Museo Leeum a Seul, Corea del Sud. Progetto di Mario Botta
Il museo si colloca in una posizione marginale e ad una quota più elevata rispetto all'insieme dei nuovi insediamenti previsti. Il progetto, al culmine di questa particolare condizione orografica, diviene una presenza di richiamo, rappresentativo della nuova urbanizzazione proposta dalla Fondazione Samsung.
Alla sommità dell'edificio sono collocati degli alberi che richiamano l'immagine delle bandiere alla sommità delle torri e degli avamposti di controllo.
La presenza e la connotazione simbolica di questo edificio concludono alla sommità del terreno l'urbanizzazione proposta sulla collina. Il volume del museo si propone come un oggetto isolato che nasce da un piano inclinato verde di raccordo fra la strada a monte e quella a valle. Si presenta fuori terra come l'insieme di due volumi semplici incastrati tra loro: un edificio a forma di parallelepipedo nella parte superiore e un volume a forma di cono rovesciato (più largo nella parte alta) che entra nel terreno verso la strada inferiore.
Il linguaggio architettonico dei due volumi offre un rivestimento in elementi prefabbricati di laterizio composto da strisce orizzontali di pannelli piatti (di ca. 50 cm di altezza) per il volume parallelepipedo e di elementi a pianta trapezoidale (sempre di ca 50 cm di altezza) per il volume a cono rovesciato. Questo è un modo per risolvere con un unico sistema modulare il rivestimento inclinato e circolare del volume espositivo.
Ma al di là della risposta tecnica e funzionale data per questo museo delle ceramiche, questo edificio porta con se alcuni interrogativi rispetto all'architettura.
Il linguaggio adottato dei volumi primari semplici e geometrici che porta una immagine astratta che in questo edificio si trasforma anche in linguaggio figurativo.
È evidente come il cono rovesciato esprima il cuore di tutto il sistema espositivo, e come pur nella astrattezza geometrica diventi nel contempo segno figurativo.
All'interno, il visitatore viene indotto a scendere attraverso un nucleo centrale di luce e a confrontarsi piano per piano con la corona circolare che offre uno spazio di percorso con pareti oblique. La vetrina dell'oggetto esposto è al contrario elemento che ripropone la verticalità che privilegia un rapporto unico e diretto con il visitatore.
Mario Botta, agosto 2004
Progetto: 1995-97 / 2002
Realizzazione:: 2002-2004
Committente: Samsung Fondazione per la cultura
Area terreno: 2.333 m²
Superficie utile: 10.000 m², di cui 1.600 m² per esposizione
Volume: 42.000 m³
Dimensioni: 45 m x 10 m, rotonda raggio mass. 12 m; altezza 20 m
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