design
Saluzzo (Cn) - La Castiglia
Dal 14 giugno al 14 settembre 2008
Chi pensa all'artigianato come a un insieme di oggetti vernacolari e oggettini
dalle forme consunte, produzione destinata a turisti frettolosi o a nostalgici,
cambi idea. Venga a visitare “MANUfatto”, in quel di Saluzzo dal 14 giugno al
14 settembre, e si misurerà con due scoperte: la singolare bellezza e potenza
di una sede espositiva, quella dell'antica Castiglia restaurata, che pare nata
apposta per accogliere importanti manifestazioni espositive, e una sequenza
reale, innegabilmente interessante, di “manufatti”, oggetti d'artigianato che avrebbero
- e in effetti hanno - pieno titolo per essere protagonisti in esposizioni del
design.
Forse ancora più interessante è l'idea che sottende a ciò che “MANUfatto”
presenta e rappresenta: la sintesi, per fatti, di un insieme di progetti che
mette a valore la cultura materiale di un territorio nella modernità, in un
equilibrio instabile, e proprio per questo stimolante, di originalità, difesa
di radici e “glocalizzazione”, tra piccolo artigianato e industria. Una sintesi
che, superando il concetto di distretto e di filiera territoriale, introduce
una nuova visione, quella della commistione creativa tra saperi del passato e
stimoli nuovi, siano essi tecnologici, stilistici o geografici.
Non è un caso se tra i Manufatti esposti come esempi di artigianato piemontese
ci sono le creazioni di Bab Anmil - Hafa Decor che (re)interpretano, con il
supporto di designer torinesi, le forme dell'abitare arabo, recuperando, grazie
ad artigiani marocchini, le tecniche di lavorazione tipiche di Marrakesh. O
esempi della produzione Alessi, realtà internazionale che diventa promotrice,
con il marchio Twergi, di antiche forme dell'artigianato delle Valli Cusio-Verbano-Ossola:
creazioni affidate ancora agli intagliatori e tornitori di quei territori, con
legni dei loro boschi.
Design internazionale sommato a competitività locali anche per il distretto
orafo di Valenza che sa produrre il 30% del gioiello mondiale ma che valorizza
sapientemente le lavorazioni artigianali nella sua fascia più alta.
Gli esempi di ibridazioni, anche storiche, sono numerosi nell'artigianato
piemontese esposto a Saluzzo. In Valle Varaita operano 65 aziende organizzate
in filiera, dall'abbattimento delle piante al mobile finito, una realtà messa
in crisi dall'esaurirsi del gusto per il “rustico”, che ha trovato nuova linfa
vitale ripercorrendo la storia del mobile transalpino che dagli altipiani del
Marocco ha attraversato l'Europa passando anche per queste valli, occitane e
piemontesi.
Vecchi stilemi e nuove ritualità segnano la rinnovata vitalità delle ceramiche
di Mondovì, prodotti artigianali che coniugano, utilmente, la propria immagine
a quella, di successo, del comparto enogastronomico.
Valorizzando il “pregio del difetto” del legno non trattato, i falegnami della
Comunità Montana delle Valli di Lanzo hanno saputo ricreare collezioni di arredi
per interni ed esterni, utensili e accessori.
Le forme restano quelle del Settecento, ma le celebri stufe di Castellamonte
hanno un'anima tutta nuova, tecnologica. Meravigliosi involucri in ceramica
contengono un cuore che garantisce rendimenti termici altissimi e bassissime
emissioni di monossido di carbonio. Tutto questo, e molto altro, è esposto a “MANUfatto_ArtigianatoComunitàDesign”,
vetrina temporanea e spunto per un progetto regionale che punti a valorizzare i
sistemi produttivi locali attraverso il design, l'innovazione, la visibilità.
Un progetto complesso finalizzato a risvegliare l'interesse per l'artigianato
come forma di produzione tipica, in continuità con le azioni già in essere sul
territorio quali l'istituzione del Marchio di Eccellenza Artigiana,
l'iniziativa “Botteghe Aperte” e l'istituzione di “Centri Servizi” per
supportare le comunità di artigiani nella formazione, aggiornamento,
assistenza, marketing e promozione.
In mostra ancora Munlab, uno dei 25 Ecomusei regionali creato per la diffusione
della cultura della lavorazione dell'argilla.
Un'ultima annotazione sulla sede espositiva, La Castiglia di Saluzzo. Il
monumentale complesso, di grande suggestione, era adibito a carcere sino al
1992. Il Castello inferiore dei Marchesi, detto "la Castiglia"
(probabilmente da castella, ossia insieme di edifici), venne edificato come
roccaforte dal marchese Tommaso I tra il 1270 e il 1286. La ristrutturazione
curata da Marco Dezzi Bardeschi per conto della Città di Saluzzo, ha puntato
alla conservazione delle tracce materiali della storia: da quelle risalenti al
castello marchionale, a quelle recenti appartenenti alla fase carceraria, come
il camminamento di ronda esterno con le garitte metalliche.
La mostra, curata da Claudia De Giorgi e Claudio Germak, è promossa e
organizzata dall'Associazione Culturale Marcovaldo in collaborazione con la
Regione Piemonte e grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo.
La mostra fa parte del Calendario di Torino 2008 World Design Capital.
Informazioni
MANUfatto. Artigianato. Comunità. Design
Luogo: Saluzzo (Cn) - La Castiglia
Periodo: dal 14 giugno al 14 settembre 2008
Orario: giovedì - sabato: 15.00 - 19.00; domenica: 10.00-19.00
Ingresso: biglietto intero 5,00 Euro; ridotto 3,00 Euro (7-14 anni; maggiori 65
anni; soci Marcovaldo; soci ACLI; Unitre Savigliano e Racconigi; docenti di
Lettere, Architettura e Belle Arti; gruppi con più di 15 persone su
prenotazione; possessori Conti Correnti Genius e Re-Play di UniCredit Banca,
soci Touring Club); ingresso gratuito: fino a 6 anni, giornalisti, residenti in
Caraglio (domenica mattina), possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte in
corso di validità, possessori di Tessera Artea
Per informazioni e prenotazioni: numero verde della Regione Piemonte 800 329 329
Prenotazioni: Associazione Culturale Marcovaldo, tel. 0171 610258
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