Oscar Niemeyer
Morto l'architetto Oscar Niemeyer
Rio de Janeiro, 15 dicembre 1907 - Rio de Janeiro, 5 dicembre 2012
"L'architettura è il mio hobby, una delle mie allegrie: creare la forma
nuova e creatrice che il cemento armato suggerisce, scoprirla, moltiplicarla,
inserirla nella tecnica più d'avanguardia. Questo è per me inventare lo
spettacolo dell'architettura".
Muore oggi, 5 dicembre 2012, a Rio de Janeiro dove era nato, l'architetto
Oscar Niemeyer, l'ultimo dei grandi architetti del Novecento. Avrebbe compiuto
105 anni tra 10 giorni.
Oscar Niemeyer nasce a Rio de Janeiro il 15 dicembre 1907. Si laurea alla
scuola Nazionale di Belle Arti di Rio de Janeiro nel 1934 e in seguito si
unisce ad un gruppo di architetti brasiliani che collabora con Le Corbusier
alla costruzione del nuovo Ministero dell'Educazione e della Sanità di Rio,
esperienza formativa per il suo futuro lavoro. Niemeyer proseguirà la
collaborazione con Le Corbusier per la realizzazione del Palazzo delle Nazioni
Unite di New York.
Le forme fluide di Niemeyer offrono un'alternativa poetica alle linee dritte e
agli angoli retti dello stile internazionale, tendenza dominante
dell'architettura moderna europea negli anni ‘30. Nel 1942, Niemeyer realizza
una serie di edifici ricreativi che s'ispirano ampiamente all'espressivo stile architettonico barocco brasiliano.
"Non è l'angolo retto che mi attrae, né la linea diritta, dura,
inflessibile, creata dall'uomo. Quello che mi affascina è la curva libera e
sensuale: la curva che trovo sulle montagne del mio paese, nel corso sinuoso
dei suoi fiumi, nelle onde dell'oceano, nelle nuvole del cielo e nel corpo
della donna preferita".
Nel 1945 entra nel partito comunista brasiliano restandone fedele fino alla
morte.
Nel 1947 viaggia a New York per lavorare al Palazzo di Vetro dell'Onu. Ma è nel
1951 che l'originalità delle linee rotonde che contraddistinguono il suo stile
si impone a livello mondiale. In quell'anno disegna a San Paolo il Parco
Ibirapuera, con la sede della Biennale e la Oca, una struttura in cerchio
derivata dalle capanne degli indios, e l'edificio Copan. Cinque anni dopo
vincerà con Lucio Costa il concorso per il piano pilota della nuova capitale,
che sostituirà Rio de Janeiro con una città avveniristica spostata più a nord,
al centro della savana brasiliana. Niemeyer vi realizza decine di edifici.
I più famosi sono il Palazzo dell'Alvorada e quello del Planalto, sedi del
presidente della repubblica, le cupole convessa e concava del Congresso, il
palazzo di Itamaraty, sede del ministero degli esteri, e la cattedrale, ancora
oggi considerata il capolavoro di Niemeyer: "Ho evitato le soluzioni
delle vecchie cattedrali buie, che ricordano il peccato. Al contrario ho fatto
scura la galleria di accesso alla navata, e questa l'ho voluta tutta
illuminata, colorata, rivolta con le sue belle vetrate allo spazio infinito".
Nel 1956 viene nominato consulente architettonico della Nova Cap -
un'organizzazione incaricata di realizzare i progetti di Lucio Costa per la
nuova capitale del Brasile. L'anno successivo diventa capo architetto della
Nova, progettando la maggior parte degli importanti edifici della città, quali
il Congresso Nazionale, il Palazzo del Planalto, la Corte Suprema Federale, il
Palazzo Arcos, la Cattedrale e il Museo Juscelino Kubitschek, edifici divenuti
pietre miliari del simbolismo moderno.
Niemeyer continua a lavorare a Brasilia fino al 1964, quando la sua
appartenenza politica al Partito Comunista lo costringe ad emigrare in Francia.
Durante la sua permanenza in Europa, costruisce, tra gli altri progetti, la
Sede del Partito Comunista Francese e l'Università di Costantino ad Algeri.
Alla fine degli anni '60, con la fine della dittatura in Brasile, riprende a
lavorare in Brasile, insegnando all'Università di Rio de Janeiro e lavorando
privatamente.
Nel 1967 va esule a Parigi. Dell'anno seguente è il suo più famoso progetto in
Italia: la sede della Mondadori a Segrate che lo stesso Niemeyer riteneva il
suo edificio più bello, come spiegò in una intervista al “Corriere” di qualche
anno fa: «Anche alla Mondadori, in quegli anni, si respirava un clima di
audacia e innovazione. Andammo contro molti pareri: «non funzionerà», dicevano.
Invece riuscimmo a fare una cosa molto nuova, con gli spazi di forma irregolare
tra le colonne. Nell'architettura il vuoto è importante quanto il pieno, per
dare armonia all'insieme. E poi lo spazio interno senza divisioni fu una scelta
di democrazia. In Brasile sarebbe stato impossibile costruire un palazzo di
giornalisti senza la stanza del direttore, quella della segretaria...»
Torna in Brasile alla fine della dittatura e progetta il Memorial da America
Latina a San Paolo, e il Museo di Arte Contemporanea a Niteroi, città
dirimpettaia di Rio de Janeiro. Negli Stati Uniti vince nel 1988 il premio
Pritzker, il Nobel dell'architettura. Nel 1996, riceve il Leone d'Oro della
Biennale di Venezia e nel 2000 disegna il progetto dell'auditorium di Ravello,
inaugurato nei primi mesi del 2010. Nel 2004 gli è conferito il PRAEMIUM
IMPERIALE per l'architettura.
Nel 2005, è stato inaugurato dalla Tim l'auditorium del Parco Ibirapuera, a San
Paolo, un progetto del 1954 rimasto per anni chiuso nel cassetto.
Niemeyer è considerato uno dei primi ad aver sperimentato nuovi concetti
architettonici, sviluppando uno stile scultoreo fluido e servendosi del cemento
armato per creare strutture sensazionali che rispecchiano le sinuose curve
naturali delle montagne, delle spiagge e della baia di Rio de Janeiro. Come i
suoi maestri, Lucio Costa e Le Corbusier, è un Modernista, ma la sua ricerca di
architettura grandiosa legata alle radici della sua terra, lo porta a elaborare
nuove forme per un inedito lirismo architettonico.
Ha continuato a lavorare fino alla fine nel suo studio di Copacabana, a Rio de
Janeiro ed ha ancora molti progetti importanti da realizzare. Nel 2002 apre al
pubblico il Museo Oscar Niemeyer a Curitaba in Brasile.
Nel novembre del 2006 Niemeyer si è risposato all'età di 98 anni con la sua
segretaria Vera Lucia Cabreira, più giovane di lui di 38 anni. Era contro il
volere di Anna Maria, l'unica figlia, ma gli amici le hanno spiegato che il padre
"si era innamorato". Ha lavorato fino all'ultimo nel suo studio
panoramico davanti alla spiaggia di Copacabana.