Design

Internet e il Design

di Marcello Silvestro

Internet sta compiendo una vera e propria rivoluzione culturale, modificando i tradizionali equilibri di forza della nostra società. La rete delle reti è destinata ad affermarsi in ogni campo: nell'informazione, nella ricerca scientifica, nel lavoro, nei rapporti con gli enti pubblici, nella distribuzione della musica, nel commercio.

Interessante è l'aspetto democratico di Internet: l'informazione, di qualsiasi tipo, è non più privilegio di pochi ma accessibile ad un'enorme platea di persone, a costi minimi.

Qual è il rapporto tra Internet ed il mondo del Design?

Negli ultimi anni, alle riviste storiche di architettura e design si sono aggiunte decine di pubblicazioni su Internet: dai siti di autopresentazione di architetti e designers, alle vere e proprie riviste on line.

Le librerie sono piene di riviste che, più o meno professionalmente, trattano di architettura, design e arredamento; il vantaggio della comunicazione sul Web è di offrire al visitatore la possibilità di consultare un numero praticamente infinito di informazioni, consultabili in modo non sequenziale grazie all'introduzione dei collegamenti ipertestuali (link). Un'azienda, una rivista vengono così a costituirsi come una sorta di "enciclopedia on line", continuamente aggiornabile.

In generale, quando si presentano anche sul Web, le riviste tradizionali immettono in rete anticipazioni degli articoli o, sostanzialmente, ripropongono una replica di quanto già pubblicato su carta. Inoltre, non è adeguatamente considerato il confronto con una vasta platea di persone e addetti ai lavori attraverso le varie forme possibili (newsletter, newsgroup, forum, mailing list, sondaggi on line).

Per quel che riguarda il Design, nella sua comune accezione di disegno e produzione industriale, i siti italiani, attualmente, sono un migliaio. Il settore del Design è sbarcato in massa sulla rete: ma qual è l'approccio?

Esso è di tipo prettamente illustrativo.

Le aziende che producono gli oggetti di arredo e i vari prodotti industriali, appartenenti al mondo del Design, utilizzano Internet solo come vetrina delle proprie produzioni, con una scarsa o nulla applicazione della possibilità offerta dall'e-commerce.

Internet è, in tal modo, banalizzato. Per un'azienda, utilizzare la rete non deve significare solo aprire la propria vetrina on line, ma trasformare in profondità i suoi processi di funzionamento e la sua organizzazione usando le tecnologie della rete. Adottare le nuove tecnologie implica il passaggio a modelli sociali e infrastrutture diverse da quelle a cui siamo abituati, con implicazioni sul mercato del lavoro e dei sistemi finanziari (new economy).

Nel mondo del Design esistono alcuni prodotti che, grazie alla combinazione di fattori tecnico-funzionali, estetici e di identificazione, raccolgono il favore del mercato immediatamente e per un periodo di tempo molto lungo. Tra i casi più noti sono da ricordare la sedia di Thonet (che risale al 1859), la sedia di Marcel Breuer (in tubo metallico) che è venduta dal 1929, la lampada Tolomeo prodotta da Artemide (che rimane un bestseller dal 1986), la diffusissima caffettiera di Aldo Rossi (realizzata da Alessi nel 1988).


Michael Thonet, sedia modello n. 14 - 1859

Michael Thonet, sedia modello n. 14 -1859


Marcel Breuer, sedia modello S 32 - 1929

Marcel Breuer, sedia modello S 32 - 1929


Michele De Lucchi, Lampada Tolomeo - Artemide, 1986

Michele De Lucchi, Lampada Tolomeo
Artemide, 1986



Aldo Rossi, Caffettiera - Alessi, 1988

Aldo Rossi, Caffettiera - Alessi, 1988


Altri progetti, si pensi alla lampada Tizio di Richard Sapper realizzata da Artemide, raggiungono l'affermazione solo dopo parecchi anni diventando bestseller e tale fenomeno si avvera quanto più il prodotto è innovativo.


Richard Sapper, Lampada Tizio - Artemide, 1972

Richard Sapper, Lampada Tizio - Artemide, 1972

E, quindi, per avere successo non basta più un bel prodotto perfettamente funzionale; occorre una perfetta strategia aziendale che, oltre all'estetica e alla performance d'uso, tenga conto dei costi, dei vincoli della produzione, e di tutte le attività aziendali connesse al processo di marketing (logistica, magazzini, trasporto, packaging, comunicazione, etc.). In termini manageriali tutto ciò implica un'organizzazione adatta, che consenta di attuare una strategia del prodotto in forma coordinata e sistematica, grazie a un continuo dialogo tra il designer (interno o esterno all'azienda) e le funzioni di Marketing, Produzione e Ricerca. Questa sintonia è naturale quando l'azienda è guidata da un imprenditore/designer (come, per esempio, Ernesto Gismondi dell'Artemide); in altri casi, occorre un esplicito coordinamento, che può essere diretto dall'alto (come nei casi di Adriano Olivetti e, più di recente, Alberto Alessi), oppure dipendere dalla figura del design manager (prevista, per esempio, dalla Cassina).

In quest'ottica, Internet, inteso come mezzo di comunicazione economico, rapido e a diffusione mondiale, può dare un apporto al Design particolarmente interessante in termini di marketing.

Per noi di archimagazine, che non a caso abbiamo indetto il Concorso Nazionale "Designer in cerca d'autore" con iscrizione, consegna elaborati, comunicazioni ed esito interamente ed unicamente on line (si veda www.archimagazine.com/desiaut.htm), è di fondamentale importanza che si creino occasioni di contatto tra il mondo della produzione e quello della cultura del progetto, utilizzando al meglio le potenzialità della rete. È con piacere che ci giunge notizia che un'importante società per azioni sta realizzando il prototipo di un progetto che ha ricevuto Menzione Speciale al Concorso.

Attualmente, l'atteggiamento delle aziende italiane verso il Web sembra ancora essere essenzialmente difensivo, volto a preservare il più possibile l'attuale modello distributivo e a rimandare il confronto con il nuovo media.

Il dialogo Internet - Design deve essere improntato sulla qualità: l'utilizzo delle enormi potenzialità di per sé non sono sufficienti a garantire il successo di un sito e quindi di una azienda. È fondamentale, specie per i settori culturali, il riconoscimento di una qualità, di un rigore nell'utilizzo di un mezzo vivo, Internet.