Harry Bertoia
(S. Lorenzo di Arzene (Pn) 1915 - Barto, Pennsylvania 1978)
Arieto (Harry) Bertoia nasce il 10 marzo del 1915 nel piccolo centro di S. Lorenzo di Arzene in provincia di Pordenone. Nel 1930 con il padre emigra in Canada da dove, successivamente, si trasferisce a Detroit nello stato del Michigan, luogo in cui frequenta la scuola pubblica e impara la lingua inglese. Nel 1936 ottiene il diploma presso la Cass Techical High School di Detroit dove frequenta corsi in disegno, pittura, lavorazione metalli e design ottenendo una borsa di studio per la Cranbrook Academy of Art a Bloomfield Hills, dove lavorerà al dipartimento per la lavorazione dei metalli e dopo due anni gli verrà affidato la direzione del dipartimento di artigianato metallico.
Nel 1940 incontra Brigitta Valentiner figlia di Wilhelm Valetiner direttore del
Detroit Art Institute che sposerà tre anni più tardi. In questi anni inizia ad
esporre le sue stampe e le sue creazioni di gioielli, trasferendosi a Venice in
California dove lavorerà fino al 1946 con Charles Eames presso la Evans Products
Company. In questo periodo contemporaneamente a degli studi sulla saldatura
presso il Santa Monica City College inizia a realizzare le prime sculture
cinetiche e schermi. Nel 1949 nasce il primo figlio a cui sarà dato il nome di
Val Odey Bertoia. L'anno successivo Harry Bertoia accompagnato dalla familgia
si trasferisce nello stato della Pennsylvania dove inizierà a progettare sedie
per l'azienda Knoll Associates di New York, sedie che entrerenno in produzione
l'’anno successivo e diventeranno un classico del design di tutti i tempi. Nel
1952 affitta una fattoria a Barto nella contea di Berks in Pennsylvania che poi
deciderà di acquistare. Nello stesso periodo viene nominato su suggerimento di Josef
Albers Visiting Critic in Sculpture presso la Yale University e viene
organizzata una mostra con le sue sedie accompagnate dalle sue sculture e
stampe presso lo show room Knoll di New York. Poco tempo dopo, nonostante il
successo dei suoi progetti, Bertoia decide d'interropere il rapporto con
l'azienda Knoll per dedicarsi alla scultura. In questo periodo una sua
scultura viene esposta presso il MoMA di New York. Nel 1954 la Manifacturers Hanover
Trust Company di New York gli commissiona la realizzazione di un'ampia scultura
che gli farà vincere la medaglia d'oro Architectural League di New York. Successivamente
realizza delle sculture presso la Cincinnati Public Library, presso la Cappella
del Massachussetts Institute of Technology, la Dallas Pubblic Library e il
Lambert Airport di St Louis. Nel 1955 nasce Ceklia Marei Bertoia. Nel 1956
riceve la medaglia dell'artigianato dall'Istituo Americano di Architettura. Nel
1957 si reca in Italia per studiare arte e per visitare il paese natale di S.
Lorenzo di Arzene; nello stesso anno realizza due sculture Golden Trees
destinate al padiglione degli Stati Uniti d'America per l'Expo di Bruxelles del
1958. In quest'anno e nell'anno successivo, gli verranno dedicate mostre
all'Art Institute di Chicago, a Caracas, Washington, Virginia e la scultura Flower
venne inclusa nella mostra itinerante e nel catalogo Recent Sculpture U.S.A.
organizzata dal Moma. Nel 1960 realizza la prima scultura suonante in lega di
rame e negli anni successivi continua a realizzare grandi sculture per
istituzioni private e governative ed esporre in numerose gallerie.private in
America ed Europa. Nel 1964 il regista Clifford West realizza il film Harry Bertoia's
sculpture. Tre anni dopo riceve il premio di eccellenza in scultura al Philadelphia
Arts Festival. Risalgono al 1970 le prime registrazioni di suoni ottenute dalle
sue sculture suonanti, mentre l'anno successivo il Muhlenberg College di Allentown
(Pennsylvania) gli conferisce la Laurea honoris causa in Fine Arts. Nello
stesso anno viene realizzato il film Sonambients: The Sound Sculptures of Harry
Bertoia con regia di Jeffrey Eger. Nel 1975 gli viene conferito l'Institute Award
dall'Accademia Americana di Lettere ed Arti, mentre l'anno seguente
l'Università di Bethlehem (Pennsylvania) gli conferisce una laurea honoris
causa in Lettere. In questi anni si susseguono mostre in Europa, Sud America e
Nord America. Muore il 6 novembre del 1978 a Barto in Pennsylvania.
L'opera di Harry Bertoia
Scultore, architetto d'interni, artista grafico, creatore di gioielli e
designer di sedie; sono queste le coordinate su cui si sviluppa l'eccezionale
carriera artistica di Harry Bertoia (1915-1978). Queste esperienze eterogenee
nel loro insieme hanno contribuito alla costruzione di un corpus di opere
dotato di bellezza e di una profonda ricerca sulle intime percezione umane.
Tutte le sue produzioni devono essere considerate nell'eccellenza delle loro
capacità artigianali con sui sono state realizzate, ma soprattutto nella
sensibilità con cui esse sono perfetta integrazione di materiali, forme e
tecniche di lavorazione.
Dal 1942 Harry Bertoia inizia a praticare l'arte dell'incisione, produzione che
si sviluppa per tutto il corso della sua vita pur senza una precisa direzione,
ma che assume un'importanza cruciale nella sua ricerca.
La produzione incisoria è indipendente ma contemporaneamente parallela alla sua
attività di scultore, in quanto fonte d'inspirazione per nuove sculture in
metallo. Spesso infatti il progetto di molte sue sculture è rintracciabile
all'intero della sua stessa opera grafica, sebbene in alcuni casi ci sia una
differenza temporale di oltre trent'anni tra l'incisione e la successiva
scultura. A testimonianza comunque dell'importanza di questa disciplina basti
sottolineare che nel 1943 cento incisioni vennero vendute da Bertoia a Hilla Rebay,
allora direttrice della Solomon R. Guggenheim, museo di pittura non oggettiva
di New York. Diciannove di esse vennero poco dopo esposte in una mostra
all'interno del museo.
Un altro campo di ricerca di Harry Bertoia è quello della gioielleria,
creazioni che nel corso degli anni, vennero ripetutamente esposte alla Nierendorf
Gallery di New York.
Nel 1950 Harry Bertoia iniziò la collaborazione, per la progettazione di sedie
per la nota azienda americana Knoll. L'esperienza fu una prosecuzione delle
esperienze maturate negli anni precedenti in California con il celebre designer
Charles Eames. Questa collaborazione con la Knoll gli permise di continuare ad
approfondire i suoi studi sui materiali e sulle loro caratteristiche.
La sua famosa sedia, frutto di questa collaborazione con l'azienda
statunitense, è oramai da considerarsi uno dei capostipiti del design moderno.
Durante questi anni, Harry Bertoia non abbandonò mai la pratica artistica ed
infatti a testimonianza di questa situazione, nel 1952, nello showroom di Knoll
di New York, vennero presentate dieci variazioni della sua celebre sedia
accanto a dieci dipinti e venticinque sculture di sua produzione. Era la prima
volta che l'azienda dedicava ad un solo suo progettista quegli spazi.
Nel 1953 Bertoia prese la decisione di abbandonare la collaborazione con la Knoll
per dedicarsi a tempo pieno alla scultura nel suo studio di Bally in Pennsylvania.
Da quell'anno iniziò la realizzazione di imponenti opere scultoree da inserire
in contesti architettonici in importanti sedi istituzionali.
Grandi opere di Bertoia sono visibili in varie università americane come quella
del Massachusetts, New Jersey, Pennsylvania, West Virginia, New York e in
moltissimi edifici pubblici.
Caratteristiche fondanti della sua ricerca artistica sono le attenzioni rivolte
alle potenzialità e alle caratteristiche dei metalli con cui opera,
costantemente relazionate allo spazio circostante, al colore, al movimento e
alla dimensione del suono. Una ricerca estremamente sofisticata resa possibile
da profonde competenze tecniche ed artigianali e da un'innegabile talento
artistico.
La lunga carriera prende avvio con le prime sculture degli anni quaranta,
composizioni lineari, molto spesso prosecuzioni dei sui precedenti disegni
(line and platform) e da sculture sviluppate prevalentemente in due dimensioni,
composte dall'assemblaggio di centinaia di piccole sagome di metallo (panels
and screens).
Nel 1955 in occasione del lavoro commissionatogli dall'aeroporto Lambert Field
di St. Louis, Bertoia introdusse l'elemento del colore in un dialogo costante
con le dimensioni e le forme delle singole parti delle sue sculture.
Realizzazioni quest'ultime che in parte anticiparono gli interessi sul
movimento e sulle relazioni colore-forme e le relative opere di Alexander Calder.
Successivamente la ricerca di Harry Bertoia s'indirizzò alla realizzazione di
insiemi di sottili aste di metallo sospese da terra che apparivano come nuvole
(wire and clouds) e alla creazione di sculture dalle sembianze organiche.
La sua evoluzione artistica continuò con la serie dei Dandelions,
sculture-sfere composte da sottili fili che si radiavano da un centro. Opere di
questo periodo vennero esposte nel padiglione americano in occasione dell'Expo
di Bruxelles del 1958 assieme ad opere di Alexander Calder, Isamu Noguchi, M Callery
e Jose de Rivera.
In seguito realizzò la serie pressure melting che traeva origine da processi
lavorativi del campo della gioelleria, spill castings dove si combinava
bronzo e rame, Bundled wires dove bastoncini di acciaio venivano combinati
assieme creando forme simili a cespugli e salici.
Un'importante fase del suo lavoro è quella delle sculture sonore sviluppate
negli anni sessanta e nate casualmente quando nella lavorazione di un materiale
si generò un suono che impressionò profondamente Harry Bertoia. Iniziò così,
attraverso profondi studi sui materiali e sulle loro caratteristiche, la
realizzazione di sculture che fossero in grado di generare suoni attraverso
sollecitazioni esterne. Queste sculture composte da fili di rame fissati
ortogonalmente ad una base di metallo, se toccati o sollecitati da forze
naturali come il vento erano in grado .di generare suoni. Fra il 1968 e il 1969
utilizzando tali suoni vennero realizzati e registrati 11 album all'interno del
progetto Sonambient.
Con gli anni realizzò sculture-fontana per il Centro Civico di Philadelfia del
1967, per il Manufacturer's and Traders Trust Company di Buffalo, e per la Marshall
University , West Virginia.
Importante non trascurare che l'opera, il lavoro e il pensiero di Harry Bertoia
si è costantemente alimentato ed arricchito del rapporto diretto con i
principali artisti americani del suo tempo.
Musei che includono, all'interno delle loro collezioni, opere di Bertoia sono il
Hirschhorn Museum di Washington, The Virginia Museum of Fine Arts di Richmond,
il Solomon R. Guggenheim Museum e il Museum od Modern Art di New York.
Tra ferro e aria. Harry Bertoia, 1915-1978
San Lorenzo di Arzene (Pordenone) - Casa natale di Harry Bertoia
Dal 26 luglio al 28 settembre 2008