La Cina (nautica) è vicina
Domenica 17 aprile 2011 è terminata a Shanghai, in concomitanza con il Gran
Premio di Formula 1, la XVI edizione del China International Boat Show (CIBS),
la più importante manifestazione in Asia dedicata al settore della nautica da
diporto.
Durante i quattro giorni della manifestazione, svoltasi come di consuetudine
presso il centro fieristico dello Shanghai Exhibition Centre, sono stati
presenti oltre 400 aziende da tutto il mondo su un'area espositiva di 35.000
mq. , con oltre 300 barche in mostra, registrando la presenza record di oltre
21.000 visitatori provenienti da 70 nazioni.
La Cina è diventato un mercato importante per il settore nautico italiano.
Nel corso del 2010 d'Italia ha esportato 20,78 milioni di dollari, in
crescita del 104,5% rispetto al 2009.
Il 23 % delle imbarcazioni totali importate in Cina sono made in Italy.
Attualmente l'Italia è seconda, preceduta solo dal Regno Unito , con
25,53 milioni di dollari ed una quota di mercato pari al 28%.
Shanghai, con i suoi 17 milioni di abitanti, è il più importante centro
commerciale e finanziario della Cina . E' la città ideale per lo sviluppo della
nautica e, per questo la partecipazione italiana è stata in costante ascesa
nelle ultime 6 edizioni.
Come le altre quest'ultima è stata organizzata dall'ICE di Shanghai, sempre
attenta ad aiutare le imprese italiane a entrare nei mercati internazionali,
soprattutto in settori strategici, d'intesa con l'associazione di categoria
U.c.i.n.a. (Unione Nazionale dei Cantieri e delle Industrie Nautiche e Affini),
che hanno realizzato un padiglione tricolore, al cui interno sono state
presenti 25 aziende italiane disposte su un'area espositiva di 336 metri
quadrati.
Il Direttore dell'ICE Maurizio Forte, presente all'inaugurazione insieme al Console
Generale d'Italia a Shanghai Vincenzo De Luca, ha ribadito l'importanza
indiscutibile del mercato orientale per il settore nautico del nostro paese,
così come tutte le altre eccellenze del Made in Italy.
Tra le aziende italiane partecipanti la napoletana Tecnomarina s.r.l. ha
presentato interessanti proposte per il mercato nautico asiatico.
Stand della Tecnomarine s.r.l.
Forte dell'accordo con la Feddy Internazional s.r.l., titolare di contratti
di dealership con alcuni importanti cantieri, e della collaborazione dell'ing.
Massimo Di Rosario, consulente e progettista da oltre 30 anni per i principali
cantieri nautici del centro-sud d'Italia e profondo conoscitore della nautica
in Cina, ha rafforzato la presenza sul territorio aprendo un ufficio di
rappresentanza a Shanghai nella notissima Nanjing Road nel prestigioso Plaza
66, regno del fashion e del Made in Italy.
Con la feconda partecipazione di patners locali, ha poi avuto la disponibilità
di posti barca nei due principali Yacht Clubs di Shanghai dove esporrà nei
prossimi mesi alcune imbarcazioni per uno show galleggiante perenne.
La Feddy International s.r.l. ha inoltre presentato un rivoluzionario
progetto di una imbarcazione di 16 metri con motori fuoribordo di ultima generazione
con spazi interni di impensabili dimensioni e rispondenti alle richieste,
inusuali per la nautica europea, della ricca clientela cinese.
I cinesi, si sa, difficilmente si possono allontanare molto dalla costa o andare a grande velocità, non amano fare il bagno o prendere il sole e non dormono a bordo, ma prediligono spazi chiusi dove riunirsi per rappresentanza, per giocare o per pranzi conviviali, per cui le caratteristiche marinaresche e la distribuzione degli spazi esterni ed interni deve tener presente scelte progettuali diverse da quelle tipicamente mediterranee.
Progetto di Massimo Di Rosario, Davide Panarella e Zhao Liyue
Per questo motivo l'ing. Massimo Di Rosario si è avvalso della collaborazione fattiva di giovani designers italiani come Davide Panarella e cinesi come Zhao Liyue per i progetti dedicati a coniugare con il dovuto rispetto delle diversità, il nostro lifestyling esclusivo con le tradizioni dell'Impero Celeste.
Progetto di Massimo Di Rosario, Davide Panarella e Zhao Liyue
Progetto di Massimo Di Rosario, Davide Panarella e Zhao Liyue