Torino World Design Capital
Eco e Narciso. Cultura Materiale / Design
Torino - Ecomusei di Balme, Cambiano, Perosa Argentina, Prali, Rorà, Villar Pellice
Dall'1 marzo al 30 settembre 2008
6 ecomusei della provincia di Torino accolgono in residenza designer-docenti e studenti provenienti dalle scuole di Eindhoven, Londra, Milano, Stoccolma e Torino per lavorare sui materiali locali: acqua, argilla, cotone, feltro, pietra, talco. Tra marzo e aprile ha luogo un ciclo di incontri con Anna Barbara e Giulio Iacchetti, Jonas Bohlin, Martino Gamper, Claudio Germak, Nadine Jarvis, Chris Kabel. A luglio è previsto un dj set a Torino e l'avvio di una mostra itinerante negli ecomusei. Dopo arte, fotografia, letteratura, e musica, "Eco e Narciso" si rivolge al design: 6 ecomusei della provincia di Torino accolgono in residenza designer-docenti internazionali e studenti impegnati a confrontarsi con i saperi della tradizione e con i materiali locali (acqua, argilla, cotone, feltro, pietra, talco).
Un dj set a Torino dà avvio all'inaugurazione itinerante che accompagna il pubblico negli Ecomusei che ospitano gli esiti dei workshop.
Eco e Narciso giunge alla sua quinta tappa: il design. Dopo aver interpretato il territorio della Provincia di Torino attraverso l'arte, la fotografia, la scrittura e la musica, gli ecomusei della provincia verranno raccontati attraverso la reinterpretazione di sette designer e sei scuole di design internazionali che da novembre 2007 a luglio 2008 lavoreranno intorno a sei materie prime caratterizzanti la storia del territorio.
Eco e Narciso. Cultura Materiale/Design", a cura di Rebecca De Marchi e Stefano Mirti è inserito nel calendario delle attività del "Torino World Design Capital", coinvolge sette designer e sei scuole di design in Italia e all'estero che da novembre 2007 all'estate 2008 lavoreranno con sei ecomusei della Provincia di Torino su sei materie caratteristiche delle attività industriali della provincia: acqua, argilla, cotone, feltro, pietra, talco.
La rilettura di Eco e Narciso dei temi territoriali, giunta alla sua quinta tappa, affida al design l'ulteriore incontro con i luoghi della cultura materiale, per portare nel 2008 alla produzione di nuovi oggetti o di design solution, realizzati con una selezione di ecomusei caratterizzati da produzioni industriali legate ai materiali caratteristici del luogo. Tale processo consentirà di innescare sulla cultura materiale di ogni specifico contesto la cultura del design. Si arriverà così al 2008, anno in cui Torino sarà Capitale Mondiale del Design, a poter presentare prodotti d'eccellenza ed innovativi appositamente realizzati dalle entità produttive e culturali del territorio. Materie prime, prodotti, saperi di fare disegneranno una geografia inedita del paesaggio della provincia di Torino che dal dialogo tra la cultura materiale e la creatività aggiornata sulla ricerca contemporanea sappia immaginare risposte di sviluppo sostenibile.
In tale processo si potranno analizzare e valorizzare gli aspetti di design spontaneo e quelli ascrivibili alla storia del design sviluppati nel tempo a livello locale. In passato il misurarsi con le necessità legate alla vita quotidiana o dettate dalla produzione in ambiti geografici "chiusi" ha innescato un ciclo sapiente dall'analisi dei bisogni e delle funzioni, alla definizione dei requisiti da un lato alla valutazione delle risorse e delle prestazioni dall'altro, avviando trattamenti delle materie prime disponibili sul luogo che dosano capacità di ascolto, di osservazione, pratica del fare, cura della lavorazione, ottimizzazione dell'uso del tempo, pervenendo a risposte spontanee (ossia non istruite) di design: osservazioni che valgono dall'attrezzo al paesaggio. Attitudine e consapevolezza a cui guardare per risposte di maggiore cura nell'operare attuale.
A novembre 2007 i sette docenti/designer hanno visitato gli ecomusei di Balme (acqua), Cambiano (argilla), Perosa Argentina (cotone), Prali (talco), Rorà (pietra) e Villar Pellice (feltro) per poi lavorare con i loro studenti sulle materie per reinterpretarle. Nella primavera/estate 2008 gli studenti, attraverso una residenza sul territorio provinciale, svilupperanno con gli ecomusei i loro progetti che verranno presentati nell'estate 2008 in un dj set a Torino e in una mostra itinerante presso gli ecomusei provinciali.
Jonas Bohlin
Jonas Bohlin è nato a Stoccolma nel 1953 dove nel 1974 ha conseguito il GCE at A level e nel 1981 e ha sostenuto l'esame di Architetto d'Interni presso Konstfack (The National College of Art, Craft and Design) di Stoccolma.
Vive e lavora a Stoccolma dove è noto per l'approccio artistico con il quale affronta il suo lavoro, che è incentrato sulle connessioni tra architettura, funzioni e la stessa vita.
I suoi lavori spaziano dall'arredamento, alle lampade, al vetro e ai tessuti, a oggetti artistici e ad installazioni.
Include inoltre grandi progetti, come la creazione di un nuovo approccio all'educazione al design o un happening della durata di diciotto mesi, che ha visto la costruzione di una barca tradizionale svedese per quattro canottieri. Tale progetto, chiamato LIV (termine svedese per vita), ha raggiunto il culmine in una sessione di canottaggio, della durata di tre mesi, sui canali europei da Stoccolma a Parigi.
Jonas Bohlin è insegnante di Design d'Arredamento presso Konstfack (The National College of Art, Craft and Design) di Stoccolma.
Martino Gamper
Martino Gamber è nato nel 1971 a Bolzano e ha studiato fra l'Italia e l'Austria (scultura presso l'Accademia di Belle Arti e Design del prodotto all'Università delle Arti Applicate di Vienna). Nel 1998 si è trasferito a Londra per frequentare un master nel dipartimento del design del prodotto presso RCA, quindi ha aperto uno studio in proprio, gampermartino design.
Martino Gamper incentra il suo lavoro sugli aspetti psico-sociali del design d'arredamento. Nutre, inoltre, un interesse per gli oggetti indesiderati, lavorando su mobilio abbandonato in strada, ha creato una scompaginata famiglia d'oggetti. Dietro ad ogni pezzo di Gamper c'è una storia che coinvolge materiali, tecniche, persone e luoghi.
Martino Gamper è insegnante della Royal College of Arts a Londra
Chris Kabel
Chris Kabel è nato nel 1975 ad Haarlem ed è cresciuto a Blowmendaal in Olanda. Si è diplomato all'Accademia di Design di Eindhoven nel 2000. Dal suo studio di Rotterdam, ha lavorato, fra gli altri per Toolsgalerie di Paris, Moooi, Droog Design e Levi's Europe, per citarne alcuni.
Il suo lavoro è caratterizzato da un originale approccio no-nonsense e da una poetica considerazione della funzionalità."Io guardo le cose come se non fossero mai state guardate prima, quindi le disseziono, e dopo, le riassemblo secondo le mie proprie regole".
Il suo più grande successo include il suo parasole di pizzo Shady Lace. Questo, grazie al suo motivo a foglie, proietta l'ombra delle fronde e permette di riprodurre la sensazione di essere seduti sotto un albero.
Recentemente Chris Kabel sta lavorando ad un incarico assegnatogli da un produttore cinese di arredamento e ad un progetto per il Museo Olandese del Tessile di Tilburg.
Chris Kabel è insegnante presso l'Accademia di Design di Eindhoven
Nadine Jarvis
Nadine Jarvis è nata nel 1982 a Londra dove attualmente vive e lavora. Ha frequentato un corso preparatorio presso il College of Art di Chelsea prima di conseguire la laurea in concept-driven design. In quel periodo ha prodotto diversi oggetti, fra i quali cartoline d'auguri, anelli, ornamenti per radiatori che giustappongono il visibile all'invisibile e le teorie della solidità e della temporaneità attraverso il design.
Nadine Jarvis ha trascorso l'ultimo anno della sua laurea in design presso il Goldsmiths College di Londra dedicandosi a sperimentazioni con oggetti e materiali che decompongono col passare del tempo e osservando le conseguenze emotive di questa degradazione.
Ha aperto uno studio in proprio nel 2006 dopo aver vinto un a borsa di studio del Museo del Design e della Fondazione Esmee Fairbairn.
Il suo lavoro "in postmortem" è stato esposto al Museo di Design di Londra, attualmente continua ad essere esposto in tutto il Regno Unito.
Nadine Jarvis è ricercatrice presso il Goldsmith di Londra
Giulio Iacchetti
Giulio Iacchetti è nato nel 1966 a Cremona, si occupa di industrial design dal 1992. All'attività di progettista alterna l'insegnamento presso numerose università e scuole di design, in Italia e all'estero. È stato insignito con diversi premi internazionali. Con Matteo Ragni nel 2001 si aggiudica il Compasso d'oro con la posata multiuso biodegradabile "Moscardino", oggi parte dell'esposizione permanente del design al MOMA di New York. Per Coop ha ideato il progetto "Design alla Coop" e attualmente è incaricato del coordinamento del progetto Coop Eureka. Tra i suoi clienti: Bialetti, Casamania, Caimi Brevetti, Desalto, De Vecchi, Ferrero, F.lli Guzzini, Mandarina Duck, Meritalia, Sambonet, Pandora Design, Thonet Vienna.
Giulio Iachetti è insegnante presso Naba Design a Milano
Anna Barbara
Anna Barbara è nata a Reggio Calabria nel 1968 e si è laureata nel 1993 in architettura e da allora indaga ininterrottamente i rapporti che intercorrono tra sensorialità e architettura, luoghi, oggetti, arte. Nel 2000 ha vinto la borsa di studio della Canon Foundation presso la Hosei University di Tokyo in Giappone. Ha tenuto corsi e letture in molte università straniere ed è stata nelle giurie di numerosi concorsi internazionali. Ha insegnato alla Kookmin University di Seoul in Corea del Sud, all'Università dell'Immagine di Milano. Ha pubblicato libri e saggi sul rapporto tra l'architettura, il design, il marketing e la sensorialità ed è stata curatrice di mostre ed esposizioni sull'argomento.
Anna Barbara insegna al Politecnico di Milano alla Facoltà di Disegno Industriale, di Architettura Ambientale di Piacenza e alla Scuola di Design della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. È coordinatrice della Scuola di Fashion e Textile Design della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano
Claudio Germak
Claudio Germak è docente associato di Disegno Industriale presso il Dipartimento di Progettazione Architettonica e Disegno Industriale al Politecnico di Torino. Ha partecipato come coordinatore a diversi progetti di ricerca nell'ambito dell'arredo del trasporto pubblico urbano: Atm Torino linea tranviaria 4: mobilità e riqualificazione urbana(2000) ; Definizione delle linee guida per la presentazione dei prototipi di arredo urbano e montano delle relative attrezzature di supporto all'esposizione (pannelli illustrativi, supporti e varie) in spazio pubblico a Torino. (2004) ; Design delle interrelazioni tra città, territorio, beni culturali e ambientali " Arredo e Territorio" (2005); Piemonte e Torino design (2006). Queste ed altre ricerche hanno costruito la sua figura professionale vedendolo costantemente impegnato in attività didattiche connesse al suo corso di laurea in Disegno Industriale.
Piemonte Torino Design. Cultura del progetto e del prodotto industriale
Eco e Narciso. Cultura Materiale / Design
YOUPrison
Prodotti di Svolta
Trilogia dell'Automobile
Mario Cucinella Architects. Energia dell'architettura
Form Follows... Risk
Scoprire il Design. La collezione von Vegesack
Pop Design. Fuori luogo, fuori scala, fuori schema
MANUfatto. Artigianato. Comunità. Design
Flexibility. Design in a fast-changing society
Olivetti. Una bella società
L'Oro del Design Italiano. La Collezione del Compasso d'Oro